Ultravulnerabili, l'"attesa senza fine": l'ennesimo caso da Savona

Arriva da Savona una storia di un caso grave di ultravulnerabilità che, nonostante ripetuti solleciti e tentativi, non ha ancora ricevuto un appuntamento per il vaccino.

A raccontarcela è Francesca: "Mia madre ha 69 anni ed è affetta da numerose patologie tra le quali il diabete ed esiti da tretraplagia che comportano l'accompagnamento e che purtroppo la espongono a un rischio molto elevato, oltre a essere invalida al 100%. Tuttavia, nonostante il medico di famiglia si fosse attivato tempestivamente, non ha ancora ricevuto il vaccino e neppure un possibile appuntamento sul quale riporre qualche speranza".

Una situazione che assume contorni davvero particolari, anche per quanto successo ad altri parenti, figlia molto probabilmente dei diversi cambi che il piano vaccinale ha subito nel giro di pochi giorni: "Mio padre vulnerabile e più giovane di due anni ha già effettuato il vaccino, e mio suocero di 75 anni senza nessuna patologia ha l’appuntamento per il 6 aprile" aggiunge Francesca.

"Possibile che in questo piano vaccinale vi siate completamente dimenticati degli ultravulnerabili? Com’è possibile visto che doveva essere la categoria prioritaria dopo gli ultraottantenni?" è quindi la domanda che non solo Francesca e sua madre si stanno ponendo, ma anche diversi casi simili. Come per altro già raccontato dal nostro giornale (leggi QUI).

E non basta la buona volontà: "Abbiamo più volte provato a contattare la Asl 2 e tutti i canali possibili, ma la lista degli ultravulnerabili sembra essere sparita, nessuno sa nulla".

"Noi siamo molto preoccupati per la situazione di mia madre e stiamo valutando di procedere per vie differenti per ottenere una risposta e capire cosa sta succedendo con gli ultravulnerabili" conclude Francesca.