Uno striscione giallo e blu da qualche giorno campeggia all'ingresso dell'istituto "Migliorini" di Finale Ligure: è l'impegno profuso dagli studenti dell'alberghiero ma anche dai "colleghi" del grafico "Da Vinci", che ne hanno curato la veste grafica, contro la guerra in Ucraina.
Non è però l'unico sforzo per reclamare a gran voce la pace, in tutto il mondo, che gli studenti del'Iis finalese metteranno in campo. Anche loro, come altri giovani di altri istituti della provincia, scenderanno in piazza venerdì 11 marzo per reclamare la fine di questo e di ogni altro conflitto che sconvolge la terra.
A partire dalle ore 11, gli alunni delle classi quarte e quinte si recheranno in piazza dei Cannoni per realizzare una speciale bandiera della pace e dare alcune letture sull'argomento per chiedere alla cittadinanza dei loro comuni di fermarsi a riflettere sul valore assoluto della pace e sul futuro che stiamo lasciando alle nuove generazioni.
"La guerra in Europa è di fatto un salto nel passato, un arretramento culturale inaspettato ed estremamente pericoloso - si legge nel messaggio condiviso dai dirigenti scolastici degli istituti aderenti all'iniziativa - La scuola è il ponte dove passato e futuro si fondono, il luogo della trasmissione del sapere e della costruzione delle basi per la coscienza e lo sviluppo del futuro, perciò non può silentemente accettare il disprezzo per la vita, la distruzione della storia di un’intera nazione, la regressione culturale al diritto del più forte. La scuola è il luogo della tolleranza dove le diversità crescono fianco a fianco imparando a valorizzarsi reciprocamente. La scuola è il luogo dove si coltivano il senso di cittadinanza, l’empatia, il dialogo".
"Tradiremmo il nostro mandato se non ci unissimo alle voci di pace. Per cui le scuole daranno vita a flash mob creativamente diversi, ma tutti portatori dello stesso messaggio". Che è quello di pace.