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Politica | 02 febbraio 2023, 17:02

Altare, Consiglio comunale sull'ex Savam: confronto acceso ma nessuna tempistica sulla riapertura della strada

Durante la seduta è stato analizzato lo studio redatto dall'Università di Genova

Altare, Consiglio comunale sull'ex Savam: confronto acceso ma nessuna tempistica sulla riapertura della strada

Una sala gremita. L'atteso Consiglio comunale aperto sull'ex Savam, chiesto dal gruppo di minoranza "Altare con noi insieme" e dalla consigliera indipendente Rita Scotti, si è tenuto nella mattinata odierna presso il Museo del Vetro.

Alla seduta hanno preso parte anche i rappresentanti della provincia, la Soprintendenza, la società Città del Vetro (proprietaria dell'area) e i tecnici dell'Università di Genova (via video) che hanno redatto uno studio per sbloccare l'annoso caso.

La mancanza di tempi certi sul ripristino della viabilità ha generato delusione nella cittadinanza. Come oramai noto il paese valbormidese è diviso in due dalla fine di settembre, quando dopo un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco presso le aree dell'ex vetreria, via XXV Aprile e via Cesio furono chiuse per motivi di sicurezza. 

"Le tempistiche non sono ancora note poiché c'è un batti e ribatti tra la proprietà, il comune e la Soprintendenza. I cittadini hanno avuto poche risposte e nessuna scadenza. Quindi la strada, per adesso, rimane ancora chiusa. Abbiamo almeno richiesto la modifica della cartellonistica per giungere ad Altare, perché nel nostro comune si può arrivare", commenta Giuseppe Grisolia, capogruppo di "Altare con noi insieme". 

La seduta è stata propizia per analizzare lo studio realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (DICCA) dell'Università degli Studi di Genova. 

"Sono assolutamente insoddisfatta della riunione di oggi - spiega la consigliera indipendente Rita Scotti - L'Università di Genova ha evidenziato la pericolosità dell'Area, proponendo come unica soluzione possibile la demolizione del forno Oscar, ma non del forno San Rocco". 

"Per quest'ultimo occorrerà realizzare una messa in sicurezza, tenendo in piedi così un rudere degradato che, tra qualche anno probabilmente ci darà nuovamente rischi di crollo. Se la proprietà non adempirà alle indicazioni dell'Università di Genova, il comune dovrà intervenire a proprie spese". 

"Oggi non sono stati portati dati certi dall'amministrazione e dai tecnici, perché non sono stati indicati né i tempi in cui tutto questo potrebbe essere realizzato, né i costi (nel caso in cui dovesse farsi carico il comune della spesa, ad oggi ancora non si sa da dove verranno attinti i fondi per realizzare il tutto). Ci tengo ad evidenziare che, a prescindere da chi paghi, con questa decisione si sta praticando un inutile e inspiegabile accanimento terapeutico per tenere in piedi un rudere che chiunque può valutare se valga la pena mantenere o meno. Sperando che, nel frattempo che si avviino le opere, nessuno si faccia male: lo studio dell'Università di Genova ha evidenziato il rischio di un ribaltamento delle mura e di fronte all'ex Savam vivono oltre cento persone", conclude la consigliera Scotti

"Siamo dispiaciuti per il disagio, ma quello a cui ho assistito oggi non è un tavolo tecnico, bensì uno scarica barile con la società Città del Vetro vittima designata - commenta Vincenzo Ricotta, responsabile per la società Città del Vetro, titolare delle aree dell’ex vetreria - Cosi non ci stiamo, e tenuto conto della situazione, ci attaccheremo ad ogni cavillo per combattere questa situazione. Detto questo, la proprietà e i soci non si sono mai tirati indietro. Abbiamo commesso degli errori, come tutti in questa vicenda. Da parte nostra non ci sarà nessuna barriera. Siamo pronti ad intervenire. Come abbiamo sempre fatto ci siederemo attorno ad un tavolo per risolvere questa situazione. Il problema va affrontato nella sua completezza e nell'ambito di un'economia fattibile". 

"Siamo contenti per la grande partecipazione - aggiunge il sindaco Roberto Briano - Abbiamo cercato in tutti i modi di spiegare la situazione in questo momento. Spero che i cittadini abbiamo capito". 

"Il contesto è stato spiegato in modo assai dettagliato, cercando di usare un linguaggio comprensibile a tutti, tenuto conto sia dei termini molto tecnici, sia della presenza di normative molto complesse - spiega Rossana Rocca, consigliera comunale con delega all'Urbanistica - Al momento stiamo attendendo risposte da parte della proprietà. Una volta ottenuti i riscontri agiremo di conseguenza". 

L’obiettivo principale da parte dell'amministrazione Briano rimane la riapertura della viabilità, salvaguardando la sicurezza dei cittadini. Intanto per mantenere un dialogo continuo con la cittadinanza, il comune ha organizzato cinque incontri presso la sala consiliare. Capienza massima 20 persone ad appuntamento. Le date: 9 febbraio alle ore 16, 16 febbraio alle 20.30, 23 febbraio alle 20.30, 2 marzo alle 20.30 e 9 marzo alle 16. 

Graziano De Valle

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