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Attualità | 10 marzo 2021, 10:53

"Le ali per volare": ad Albisola ideato un progetto per giovani e adolescenti più fragili

L'Amministrazione ha presentato domanda per partecipare al bando ministeriale “Educare in Comune” per progetti di doposcuola, attività formative, ludico-ricreative, sportive e di inclusione sociale

"Le ali per volare": ad Albisola ideato un progetto per giovani e adolescenti più fragili

L’Amministrazione comunale di Albisola Superiore ha partecipato al bando ministeriale “Educare in Comune”, avviso pubblico emanato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, presentando un progetto rivolto a bambini e adolescenti del proprio territorio; tale progetto, intitolato “Le ali per volare”, è stato formulato dall’assessore ai Servizi Sociali Calogero Sprio, dai consiglieri comunali di maggioranza Chiara D’Angelo, con delega alle pari opportunità e politiche giovanili, ed Enrica Buldrini, con delega ai finanziamenti e bandi europei; inoltre ha collaborato anche l’assessore al Bilancio Sara Brizzo per la parte relativa alla stesura del piano finanziario.

Il progetto consiste nella realizzazione di uno spazio polivalente rivolto, a titolo gratuito, alla fascia d’età compresa fra i 6 e i 18 anni e provvisto di finalità diverse: si va dall’attività di doposcuola, alla realizzazione di attività formative, ludico-ricreative, sportive e di inclusione sociale svolte in parte presso la sede ed in parte all’esterno, con la collaborazione di varie agenzie del territorio ed un parziale coinvolgimento attivo delle famiglie.

Il progetto si avvale di un partenariato composto dal Comune, dall’Asl 2 Savonese, dalla Cooperativa Sociale di Servizi Onlus “Cooperarci” e dall’Associazione di Promozione Sociale “Anima Mundi”.

I fruitori del servizio potranno essere inviati dalla Neuropsichiatria e Adolescenza dell’Asl, dalla Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado e dal settore dei Servizi Sociali Comunali.

Il progetto che abbiamo formulato - afferma l’assessore Sprio - si rivolge ad una platea molto eterogenea di persone: da chi necessita di un supporto nello studio per problematiche legate all’apprendimento, a chi intende partecipare anche solo ad una delle molteplici attività previste, a chi presenta qualche forma di disagio sociale e/o relazionale, a chi infine presenta veri e propri disturbi comportamentali se compatibili con il contesto; tale spazio può rappresentare un supporto anche per quelle famiglie che, per motivi economici, di impegni lavorativi o mancanza di strumenti, necessitano di aiuto, specie in questo periodo nel quale la pandemia ha acuito le difficoltà. Ecco allora che il ricco ventaglio di attività che verrebbero svolte, qualora il progetto venisse approvato e finanziato, consentirebbero a tutti i bambini e ragazzi di acquisire nuove competenze emotivo-relazionali, conoscenze ed abilità; sarebbe offerto loro l’accesso ad un contesto che favorisca un atteggiamento di apertura e di reciprocità per un’equilibrata e sana crescita personale; un luogo dove acquisire non solo nozioni bensì anche competenze psico-socio-affettive”.

L’offerta formativa di questo percorso, che avrebbe la durata di 12 mesi, si articolerebbe in diversi laboratori esperienziali come la fattoria didattica, l’orto sociale, la ristorazione, l’attività con animali, l’educazione civica e attività di sensibilizzazione alla cura dell’ambiente attraverso il progetto “Puliamo la città”.

La proposta progettuale “Le ali per volare” si propone anche di favorire l'acquisizione da parte dei ragazzi delle regole comuni di convivenza, del rispetto dell'altro, perseguendo un cambiamento sotto il profilo comportamentale e della comprensione delle emozioni all'interno delle diverse situazioni sociali e ambientali. Inoltre lo scopo generale è anche quello di contrastare la povertà educativa e l'esclusione sociale, le disuguaglianze legate alle differenze culturali, etniche, di genere, religione o status sociale e l'emarginazione.

E’ prevista un’attività di supervisione degli educatori svolta mensilmente dalla figura dello psicologo che li aiuterà a trasmettere ai ragazzi una educazione alle emozioni utile alla costruzione di relazioni adeguate con gli altri ed una capacità di affrontare le situazioni fonte di stress e frustrazione mediante una più spiccata resilienza.

Il progetto si propone inoltre di intervenire precocemente su eventuali atteggiamenti antisociali messi in atto da alcuni ragazzi scongiurando, nei limiti del possibile, che essi sfocino in una patologia; ciò attraverso un lavoro di rete che coinvolga la famiglia, con la quale talvolta possono nascere dei conflitti, la Scuola e, se necessario, i servizi sanitari preposti.

L’Amministrazione comunale ha individuato come sede un appartamento nella centralità di Luceto, frazione di Albisola Superiore. Esso si trova in un contesto strategico perché è situato al piano superiore del Circolo Ricreativo Culturale Sportivo in prossimità di molti spazi sportivi fra cui i diversi sentieri naturalistici.

L'alloggio, di proprietà comunale, nonostante la sua ottima posizione è in disuso da diversi anni e richiede degli interventi di ristrutturazione e di adeguamento degli impianti; il presente bando, qualora il progetto dovesse essere approvato, permetterà di eseguirli a beneficio della comunità che potrà godere di tale spazio anche dopo la conclusione del progetto attraverso il proseguimento di un'attività che a quel punto verrebbe riformulata anche alla luce dell’esperienza svolta fino a quel punto.

Comunicato stampa

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