"Che cosa vuole fare da grande la sanità ligure? Arrestarsi all’emergenza Covid o programmare? Per la Uil occorre sedersi intorno a un tavolo con l’assessore alla sanità Giovanni Toti e con tutto il suo nutrito staff per mettere nero su bianco un piano di assunzioni". Lo scrive in una nota il sindacato, che prosegue: "Negli ultimi due anni, anche a causa dell’emergenza pandemica, circa duemila persone sono state assunte nel comparto sanitario in Liguria: medici, infermieri, tecnici, OSS che attendono, come tanti, la stabilizzazione. Contestualmente, per far fronte al fabbisogno organizzativo, si attiverà a breve un concorso per infermieri. Per non parlare delle sorti dei vecchi bandi per Oss abortiti sui fronti della burocrazia e della forma, che hanno sollevato precedenti e polveroni sulle procedure di valutazione inefficaci.
Dal blocco delle assunzioni a quello del turn over, queste decisioni hanno messo in ginocchio nel tempo la sanità attraverso una riduzione drastica del numero di personale, mentre l’età media di quello in servizio si attesta sopra ai 50 anni".
'È evidente: esiste una gravissima criticità circa la cronica insostenibile carenza di personale – dichiarano Alfonso Pittaluga e Milena Speranza, rispettivamente segretario regionale Uil Liguria e segretaria generale Uil Fpl Liguria - Occorre perciò chiedere a Regione Liguria ad un confronto in tempi rapidi per stabilire un’unica cabina di regia finalizzata ad un’applicazione omogenea dei percorsi di stabilizzazione nelle varie realtà aziendali'. Si potrà così avere risposte definitive sui precari che nel periodo emergenziale, ma non solo, hanno permesso di garantirei servizi ai cittadini".
In Breve
sabato 18 maggio
venerdì 17 maggio
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Attualità
Attualità
Politica