Sarà una delle giornate più importanti per il futuro quella di giovedì 9 settembre per Funivie SpA, l'azienda di trasporto su fune dal porto di Savona alla Val Bormida i cui lavoratori si ritroveranno in presidio davanti alla sede della Provincia, dov'è previsto l'ennesimo incontro tra sindacati, enti e istituzioni.
Una "importante e delicatissima questione che interessa il nostro territorio, le nostre comunità e le nostre attività" la definiscono il presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri, e i sindaci di Cairo e Savona, Lambertini e Caprioglio, che dopo l'annuncio di una possibile apertura delle procedure di liquidazione e un'esternalizzazione o addirittura un licenziamento collettivo dei lavoratori, comunque "allo stato non meglio note", hanno scritto al Mims interpellando direttamente il ministro Giovannini.
L'obbiettivo quello di richiamare una maggiore attenzione sugli argomenti principali che riguardano la questione, partendo dagli eventi atmosferici che danneggiarono fortemente quattro piloni dell'impianto fino al futuro dei 68 dipendenti.
Non senza dimenticare i contorni, come ad esempio quello della sicurezza sulle strade utilizzate dai camion, fino a 300 al giorno, sulla Sp29 del Cadibona per trasportare il materiale in valle fino a Bragno: "Questo sta creando non pochi disagi sulla situazione già delicata delle infrastrutture e della viabilità comprensoriale, con il conseguente aggravio di traffico su gomma, generato dall’inattività dell’impianto" scrivono Olivieri, Caprioglio e Lambertini.
La richiesta è quindi una articolata in tre punti: "Chiediamo l'avvio della costruzione dei 4 nuovi piloni per ripristinare prima possibile questa infrastruttura veramente strategica per il nostro porto, ormai ferma da oltre 22 mesi; il rilancio e il potenziamento di questa opera nata sostenibile da un punto di vista ambientale che rappresenta un vero e proprio sistema integrato tra porto, ferrovia e aree di stoccaggio; e infine la redazione di un piano di intesa per sfruttare al meglio il polo carbonifero verificando oltre al carbone (in diminuzione a fini energetici) quali altre tipologie merceologiche di rinfuse potrebbero essere trasportate e concentrate nel porto di Savona".














