Scadeva il il 31 maggio 2025 il termine entro il quale l'Arlir, l’Agenzia regionale ligure per i rifiuti, doveva ad avviare la procedura per l'acquisizione di proposte di project financing per l'affido in concessione di un termovalorizzatore previsto nel Piano regionale di gestione dei rifiuti.
Ma mancherebbe l'accordo con i Comuni dei territori coinvolti. Ad oggi, infatti, la data non è stata rispettata e il progetto del termovalorizzatore rischia di arenarsi ancor prima di partire, soprattutto per la netta opposizione dei territori coinvolti. Nel savonese i siti dove potrebbe essere realizzato sono : Cairo Montenotte, Cengio e Vado Ligure–Quiliano (gli altri due sono nel Genovese: Scarpino e la Valle Scrivia), anche se non sono ufficialmente riportati nella delibera della Regione.
La Regione Liguria, insieme ad Arlir, sta esaminando uno studio redatto da Rina Consulting Spa, incaricata di individuare le soluzioni più idonee per gestire le circa 800mila tonnellate di rifiuti solidi urbani prodotte ogni anno in Liguria. Secondo lo studio, sarebbe necessario un impianto capace di trattare 320mila tonnellate l’anno e su questi dati, la giunta Bucci ha incaricato Arlir di avviare le procedure per la gara.
Sul caso del termovalorizzatore il gruppo del Pd ha depositato un'interrogazione.














