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Attualità | 27 giugno 2022, 18:26

Progetto di ampliamento discarica del Boscaccio a Vado, spazio alla presentazione delle osservazioni

La Regione ha pubblicato l'avvio della fase pubblica. La discarica sta terminando i volumi a disposizione e il tempo stringe

Progetto di ampliamento discarica del Boscaccio a Vado, spazio alla presentazione delle osservazioni

La discarica del Boscaccio di Vado Ligure sta terminando i volumi a disposizione con il rischio che i Comuni, a breve, debbano conferire i rifiuti fuori dalla Liguria con un conseguente aumento dei costi e la Regione Liguria così, dopo un interminabile iter, ha pubblicato l'avvio della fase pubblica.

"Si comunica che a seguito della richiesta di integrazioni, riferita alla fase di adeguatezza e completezza documentale, il proponente (EcoSavona. ndr) ha trasmesso la documentazione integrativa e che tale documentazione integrativa è stata pubblicata unitamente all’avviso, sul sito www.regione.liguria.it sezione ambiente/procedimenti VIA in corso. Dalla data odierna e per la durata di 30 giorni, il pubblico interessato può presentare osservazioni" viene scritto dal Dipartimento Ambiente e Protezione Civile, Settore Valutazione Impatto Ambientale e sviluppo sostenibile della Regione Ligura nel documento inviato al comune di Vado, Spotorno, Bergeggi, Quiliano, Provincia di Savona, Prefettura, Arpal, Asl2, Vigili del Fuoco, Soprintendenza, Ministeri Infrastrutture e Trasporti e Sviluppo Economico e altri soggetti.  

"Nello stesso termine di 30 giorni si chiede agli enti e ai soggetti in indirizzo dì verificare l'eventuale necessità di integrazioni di merito alla documentazione messa a disposizione, e di trasmetterne la richiesta allo scrivente settore entro il 22 luglio 2022 così da poter coordinare un'unica istanza al proponente. Si ricorda che tale richiesta di integrazioni può riguardare la documentazione necessaria non solo all'espressione di Valutazione di Impatto Ambientale, ma anche al rilascio di autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto in oggetto".

Il tempo però stringe perché lo spazio residuo per abbancare i rifiuti solidi urbani sarebbe sufficiente solo per i prossimi 7 mesi.

Il progetto di ampliamento prevede un nuovo invaso da 2 milioni 386 mila metri cubi e dovrebbe realizzarsi in due tranche, la prima da 750 mila metri cubi lordi e la seconda da 1,64 milioni. L'emergenza è una realtà e il rischio è che se non partano in tempo i lavori (comunque le tempistiche nonostante tutto non ci sarebbero), i rifiuti vengano trasportati fuori regione con costi decisamente alti. Oppure come piano alternativo potrebbero essere sistemati in cima a quelli già abbancati e quando i lavori di ampliamento verranno conclusi verranno spostati. 

Il consigliere regionale del Pd Roberto Arboscello a marzo aveva presentato un’interrogazione in Consiglio che ricordava l'investimento da 109 milioni di euro per ampliare e ammodernare l’impianto di trattamento meccanico biologico della discarica, specificando che la Regione non si era ancora espressa sul progetto.

L’assessore al ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone aveva illustrato il percorso della richiesta di ampliamento della discarica presentata dal gestore e aveva spiegato che il progetto, una volta confermata la sua procedibilità, sarebbe stato sottoposto alla procedura di Provvedimento Autorizzativo Unico regionale con l’auspicio che le problematiche tecnico amministrative riscontrate in un iter precedente possano essere superate.

Luciano Parodi

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