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Sanità | 02 febbraio 2022, 17:09

Punto nascite Ospedale Santa Corona, Foscolo (Lega): “Questione urgente, Toti dia risposte ai cittadini”

“Troppo le problematiche senza risposta in tema Sanità. Il presidente Toti, part time perché troppo impegnato in altre faccende, se ne occupi. No posizioni partitiche o politiche: è una battaglia di buonsenso”

Punto nascite Ospedale Santa Corona, Foscolo (Lega): “Questione urgente, Toti dia risposte ai cittadini”

 

“La sanità del nostro territorio e la salute dei pazienti liguri deve essere una priorità dell’azione amministrativa della Regione. In provincia di Savona ci sono numerose problematiche che da tempo richiedono risposte e non possiamo più permetterci un assessore alla Salute, il presidente Toti, part time perché troppo impegnato ad affrontare altre faccende. Tra le tante criticità, urgente è la questione del punto nascite dell'Ospedale Santa Corona, chiuso da ormai 450 giorni. A fine 2020 tutti, io per prima, credevamo si trattasse di una soluzione temporanea per compensare il trasferimento di personale nelle strutture Covid. Purtroppo, oltre un anno dopo, ancora regna l’incertezza". Così in una nota Sara Foscolo, deputata ligure della Lega.

"Già nel novembre 2020, con il sindaco Luigi De Vincenzi, scrissi al presidente Toti e agli allora vertici di Alisa, per proporre una soluzione provvisoria e concreta: sostituire il personale infermieristico con ostetriche in grado di gestire momentaneamente il reparto e il ‘blocco parto’, auspicando altresì che gli specialisti di ostetricia e ginecologia non venissero concentrati, come successo negli ultimi tempi, nell'area metropolitana genovese, ma equamente destinati ai nosocomi del ponente, specialmente Pietra, per riequilibrare una carenza di personale evidente anche in epoca pre-Covid".

"Purtroppo - prosegue Foscolo -  quelle proposte non hanno mai ricevuto una risposta. La situazione, così com'è, non può andare avanti: il punto nascite di Pietra Ligure, essenziale per un territorio vasto che si estende ben oltre i confini cittadini, contava 503 parti nel 2019 e 441 fino all’ottobre 2020. In questo lungo periodo di chiusura si sono registrate diverse emergenze ostetriche non differibili su altri presidi, parti spontanei trattati in pronto soccorso e persino bambini nati in ambulanza prima di raggiungere l'ospedale di Savona, anche a causa dello stato pietoso in cui versano strade e infrastrutture liguri".

"Negli ultimi mesi abbiamo sentito e letto molti proclami, ultimo la riapertura del punto nascite a inizio 2022, senza purtroppo vedere fatti. Il nostro territorio non può più aspettare. Qui non c'entrano le ideologie o le posizioni partitiche o politiche: è una battaglia di buonsenso. La risposta non deve arrivare a me - conclude la deputata leghista - ma ai cittadini liguri che hanno votato con la speranza di vedere miglioramenti concreti e più servizi: l’assessore alla Sanità non si dimentichi del territorio e mantenga le promesse”.

 

Comunicato stampa

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