Una situazione non semplice legata al Covid sia all'ospedale San Paolo di Savona che al Santa Maria di Misericordia ad Albenga che sta vedendo coinvolto anche il nosocomio del Santa Corona di Pietra Ligure.
Ad illustrare la situazione all'associazione savonese studio e cura malattie fegato e apparato digerente (Assfad) è il dottor Marco Anselmo, primario di Malattie Infettive dell’ospedale San Paolo di Savona.
Anselmo, in prima linea per la lotta contro al virus.
"Il Reparto di Malattie Infettive Covid che dispone di 24 letti di degenza Sub-Intensiva è stato affiancato da circa 10 giorni dal Reparto Covid Medicina 2 che dispone di 22 letti che saranno ulteriormente ampliati a 26 nei prossimi giorni - spiega Anselmo - Da diverse settimane il Covid Malattie Infettive era sottoposto ad una forte pressione sia nel numero sia nella complessità dei pazienti per cui è stato indispensabile poter allargare il numero di posti letto ai 2 Reparti di Savona e ad altri 2 Reparti Covid presso l'Ospedale di Albenga (Malattie Infettive MIOS e Medicina). Inoltre sono presenti altri 8 posti di Area Covid presso l’Ospedale di Pietra Ligure. Per quanto riguarda i reparti Intensivi la Rianimazione di Savona al momento ospita 9 pazienti critici e altri 4 sono presso Ospedale di Albenga".
Quale il rapporto tra vax e no vax?
"All'incirca abbiamo 70% di pazienti non vaccinati ed un 30% di pazienti vaccinati nei reparti ordinari; nelle terapie intensive questo numero si amplia enormemente con una prevalenza di non vaccinati del 90-95%" ha proseguito il primario del nosocomio savonese.
"La circolazione virale in questo momento è nuovamente a livelli altissimi con indice RT a livelli di 3,8-4.0. Questo non significa però che il numero dei ricoverati sia paragonabile a quello raggiunto l'anno scorso in questi periodi o, nel savonese nell'aprile 2021; moltissimi sono i soggetti vaccinati che sono a casa positivi con scarsa o nulla sintomatologia. In questo momento i casi gravi o gravissimi rimangono appannaggio dei soggetti non vaccinati con polmonite bilaterale e severa insufficienza respiratoria - ha continuato il medico - Resta giustamente in vigore in questo periodo l'obbligo di mascherina (ora anche all'aperto) e, voglio sottolineare, soprattutto in luoghi frequentati da tante persone in ambienti chiusi. Ormai sappiamo che il vaccino, se fatto con le prime 2 dosi e rafforzato con una dose booster, è efficace per preservarci da una forma di malattia grave ma molto meno dalla sola infezione (asintomatica o paucisintomatica).
Un’altra esperienza scaturita da questi 2 anni di pandemia e maturata nelle corsie Covid, è che i soggetti che hanno contratto il virus, a meno che non siano fortemente immunodepressi, non si reinfettano facilmente (sempre avendo comunque effettuato la vaccinazione prevista post malattia)".
Quali prospettive vede per le prossime settimane ?
"Risposta difficile, abbiamo ricoverato prevalentemente persone non vaccinate, e per quanto ne rimangano ancora parecchie in circolazione penso che questa ondata tenderà nei prossimi mesi ad attenuarsi diminuendo così la pressione sugli ospedali - conclude Marco Anselmo -
Rimarranno ancora le infezioni di soggetti vaccinati ma saranno senza forme gravi gestibili quindi a domicilio dai medici curanti o dai GSAT o a livello ospedaliero in Day Hospital. Per le cure: la somministrazione di anticorpi monoclonali si sta rivelando utilissima ed efficace nel prevenire una infezione grave".