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Attualità | 19 gennaio 2022, 11:38

Stella, oltre due anni dopo famiglie ancora sfollate. La Regione si appella al capo della Protezione Civile nazionale Curcio

Domani, 20 gennaio, l'assessore Giampedrone effettuerà un sopralluogo: "Contributi stanziati finora per gli affitti terminati e comunque insufficienti"

Stella, oltre due anni dopo famiglie ancora sfollate. La Regione si appella al capo della Protezione Civile nazionale Curcio

Un appello al Capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile Fabrizio Curcio affinché vengano stanziati fondi per superare i danni occorsi a tutte quelle famiglie, in particolare del Savonese e della zona di Stella, ancora sfollate dopo la pesante ondata di maltempo dell’autunno 2019.

Sono ancora cinque le famiglie le cui abitazioni sono tutt'ora inagibili, di cui quattro irrecuperabili e sostegni ancora non arrivati rendendo la situazione sempre più complessa giorno dopo giorno da quel 24 novembre di oltre due anni fa.

A lanciare un appello stavolta sono il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone con una lettera inviata, oltre che al numero uno della Protezione Civile, anche alla Commissione dedicata della Conferenza delle Regioni, dopo la recente chiusura dello Stato di emergenza per il periodo ottobre e novembre 2019.

Se con quest'atto il Governo centrale chiude di fatto il termine dell'erogazione dei contributi per l’autonoma sistemazione di famiglie ancora evacuate perché hanno perso la loro abitazione e, in taluni casi, sono nella condizione di non avere più una casa, ma essere costrette a pagare il mutuo, con tutte le difficoltà del caso.

A due anni dall'accaduto gli abitanti di Stella ancora orfani delle proprie case avevano testimoniato queste situazioni di estrema criticità, raccontando come da allora abbiano ricevuto solamente 2.750 euro a famiglia di rimborsi per gli affitti già terminati e come ora sembri "di vivere con il tasto pausa inserito", col solo aiuto delle istituzioni comunali, rivolgendosi con delle missive al premier Draghi e alla Regione.

Che pare averli ascoltati e domani sarà sul territorio con un sopralluogo dell'assessore Giampedrone: “Il presidente Toti ha sollevato il problema con la Protezione civile nazionale e con la Commissione Protezione civile della Conferenza delle Regioni – spiega l’assessore – per superare la mancata attuazione delle necessarie misure contributive a favore della popolazione colpita dagli eventi calamitosi, visto che ad oggi i contributi previsti si sono limitati solo a quelli per l’immediato sostegno, non sufficienti a dare una mano concreta a chi è stato seriamente danneggiato. Si tratta di una situazione durissima che ancora permane e colpisce sia famiglie che imprese, soprattutto perché si inserisce all’interno dell’emergenza epidemiologica in atto”.

Il totale dei danni subiti dalla Liguria, sia dalle imprese che dalle famiglie, durante il maltempo che ha colpito il territorio nel 2019 ammonta a 56 milioni di euro, ma sono solo 4 milioni quelli che sono stati ristorati dallo Stato per tutta la Liguria: “Una cifra non sufficiente – ribadisce Giampedrone – soprattutto a fronte della scadenza dello stato emergenziale che determinerà l’interruzione delle risorse da corrispondere”.

 

Redazione

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