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Attualità | 14 marzo 2022, 14:56

Alassio, nasce il comitato per riqualificare la Madonna della Guardia, don Corini: “Balzola presidente, ha intuizioni importanti” (FOTO e VIDEO)

Previsto un ricco programma di interventi, con novità rilevanti. Probabilmente anche un "Muretto degli sposi" e una struttura di accoglienza

Alassio, nasce il  comitato per la riqualificazione della Madonna della Guardia, don Corini: “Balzola presidente, ha intuizioni importanti”

Un Comitato per la riqualificazione del Santuario di Nostra Signora della Guardia sul Monte Tirasso di Alassio è stato recentemente costituito per coadiuvare don Gabriele Corini, parroco dell’Insigne Collegiata di S. Ambrogio,  nella gestione e nelle attività programmate. Questa mattina, la presentazione:  “Alla guida del comitato Carlomaria Balzola – spiega don Gabriele Corini - benemerito parrocchiano, ma anche persona dalle intuizioni importanti.  Oltre alle figure istituzionali della parrocchia, il neonato comitato include Angela Berrino, come rappresentante delle famiglie che da sempre sono vicine alla vita del santuario, Fabrizio della Valle, in rappresentanza del gruppo di volontari che negli anni si è preso cura del parco tenendolo in ordine, Edoardo Beneccio, che si occupa delle escursioni, Giacomo Nattero, referente del Cai, voce importante per l’escursionismo sul territorio”.

Le porte sono aperte a tutti, quindi chiunque voglia, con le proprie idee e la propria operosità, può rendersi presente al comitato”, chiarisce don Corini.

Il Santuario di Nostra Signora della Guardia (comunemente chiamato “Madonna della Guardia”) ha una lunghissima storia. Sorge infatti nel 1200, per volere dei marinai, sui ruderi di un castrum romano ed è consacrato alla Stella Maris. Si colloca in una posizione panoramica di straordinaria bellezza, sulla vetta più alta del crinale del Monte Tirasso a 586 metri sul livello del mare. Luogo caratterizzato da particolare tranquillità, lontano da traffico e folla, è ideale per la meditazione, infatti nei secoli ha attirato numerosi pellegrini, tanto da rendere necessari ampliamenti e ristrutturazioni per accogliere tutti i fedeli.

Questo è solo un punto di inizio, che si muoverà su due grandi direttrici: la prima è la rivalutazione delle tradizioni importanti del nostro santuario. Tante famiglie del comprensorio alassino, ingauno e andorese infatti da maggio a settembre organizzano pellegrinaggi, anche a piedi, in diversi momenti significativi”. Anche numerosi sposi decidono di celebrare il proprio matrimonio nel Santuario, “sia per la bellezza e la posizione panoramica, sia per il suo significato, come polmone spirituale di Alassio. A tale scopo – prosegue don Corini -  stiamo valutando l’idea di creare all’interno del parco un ‘muretto’ dedicato agli sposi, con mattonelle  che riportano le date di ogni matrimonio celebrato nel santuario”.

L’altro aspetto è la creazione di una struttura di accoglienza e un punto ristoro. Il progetto certo, al momento, è la realizzazione del punto ristoro, mentre verrà valutato se, anche con l’aiuto di una riqualificazione territoriale da parte della Regione e dell’Amministrazione comunale, sarà possibile creare un ostello per accompagnare la vita del santuario. “Ma ora viaggiamo con i piedi per terra, anche se è lecito sognare. Intanto portiamo avanti questa importante rivalutazione”.

Già prima della riapertura estiva del santuario,  le opere che verranno messe in atto sono 2 bacheche all’ingresso, con orari e iniziative e, lungo il viale che sale verso l’edificio religioso, saranno collocate stazioni con via crucis a pannelli,  con possibilità di essere sostituiti a seconda delle circostanze e degli eventi. “Questo per dare una migliore accoglienza ai visitatori e renderlo funzionale alle attività religiose del Santuario stesso”, spiega don Corini.

Ci sono grandi novità in arrivo – anticipano don Corini e Balzola -: vogliamo fare in modo che il santuario, oltre che meta religiosa, possa essere anche luogo dove, le persone che affrontano quotidianamente la frenesia della vita, qui trovino le condizioni di serenità per liberarsi dallo stress”.

Abbiamo già in mente dei progetti – conclude don Gabriele Corini -, ma rimando a comunicazioni ufficiali,  quando avremo tutti i permessi  e la sicurezza di poterli realizzare”.

Maria Gramaglia

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