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Attualità | 08 novembre 2021, 11:11

Sciopero servizi ambientali, a Savona centrali i problemi di Ata: "Se andiamo avanti così la spazzatura a Natale al sindaco gli arriverà al primo piano" (FOTO e VIDEO)

Presidio davanti alla Prefettura. Al centro le difficoltà della partecipata comunale dalla carenza del personale alla situazione del parco mezzi

Sciopero servizi ambientali, a Savona centrali i problemi di Ata: "Se andiamo avanti così la spazzatura a Natale al sindaco gli arriverà al primo piano" (FOTO e VIDEO)

Uno sciopero nazionale per l’intera giornata di lavoro dei servizi ambientali che avrà sicuramente ripercussioni su un servizio di raccolta rifiuti già in evidenti difficoltà soprattutto a Savona e principalmente nella giornata del lunedì.

Questa mattina una rappresentanza dei lavoratori di Ata e di Finale Ambiente e le organizzazioni sindacali, FP-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, hanno svolto infatti un presidio incrociando le braccia davanti alla Prefettura.

Il commissario giudiziale dell'azienda partecipata comunale Giampaolo Provaggi, non avrebbe infatti fornito garanzie ai sindacati sul futuro dei 35 lavoratori precari che aspettano ancora risposte da mesi sulla loro stabilizzazione.

Al momento poi è anche a ferma al palo l'aggiudicazione del bando di gara per l'ingresso al 49% di una New Co, Seas Srl, all'interno di Ata che si occuperà del nuovo servizio di raccolta rifiuti porta a porta che dovrebbe partire nel corso del 2022 . Dopo l'apertura delle buste sarebbero in corso Sat e Iren (sono in corso però indagini della Procura che potrebbero rallentare nettamente l'iter), il Consorzio Cfa del comune di Cesena con le consorziate Formula ambiente Spa Cesena e Il Rastrello Cooperativa sociale di Genova (ammessi con riserva) ed il raggruppamento di imprese Egea Ambiente Srl con sede ad Alba, Docks Lanterna Spa di Genova e Ideal Service Soc. Coop.

Al centro delle polemiche anche l'assenza di mezzi e una carenza nell'organico.

“Più passa il tempo più siamo preoccupati, c’è un nuovo sindaco a cui chiediamo di sbrigarsi perché la situazione inizia ad essere insostenibile - dichiara Ennio Peluffo, Fp Cgil che ha specificato che con il primo cittadino sono stati svolti i primi contatti informali- i lavoratori che chiediamo che siano stabilizzati quando hanno altre proposte vanno via e quindi c’è un problema di carenza del personale oltre al parco veicolare che continua a peggiorare. C’è un discorso di servizi per la cittadinanza che di sicurezza per i lavoratori”.

Nel frattempo il neo sindaco Marco Russo in un incontro con l'amministratore unico Gianluca Tapparini avrebbe richiesto per le feste natalizie una pulizia straordinaria della città.

“Manifestiamo per la situazione gravissima in cui versa Ata, il sindaco chiede la pulizia straordinaria ma gli diciamo che purtroppo non bisognerebbe fare quella ma occuparsi di quella ordinaria. Non ci sono più mezzi per poter fare questo lavoro e molti ragazzi si stanno licenziando e stanno andando in altre aziende. Se andiamo avanti così la spazzatura a Natale al sindaco gli arriverà al primo piano del comune” ha detto Franco Paparusso, Uiltrasporti.

"È un'azienda destinata ad implodere dall'interno, se non stabilizzano i lavoratori, non cambiano i mezzi per cui non hanno fatto neanche manutenzione, non riusciremo neanche a fare la pulizia ordinaria altro che straordinaria e a Natale la situazione sarà disastrosa. Speriamo faccia qualcosa il sindaco. Non è più accettabile fare trattative sindacali con l'amministratore delegato, il commissario non l'abbiamo mai visto e incontrato. Siamo molto preoccupati e stufi" ha proseguito Danilo Causa, Cisl a margine dell'incontro con il Prefetto Antonio Cananà.

“Le associazioni datoriali sono responsabili della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore: dopo aver perso tempo lasciando che ben 27 mesi trascorressero dalla scadenza del contratto, hanno poi posto condizioni inaccettabili di fatto mettendoci nelle condizioni di non poter proseguire” hanno spiegato unitariamente i sindacati in merito allo sciopero nazionale.

Le richieste datoriali, rigettate dai sindacati, sono così̀ riassumibili: “Flessibilità̀ estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari; ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda; precarizzare i rapporti di lavoro soprattutto per lavoratori part/time; eliminare totalmente il limite massimo dei lavoratori part/time presenti in azienda; legare la parte economica esclusivamente agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda; mancato riconoscimento delle professionalità̀ dei lavoratori addetti agli impianti” conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità".

Luciano Parodi

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