Finale, il consiglio comunale dice "no" alla violenza e alla discriminazione di genere

Se tristemente non passano mai di moda alcuni periodici episodi di cronaca in cui l'odio, la violenza e le discriminazioni sono indiscussi protagonisti, nella nostra provincia ha sollevato particolare scalpore il 22enne savonese "nostalgico" appassionato dei regimi nazifascisti.

Oltre all'ispirazione di stampo suprematista, a colpire è stata la misoginia caratterizzante la sua attività di propaganda e l'appartenenza al gruppo degli "involontariamente celibi" (INCEL).

Questo episodio in particolare ha sollevato l'attenzione del capogruppo de "Le Persone al Centro" Camilla Fasciolo, da sempre impegnata nella sensibilizzazione contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere, che ha così sottoposto al Consiglio Comunale di Finale un ordine del giorno, approvato all'unanimità, con cui l'istituzione si schiera a difesa di questo principio di "antiviolenza".

"Le pagine di cronaca da inizio anno hanno registrato una preoccupante costante di femminicidi e maltrattamenti in famiglia" spiega la consigliera, riportando un dato che rappresenta altresì uno tra i più preoccupanti a livello nazionale da registrarsi tra le conseguenze della pandemia.

"L'insorgere di esempi come quello di poche settimane fa a Savona di chi predica una propaganda fascista, la misoginia e la violenza, inneggiando all'inferiorità della donna e alle punizioni alle quale dev'essere sottoposta, fino a giungere all'omicidio, secondo questa visione distorta è preoccupante poiché denota una radicazione sempre più profonda della cultura della violenza e della discriminazione sessuale" continua.

"La violenza è l’ultimo rifugio dei deboli, e bisogna ricordare che il femminicidio non è soltanto l’omicidio di una donna, ma l’assassinio di ciò che ella rappresenta: una moglie, una fidanzata" conclude la consigliera Fasciolo.