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Attualità | 07 settembre 2022, 19:35

Nuova antenna 5G a Boissano, la discussione in Consiglio comunale. Devincenzi: "Iter tecnico proseguito senza informare la politica, noi all'oscuro di tutto"

Rimpallo di responsabilità tra maggioranza e minoranza, all'epoca dell'ok invertite nei ruoli. Attesa la sentenza del Tar sul ricorso presentato da parte dei cittadini che precisano: "Nessuna sindrome Nimby, ma serve equilibrio"

Nuova antenna 5G a Boissano, la discussione in Consiglio comunale. Devincenzi: "Iter tecnico proseguito senza informare la politica, noi all'oscuro di tutto"

Il Consiglio comunale di Boissano ha affrontato nella seduta di ieri il tema legato all'installazione di un'antenna 5G di telefonia Iliad all'interno di un terreno privato, in via Zurmagli, zona centrale del paese.

Tra i punti all'ordine del giorno era presente l'opinione espressa dal consigliere capogruppo di minoranza sull’operato della Giunta in relazione alla pratica in oggetto e la richiesta, sempre da parte della minoranza, di istituire una commissione d’inchiesta che faccia luce su "motivi e cause che hanno portato all’installazione del palo/antenna in zona via Zurmagli". Oltre a ciò anche la proposta di deliberazione per l’avvio delle pratiche necessarie per la redazione di un regolamento per le installazioni di pali/antenne ripetitori sul territorio comunale.

"Non c'è stata molta discussione - il commento del sindaco Paola Devincenzi - La richiesta di commissione è stata approvata con un emendamento proposto dalla maggioranza che ha dato ampia disponibilità alla minoranza per collaborare nell'avvio della commissione, nel rispetto delle procedure previste dalla normativa di riferimento e del regolamento comunale. Abbiamo inoltre confermato la nostra disponibilità per redigere un piano antenne, formulando alla minoranza ulteriori proposte in merito e comunicando che come amministrazione ci siamo già attivati in merito".

La vicenda è molto sentita nel paese dell'entroterra loanese tanto che immediata era stata la mobilitazione di parte dei residenti, resisi conto dei lavori di installazione nei primi giorni di agosto quando un elicottero ha iniziato a sorvolare la zona prescelta per ospitare la struttura: un ricorso è stato presentato al Tar per fermare i lavori di installazione che, in attesa del giudizio, sono attualmente sospesi. Inoltre, è stata istituita una petizione per richiedere lo spostamento dell'antenna che ha già raggiunto oltre 530 firme.

"No alla sindrome Nimby - precisano dal gruppo di cittadini che ha proposto la raccolta firme - le antenne servono, ma l'installazione va gestita con equilibrio. Riteniamo ci sia un danno al paesaggio, al valore degli immobili, che sorgano comprensibili preoccupazioni per la salute e che sia un peccato non avere verificato la possibilità di installazione su terreno comunale con introiti a vantaggio della comunità".

"Il sindaco con tutta la maggioranza ha detto di condividere queste riflessioni, ha promesso di adoperarsi (anche considerando gli sviluppi del ricorso al Tar) per una soluzione 'stragiudiziale' che permetta lo spostamento mettendo d'accordo tutte le parti e di impegnarsi per il piano antenne (anche se a livello economico potrebbe rappresentare un problema) e per un protocollo di intesa, che sarebbe meno costoso, con le società di telecomunicazione. La minoranza ha presentato proposta di commissione di inchiesta su quanto successo e proposta piano antenne: ha colto bene il sentimento dei cittadini e in modo signorile non lo ha strumentalizzato 'politicizzandolo'" continuano dalla cittadinanza.

"Rimangono però forti perplessità sul conflitto di interessi del vicesindaco, il terreno in questione è della sua famiglia: da consigliere di minoranza all'epoca ha scelto per il caso specifico di essere 'legale di famiglia' e non consigliere che pensa al bene del paese - aggiungono i cittadini - le perplessità emergono anche per quanto riguarda i tempi: la pratica è del 2021, l'installazione dell'antenna arriva dopo le elezioni. Inoltre, non possiamo non evidenziare la dichiarata mancanza di comunicazione fra sindaco, che sostiene di non averne saputo nulla fino alla fine, e vice, e in generale nella 'squadra' della maggioranza. Pensiamo che in futuro indipendenza, trasparenza, assenza di conflitto di interesse sarà sempre più centrale e sentito, ad esempio sul tema importantissimo del PUC".

E proprio al termine del Consiglio comunale, il sindaco Devincenzi ha incontrato la cittadinanza: "Si è aperto un dibattito con i cittadini sulle preoccupazioni e i dubbi legati all'installazione dell'antenna - ha evidenziato il sindaco - È stato un dialogo costruttivo incentrato sulla ricerca di soluzioni per oggi e per il futuro. L'amministrazione ha preso l'impegno di dare voce alle richieste dei cittadini organizzando riunioni con i soggetti coinvolti in questa tipologia di interventi e gli stessi cittadini, al fine di risolvere la situazione attuale e di redigere un piano antenne comunale utile per il futuro".

Tornando alla pratica per l'installazione del ripetitori in via Zurmagli, la prima cittadina ha spiegato: "Da quanto è emerso nel dibattito con il consigliere di minoranza Zarrillo, che era parte della maggioranza precedente a quella attuale, gli uffici non avrebbero comunicato nulla alla parte politica: l'iter tecnico è proseguito senza che ne venisse informata la parte politica. Eravamo all'oscuro di tutto".

"La pratica di installazione del palo ripetitore di via Zurmagli non passa in Consiglio comunale, ma attraverso lo Sportello Unico per Attività Produttive di Pietra Ligure, se l’iter doveva essere diverso lo stabilirà il Tar - ha affermato il capogruppo di minoranza Massimo Zarrillo - La sua approvazione passa quindi da un ufficio che per motivi organizzativi è condiviso con il Comune di Pietra Ligure. Pertanto, l’ufficio Suap di Pietra Ligure ne dà comunicazione al Comune di Boissano attraverso una Pec (cioè una raccomandata). Quindi l’informativa in maniera ufficiale c’è stata". 

"Della pratica presentata del 2021 non c’è stata menzione in nessuna riunione di maggioranza a cui il sottoscritto ha partecipato - ha aggiunto Zarrillo - Poteva essere compito della minoranza dell’epoca che siede oggi in Giunta controllare l’operato dell’amministrazione Olivari. Non è forse questa maggioranza che si è autodefinita continuità dell’amministrazione Olivari. In entrambi i casi mi pare sia stato disatteso ogni compito che spettava alla minoranza prima (come organo di controllo) e alla Giunta adesso visto che sono le stesse persone. Questa minoranza (al contrario e correttamente secondo il mandato) si prefigge il compito di controllare l’operato di questa maggioranza e farà tutto ciò che è in nostro potere per dare risposte alle domande che oggi pone la cittadinanza, nel rispetto delle istituzioni, dell’operato degli uffici e dell’amministrazione tutta".

In merito alla vicenda, la minoranza ha presentato alcune interrogazioni e interpellanze che saranno discusse nelle prossime sedute poiché in quella di ieri, dove era prevista la discussione delle linee programmatiche e della variazione di bilancio, per regolamento non è stato possibile.

Nel frattempo si attende l'esito del ricorso al Tar presentato dai cittadini, che hanno messo nel mirino alcune irregolarità della pratica: spetterà al giudice accertarne l'effettiva presenza. "In questa fase il Comune non si è costituito, siamo in attesa del giudizio del Tar dopodiché valuteremo come comportarci. Come amministrazione abbiamo comunque recepito le richieste dei cittadini di attivarci in qualunque modo per vedere se l'antenna si potrà spostare: cercheremo di arrivare alla soluzione migliore per i cittadini, siamo dalla loro parte" ha concluso il sindaco Devincenzi.

Roberto Vassallo

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