Siamo abituati ad immaginare che la Storia, quella con la S maiuscola, avvenga e sia avvenuta lontana da noi.
Ieri a Sanremo invece è stata una giornata in cui Sanremo ha commemorato un evento che ha deciso le sorti del Mondo.
Era l’aprile 1920 e nel castello Devachan di Sanremo si stabiliva il riconoscimento inalienabile del popolo ebraico a ristabilire la sovranità nella sua terra di origine e si ponevano le basi della geografia del moderno Medio Oriente.
Le Associazioni Amiche di Israele di Genova, Sanremo e Savona hanno ricordato questo momento storico al Golf Club di Sanremo alla presenza degli assessori regionali Berrino e Scajola e al capogruppo consiliare di “Cambiamo con Toti” Angelo Vaccarezza, anche in qualità di Presidente Onorario dell'Associazione savonese, le consigliere regionali Cerri e Riolfo, il prefetto di Imperia Armando Nanei ed il questore imperiese Giuseppe Felice Peritone, oltre al rappresentante della Provincia di Imperia, l'avvocato Ventimiglia.
Relatori d’eccezione il professor Ugo Volli, il generale del Corpo d’Armata dei Carabinieri Pietro Pistolesi e lo storico David Elber che hanno ricostruito gli eventi principali che hanno poi condotto alla nascita dello Stato di Israele il 14 maggio 1948 e hanno documentato con chiarezza indiscutibile il diritto internazionale valido anche oggi "erga omnes" della legittimità dello Stato di Israele.
Gianni Berrino ha sottolineato: “Un’occasione che ci fa ricordare come Sanremo fosse importante dal punto di vista internazionale all’epoca della Conferenza del 1920 da cui nacque lo Stato di Israele. La memoria di questo evento importantissimo per la storia del '900 e non solo resta dunque un patrimonio della storia mondiale di cui Sanremo e la Liguria vanno giustamente orgogliosi”.
Angelo Vaccarezza ha posto invece l’accento sugli attacchi alla Brigata Ebraica durante i festeggiamenti del 25 aprile e l’inaccettabile incongruenza di affermazioni che ancora oggi vengono enunciate come verità anche all’interno del Consiglio Regionale in cui si definisce la resistenza come opera di popolazioni musulmane.
L’assessore Scajola definisce un grande onore essere parte di questo evento che riporta la Liguria al centro della storia mondiale e dell’importanza di quanto la Regione Liguria, prima fra tutte in Italia, ha approvato sino ad oggi per combattere l’antisemitismo.
"Tutti hanno voluto rappresentare il messaggio che la distruzione dell’unica Nazione Democratica del Medio Oriente non può che portare inevitabilmente ad attacchi delle democrazie dell’Occidente e questo non può essere accettato. Da sempre gli attacchi ad Israele vengono vissuti come distanti ma sono basilare per continuare a vivere in un Occidente Libero e Democratico" afferma la presidente dell'Associazione Italia-Israele di Savona, Cristina Franco.














