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Solidarietà | 06 ottobre 2020, 12:55

Albenga, la storia di Chiara Piras: "Ho fondato il blog Nodulcisinfundo per far conoscere la mia vita con il diabete"

La giovane blogger: “Questa patologia può colpire chiunque dalla più tenera età, come è successo a me. Per questo serve una sempre maggiore consapevolezza”

Albenga, la storia di Chiara Piras: "Ho fondato il blog Nodulcisinfundo per far conoscere la mia vita con il diabete"

Si chiama “Nodulcisinfundo” ed è un blog su Instagram (Segui attraverso QUESTO LINK) di informazioni, consigli, testimonianze di vita legate al diabete di tipo 1. Ne è ideatrice e curatrice Chiara Piras, una giovane di Albenga che da anni affronta la sua patologia con consapevolezza e determinazione.

Chiara, ai microfoni di Savonanews, racconta così la sua storia: “Avevo 7 anni e mezzo, era l’inizio dell’estate del 2002, il 24 giugno, quando scoprivo di avere il diabete. All’inizio non è stato traumatico, forse ero ancora piccolina. Ma anno dopo anno la convivenza e l’accettazione hanno ceduto il passo a un rifiuto sempre più categorico della mia patologia. C’è una frase che molti diabetici affermano e che rappresenta molto bene la situazione: ‘Come posso accettare un corpo che non si è accettato da solo?’. Così ho iniziato a essere sempre più indisciplinata, a mangiare di nascosto, a fumare. Nel 2009 ho messo il microinfusore e questo ha fatto scattare in me la negazione: vivevo come se non fossi diabetica, tanto il macchinario erogava insulina in automatico. Nel 2014 mi sono trasferita a Genova e questo mio percorso di rifiuto ha raggiunto il suo picco negativo tra il 2015 e il 2016, fino a scoprire, ad aprile 2019, che avevo raggiunto il triplo della glicata massima consentita”.

Da qui inizia un percorso di nuova consapevolezza, come ci spiega Chiara: “Già nel 2018, con la mia conversione al buddismo, avevo iniziato a condurre una vita più regolata e responsabile. E ogni giorno pregavo davanti al Gohonzon per trovare la forza di affrontare il mio diabete. Ma è nel 2019, guardando i valori nel mio corpo, che è come se mi fossi svegliata improvvisamente”.

E arriviamo così alla nascita del blog “Nodulcisinfundo”, che in pochi mesi ha conquistato il cuore di molte persone nella stessa situazione: “Intanto ho capito che dovevo ‘riabituarmi’ a essere diabetica, non dovevo più ignorare la cosa. Ma la piena consapevolezza l’ho raggiunta durante il lockdown, quando chiusa in casa ho iniziato a riflettere sui parallelismi tra Coronavirus e diabete, due nemici ugualmente insidiosi, invisibili ma che purtroppo esistono. Mia sorella Dania, che è psicologa, mi è stata molto vicina e mi ha suggerito di scaricare le mie tensioni e le mie angosce scrivendo su un blog. Fino a quel momento avevo sempre affrontato tutti i miei problemi da sola e, anzi, evitavo ogni occasione di dibattito o di riunione con altre persone, perché sapendo di non essere quella che si definisce una ‘brava diabetica’ temevo il confronto. Invece, quando ho trovato il coraggio di scrivere e di raccogliere le storie e le testimonianze di altre persone ho capito quanto sono normale. Loro, tutti gli amici che ho conosciuto, mi insegnano qualcosa ogni giorno, mi hanno fatto capire che ci sono dei meccanismi comuni a tutti i diabetici, e io condivido con loro il mio percorso”.

Finito il lockdown, ovviamente, “Nodulcisinfundo” ha continuato a crescere. Ammette Chiara: “Tra le mura di casa avevo costruito una routine perfetta, la mia glicata era tornata a 6, un valore ottimale, e temevo di perdere quei risultati. Invece quando siamo tornati tutti a vivere nella quotidianità ho saputo farlo con una nuova consapevolezza e ho costruito la mia routine tra lavoro, palestra, i miei hobby”.

Questa, dunque, è la storia di “Nodulcisinfundo”. Ora veniamo al futuro: “Il mio obiettivo è quello di far capire al più vasto range di gente possibile che cos’è il diabete di tipo 1. Nei libri di scuola non se ne parla, eppure è qualcosa che può colpire fin dalla più tenera età, come è successo a me. Purtroppo vedo in giro, vivendo ogni giorno, che c’è davvero poca informazione sul tema. D’estate, quando mi capita di indossare un vestito smanicato e la gente vede la piastrina sul braccio, mi sento porre le domande più assurde e surreali: È per smettere di fumare? Sei eroinomane o comunque hai problemi con la droga? E adesso addirittura: è per il Coronavirus? No, sono soltanto diabetica! Per questo spero in una sempre maggiore attenzione e in un numero crescente di condivisioni, anche da parte dei non diabetici, perché è giusto essere informati”.

Ma i progetti di Chiara Piras e di “Nodulcisinfundo” non finiscono qui: “Mi piacerebbe organizzare degli incontri tra chi segue il blog, per condividere di persona esperienze di vita vissuta. Inoltre vorrei che nessun bambino dovesse mai passare tutto questo, ma purtroppo so che il problema esiste. Quindi, anche per il fatto che lavoro nella scuola, vorrei essere vicina ai piccoli diabetici, alle loro mamme, alle famiglie, far loro da guida per affrontare il tutto con più serenità. Oltre al tipo 1 le tipologie di diabete sono vastissime e non escludo di allargare gli orizzonti prendendone in esame altre sul mio blog. E poi vorrei che tutto questo diventasse anche un libro: ne ho di cose da raccontare...”


Alberto Sgarlato

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