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Attualità | 24 giugno 2021, 14:00

Savona, vertice Tpl, sindacati e comuni soci in Provincia: stop alla vertenza. Via ai passaggi per l’affidamento in house

Le rappresentanze sindacali al momento confermano lo sciopero del 19 luglio: aspettano chiarimenti dall’azienda dalla riunione della settimana prossima

Savona, vertice Tpl, sindacati e comuni soci in Provincia: stop alla vertenza. Via ai passaggi per l’affidamento in house

Due vertenze, una contro la Provincia e i comuni soci di Tpl e l’altra contro l’azienda, che hanno visto per il momento uno stop alla prima in attesa degli sviluppi delle prossime settimane sul futuro mantenimento in house del servizio.

Questa mattina nella Provincia di Savona i sindacati unitariamente (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Cub e Ugl) e le rsu hanno incontrato il presidente provinciale Pierangelo Olivieri e i consiglieri Luana Isella e Francesco Bonasera insieme ad alcuni sindaci del territorio e i vertici aziendali di Tpl , la presidente Simona Sacone e il direttore Giovanni Ferraro Barusso, per fare il punto della situazione in vista del nuovo sciopero proclamato per il prossimo 19 luglio.

In particolare le preoccupazioni dei sindacati sono legate alle perplessità sul futuro passaggio in-house dell'azienda, le prossime progettualità e programmazioni ad essa collegata e sulla garanzia di salvaguardia del personale e dei posti di lavoro dopo il passaggio alla nuova modalità di gestione dell'Azienda. Ma anche su questioni più pratiche quali lo stato del parco mezzi, le problematiche delle officine di manutenzione e la mancanza di organico in alcuni settori.

Per quanto concerne il passaggio in-house, i timori sono legati allo stato di avanzamento dei lavori a seguito dell'approvazione del nuovo statuto e alla consapevolezza che, se verrà revocato lo stato di emergenza legato al Covid, ci sarà all'incirca un anno per poter concludere il passaggio alla nuova gestione, con conseguente accelerata su tutti i passaggi necessari. La richiesta è stata quindi di avere indicazioni precise dall'Azienda e dai Comuni Soci sui progressi fatti fin'ora e sulle prossime attività e pianificazioni in corso. Il futuro del Trasporto pubblico è di particolare importanza non solo per i lavoratori e gli utenti che lo utilizzano ma anche per l'intero territorio, visto che influisce su diversi comparti economici di particolare importanza per la nostra regione.

Dal canto suo l'azienda, per bocca del dg Giovanni Ferrari Barusso, ha spiegato come l'allungamento dei tempi sulla procedura di passaggio a causa del Covid19 non ha assolutamente cambiato la rotta sui progetti da parte datoriale: Tpl Linea dal dicembre 2019, data della delibera dei Soci, si trova nel registro delle aziende in-house.

Anche i Comuni hanno espresso la propria unità di intenti di portare avanti e arrivare il più presto possibile a chiudere l'iter. Negli interventi del Comune di Savona, di Quiliano e Borghetto è stato ribadito che da parte dei Comuni le procedure e le incombenze necessarie sono già stata risolte e concluse.

"Un segno di come anche da parte dei soci ci sia la netta volontà di proseguire e concludere positivamente tutta la procedura rispettando le tempistiche, che porteranno probabilmente nella prossima primavera alla partenza dei servizi con la nuova modalità aziendale" dicono dalla Provincia.

In relazione alla salvaguardia del personale, Tpl fa sapere che è presente un accordo già siglato che definisce il mantenimento dei posti di lavoro in azienda anche dopo il passaggio in-house. La presidente Simona Sacone ha descritto le prossime attività dell'azienda che vedranno una completa revisione del piano industriale e lo studio di nuovi progetti che potranno contare su finanziamenti sia autonomi che esterni, esprimendo massima disponibilità di condivisione dei progetti di investimento e di progettualità del futuro aziendale, chiedendo proprio ai soci e al sindacato un supporto e una condivisione di intenti per dare nuove prospettive all'azienda di un futuro moderno e all'insegna dell'innovazione grazie agli sforzi di tutti.

Lunedì approveremo il bilancio e la Provincia sarà attiva nel tavolo regionale che si riunirà venerdì prossimo per dare riscontro sul percorso dell’affidamento. Entro il 16 luglio poi sarà convocato un consiglio provinciale dedicato nel quale sarà oggetto l’approvazione del piano provinciale di bacino e la posizione della Provincia sullo statuto. Abbiamo convenuto che la procedura di raffreddamento nei confronti della Provincia sia sospesa e confido che per l’altra giornata specifica di sciopero prevista nel confronto con l’azienda si porti alla revoca” ha detto il presidente provinciale Pierangelo Olivieri.

 

In attesa quindi dei tre passaggi istituzionali i sindacati hanno optato per uno stop contro la Provincia e i sindaci dei comuni soci, con l’azienda invece proseguirà il confronto serrato nei prossimi giorni.

“Abbiamo deciso di non procedere contro gli enti in attesa di un incontro previsto per metà luglio. Quanto è stato annunciato va in linea con le nostre aspettative, un percorso che vede finalmente l’azienda con un affidamento totalmente pubblico e un impegno pubblico per sostenerla. Oggi apprendiamo in modo convinto che il percorso non viene messo in discussione” ha spiegato Giuseppe Gulli, segretario regionale Uiltrasporti.

“Sono stati fatti dei passi avanti importanti, sono state date le garanzie necessarie per proseguire il percorso in house che partirà dal 1 di agosto se lo stato d’emergenza andrà a concludersi - ha continuato Fabrizio Castellani, Filt Cgil - Lo sciopero del 19 sarà argomento di un tavolo specifico che verrà discusso in azienda nei prossimi giorni, il tempo ce l’abbiamo e l’auspicio è che si trovi una soluzione che soddisfi le richieste dei lavoratori chiudendo così la vertenza”.

I sindacati, come avvenuto nello sciopero dell’1 giugno, rivendicano il ripristino di corretti livelli di manutenzione degli autobus necessari per la sicurezza tramite una gestione più oculata del reparto officine, investimenti sui ricambi e prevedendo assunzioni di meccanici e lavatori; la stabilizzazione dei conducenti ad oggi assunti con contratti a termine considerando la pesante carenza di organico che porta a prestazioni straordinarie quotidiane; il mantenimento delle condizioni economiche dei lavoratori in essere, con i giusti riconoscimenti aggiuntivi al fine di raggiungere una congrua retribuzione in linea alle responsabilità che gli stessi affrontano quotidianamente; l'installazione urgente di sistemi di protezione dei conducenti e impianti di videosorveglianza su tutti i mezzi ricordando che più volte l’azienda anche in sedi istituzionali si era impegnata in tal senso.

Luciano Parodi

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