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Politica | 10 ottobre 2021, 15:30

Savona, Aschei e la decisione di appoggiare il candidato Schirru: "Eravamo fuori ma abbiamo deciso di portare avanti le nostre idee"

"Ci hanno cercato entrambe le forze che saranno al ballottaggio e abbiamo scelto per poter giocare la partita con chi, con un nuovo candidato come noi, vede solo il bene della città"

Savona, Aschei e la decisione di appoggiare il candidato Schirru: "Eravamo fuori ma abbiamo deciso di portare avanti le nostre idee"

"Con l’appoggio a un candidato iniziamo la partita, comunque. Ci hanno cercato entrambe le forze che saranno al ballottaggio e abbiamo scelto per poter giocare la partita con chi, con un nuovo candidato come noi, vede solo il bene della città".

Queste le parole del candidato sindaco di Andare Oltre Luca Aschei che ieri ha deciso di apparentarsi all'esponente della coalizione di centrodestra Angelo Schirru per una decisione che sta facendo discutere nelle ultime ore e che inoltre ha svelato un ulteriore retroscena che riguarda anche il candidato sindaco del centrosinistra Marco Russo.

In più di una occasione Aschei durante la campagna elettorale aveva specificato che il suo progetto per la città era civico e apartitico anche se in molti avevano avvicinato la sua figura al fatto di essere stato nel 2018 per qualche mese ex commissario cittadino di Fratelli d'Italia.

E proprio dal partito di Giorgia Meloni tramite le dichiarazioni del commissario regionale Matteo Rosso insieme al segretario della Lega Edoardo Rixi era arrivato un aut aut ad accordi con altri candidati se non con Savona Popolare. Una presa di posizione che però era stata disattesa dall'accordo di Schirru preso tre ore dopo le parole degli esponenti di Fdi e del Carroccio.

"La scelta. Spesso la fai di impulso, ma questa l’abbiamo fatta pensandoci bene. Le regole del gioco sono complicate ed è difficile capirle subito. Abbiamo studiato e a differenza di molti giornali titolati che ci davano con un seggio abbiamo capito che non era così. Possibile? Si. Eravamo fuori. Con i voti presi, eravamo fuori dai giochi. Questo fa arrabbiare tutti, ma non importa" ha continuato Aschei specificando che in caso non avesse trovato accordi con Schirru (così come con Marco Russo) non sarebbe riuscito ad entrare nel parlamentino savonese.

In questo caso invece se vincesse al ballottaggio il candidato della coalizione di centrodestra avrebbe diritto a due posti in consiglio per lui e per un altro consigliere (Paolo Vaccaro, 76 preferenze) a discapito di Fratelli d'Italia e Forza Italia/Udc. In caso di sconfitta invece Aschei entrerebbe comunque a far parte del parlamentino savonese estromettendo di fatto un consigliere della Lega (Alfredo Remigio) o di Fratelli d'Italia (Renato Giusto).

"Ricordate la frase: 'il pallone è mio e gioca chi voglio io'? Bene il pallone non è il nostro. Siamo appena arrivati e con il nostro pallone non giocava nessuno. Siete stati pochi, solo mille a sganciarvi dalle logiche partitiche. Meno di mille voti abbiamo preso, il che vuole dire che molti non hanno voluto iniziare la partita con noi, almeno quanti erano necessari per le regole. Non siamo stati forse bravi e abbiamo speso pochissimo in promozione. Così eravamo fuori e nessuno di noi poteva suggerire pensieri nuovi per la città e per i cittadini. Pensieri e sogni per una città migliore. Saremmo stati altri cinque anni a guardare lavorare gli altri. Non è colpa vostra, è nostra, non siamo riusciti a coinvolgervi del tutto a comunicare bene a tutti" ha proseguito Aschei con una sorta di autocritica.

"Ma abbiamo deciso in gruppo di portare avanti le nostre idee e abbiamo scelto di essere dentro. La partita è dura e tutto quello che scrivono ora è sempre per lo stesso motivo, non farci partecipare. Dovevamo allearci a una squadra e abbiamo scelto quella più vicino alle nostre idee di città turistica e per il suo rilancio senza grandi parole, ma con un impegno di grande serietà del candidato come uomo, che è molto vicino ai cittadini più che a logiche politiche. La politica la fanno le persone. Sono moltissimi coloro che hanno apprezzato la nostra scelta per portare il loro pensiero all’interno del palazzo comunale, ma come tutte le persone moderate non lo esternano. Ora attaccateci pure, ma giocheremo anche noi la partita, fatevene una ragione. Per Andare Oltre e migliorare si deve partecipare" conclude l'ex candidato alla carica di primo cittadino che al primo turno con la sua lista ha raccolto il 3.9% e 972 voti.

Luciano Parodi


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