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Economia | 12 aprile 2024, 16:01

Tasse a Dubai: intervista a Daniele Pescara

Quando si parla di Paradisi Fiscali, il pensiero va subito al Paese più gettonato tra gli investitori di tutto il mondo: Dubai

Tasse a Dubai: intervista a Daniele Pescara

Quando si parla di Paradisi Fiscali, il pensiero va subito al Paese più gettonato tra gli investitori di tutto il mondo: Dubai. L’Emirato è il luogo più scelto nel 2024 da privati e imprenditori per spostarsi all’estero: in particolare, gli italiani, sempre più soffocati dalla pressione fiscale del Bel Paese, decidono di Investire a Dubai per approfittare dei numerosi benefici della fiscalità agevolata. Ma cosa significa questo? Dubai è davvero un territorio detassato oppure si pagano le tasse? Se sì, a quanto ammontano? Abbiamo chiesto a Daniele Pescara, il finanziere veneto che da oltre 10 anni vive e opera da Dubai, supportando gli imprenditori interessati agli investimenti a Duba, di fare chiarezza.

Tasse a Dubai: tutta la verità

Il panorama imprenditoriale di Dubai è stato tradizionalmente caratterizzato da politiche fiscali favorevoli, che hanno attratto imprenditori da tutto il mondo desiderosi di beneficiare di un ambiente commerciale agevolato e di una stabilità economica senza pari.

Tuttavia, di recente, precisamente a giugno dello scorso anno, Dubai ha adottato la Corporate Tax al 9%, segnando un nuovo capitolo nelle sue politiche fiscali.

Questa scelta, che inizialmente ha lasciato perplessi, data la totale assenza di tassazione che da sempre caratterizzava l’Emirato, in realtà è stata ben presto capita e apprezzata.

Infatti, anche gli Emirati Arabi Uniti dovevano uniformarsi alle imposte che, oramai, sono presenti in ogni dove, per non rappresentare l’unica mosca bianca, che avrebbe solamente aumentato l’attenzione delle Autorità Fiscali di tutto il globo.

Così, le tasse a Dubai hanno confermato la credibilità del Paese, sia dal punto di vista degli affari che della comunità imprenditoriale presente nel territorio.

Corporate Tax 9% a Dubai: Un Passo Necessario

Abbiamo chiesto a Daniele Pescara, imprenditore veneto trasferitosi a Dubai da dove opera presso il suo Studio sito nelle Financial Tower del DIFC, il quartiere finanziario di Dubai, di aiutarci ad inquadrare la nuova tassa in vigore negli UAE.

Il finanziere ha evidenziato come: “Dubai ha sempre goduto di una reputazione finanziaria privilegiata, grazie alle sue politiche fiscali agevolate.

La recente introduzione della Corporate Tax potrebbe sembrare una svolta inattesa, ma va considerata come una naturale evoluzione.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno da tempo cercato di diversificare la propria economia, abbandonando la dipendenza dal petrolio che caratterizza molti Paesi del Golfo Persico.

Questo impegno verso una maggiore diversificazione economica è stato sempre più evidente nel corso degli anni.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno sempre implementato politiche commerciali volte a promuovere la crescita economica e l'imprenditorialità, abbandonando la tradizionale dipendenza dalle entrate petrolifere e gasifere.

Questa strategia ha portato il Paese a diversificare con successo le sue fonti di reddito, sviluppando settori quali il turismo, l'immobiliare, la finanza e la tecnologia.

L'introduzione della Corporate Tax rappresenta un passo significativo verso la diversificazione economica, consentendo di ridurre ulteriormente la dipendenza dal settore energetico e finanziare progetti più ampi”.

Pertanto, gli investitori non dovrebbero essere sorpresi dalla nuova tassa, poiché le autorità emiratine continuano a sostenere l'economia e le risorse estere nel Paese.

Questa mossa fiscale è un segnale dell'impegno del governo emiratino nel promuovere un mercato economico robusto, mantenendo al contempo un regime fiscale competitivo a livello globale.

In sostanza, la Corporate Tax 2023 conferma ancora una volta il vantaggio competitivo di Dubai come uno dei Paesi con uno dei regimi fiscali più favorevoli al mondo. 

Fiscalità a Dubai: perché conviene

Pescara ci ha illustrato nel dettaglio l’ambito di applicazione della nuova tassa, analizzandola nel dettaglio: “Come visto, dal 1° giugno 2023, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno implementato la nuova Corporate Tax, sostituendo il precedente regime fiscale esente da tasse.

Le aliquote dell'imposta sulle società sono ora due:

  • un’aliquota dello 0% per il reddito imponibile fino a 375.000 AED (circa Euro 90.000)
  • un’aliquota del 9% per il reddito imponibile superiore a 375.000 AED.

Inoltre l’imposta sulle società non si applica a:

  • lo stipendio o il reddito guadagnato attraverso il lavoro personale (la persona fisica sarà però soggetto all’imposta sulle società se il suo reddito deriva da attività intraprese sotto una licenza o un permesso freelance;
  • Investimenti in beni immobili da parte di individui a titolo personale, a condizione che l’individuo non sia tenuto ad ottenere una licenza commerciale o un permesso per svolgere tale attività negli EAU;
  • Dividendi, plusvalenze e altri redditi derivanti dal possesso di azioni o altri titoli a titolo personale;
  • Interessi e altri redditi guadagnati da una persona fisica da depositi bancari o piani di risparmio.

Le Autorità, poi, hanno anche dichiarato che i seguenti importi saranno esenti dall’imposta sulle società:

  • i dividendi e le plusvalenze maturate da un’impresa degli EAU da “partecipazioni qualificate” (cioè, proprietà in una società degli EAU o straniera che soddisfa determinate condizioni da specificare ai sensi della CT Law)
  • transazioni e riorganizzazioni intra-gruppo qualificanti che soddisfano determinate condizioni e requisiti da stabilire ai sensi della CT Law.

È, quindi, evidente come la tassazione risulti ad oggi assolutamente di favore, incrementando nuovi investimenti esteri nel Paese, da parte di imprenditori che Costituiscono una Società a Dubai per approfittare delle limitatissime imposte previste dalla tassazione emiratina”.

Corporate Tax a Dubai: Una Scelta Strategica

Dubai ha deciso di introdurre la Corporate Tax come parte del suo impegno per ampliare le fonti di reddito e creare una base fiscale più solida.

Sebbene in passato fosse conosciuta per le sue politiche di esenzione fiscale, questa nuova tassa mira a garantire una distribuzione equa del carico fiscale tra le imprese e promuovere una maggiore sostenibilità fiscale.

Continua, infatti, Pescara dicendo che: “contrariamente alle preoccupazioni iniziali, la Corporate Tax ha avuto un effetto positivo sull'ecosistema imprenditoriale di Dubai, eliminando la presenza dei sedicenti esperti nel panorama professionale emiratino, promuovendo una selezione naturale degli imprenditori più autentici e capaci che rimangono nell'emirato.

I principali soggetti che sembrano temere questa tassa sono i cosiddetti "fuffaguru", ovvero imprenditori che promettono risultati straordinari senza le competenze necessarie per sostenerli.

La tassa ha anche colpito gli "imprenditori" digitali che vivono al di sopra delle proprie possibilità e coloro che gestiscono attività poco trasparenti e farlocche.

Infatti, l'introduzione della Corporate Tax ha imposto agli imprenditori di dimostrare la solidità finanziaria e la capacità di generare profitti sostenibili, promuovendo così la qualità delle imprese presenti sul mercato”.

Questa selezione naturale, pertanto, favorisce la fiducia degli investitori e può portare a una crescita economica a lungo termine.

Per coloro che sono interessati a regolarizzare la propria posizione fiscale in seguito all'introduzione della Corporate Tax, è importante prestare attenzione ai principi tributari complessi che sono stati introdotti.

In particolare, per chi gestisce attività offshore o hanno legami con Paesi ad alta tassazione, è consigliabile ottenere supporto professionale per garantire la conformità fiscale e evitare controlli e sanzioni indesiderate.

Se si abbisogna di assistenza nella gestione della propria situazione fiscale a Dubai, lo Studio della Daniele Pescara Consultancy offre servizi completi di consulenza fiscale e legale per garantire una transizione senza intoppi verso la conformità fiscale.

Grazie al team interno composto da 24 professionisti esperti dell’asse Italia-Dubai, che vanta avvocati, commercialisti e fiscalisti internazionali, lo Studio di Pescara affianca i più avveduti imprenditori italiani, e non solo, nel gestire la propria situazione fiscale negli UAE, in piena conformità alla normativa vigente in materia.

Per maggiori informazioni, prenota la tua consulenza.

Richy Garino

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