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Attualità | 12 dicembre 2024, 08:54

Presenza del lupo in Val Bormida: segnalati dai 5 ai 7 esemplari a Calizzano

Gli avvistamenti si susseguono ormai in tutta la valle, ma è fondamentale chiarire un aspetto: il lupo non rappresenta un pericolo diretto per l’uomo

Presenza del lupo in Val Bormida: segnalati dai 5 ai 7 esemplari a Calizzano

Negli ultimi anni, la presenza del lupo in Val Bormida si è consolidata come una realtà ormai affermata, confermata da numerosi avvistamenti in tutta la zona. Recentemente, a Calizzano, nelle località di Mereta e Gaviano, sono stati segnalati branchi composti da sette a cinque esemplari. Queste notizie, spesso accolte con preoccupazione dai cittadini, richiedono tuttavia di essere analizzate con una visione più ampia e consapevole.

È fondamentale chiarire un aspetto: il lupo non rappresenta un pericolo diretto per l’uomo. Questo animale, per sua natura, è schivo e tende a evitare il contatto umano. Gli episodi in cui aggredisce una persona sono estremamente rari e solitamente legati a circostanze particolari, come situazioni di forte stress o quando si sente minacciato.

Il timore del lupo affonda le sue radici in miti e leggende, ma i dati scientifici raccontano una storia diversa. E' un predatore che agisce principalmente per istinto, prediligendo le sue prede naturali, come cinghiali, caprioli e altri ungulati. Questi animali costituiscono la base della sua dieta e svolgono un ruolo cruciale per il mantenimento dell'equilibrio naturale.

La sua presenza nelle nostre valli porta con sé benefici ecologici significativi. Come regolatore ambientale, contribuisce a controllare le popolazioni di ungulati, spesso in sovrannumero, prevenendo i danni che tali animali possono causare alle coltivazioni e favorendo la rigenerazione del sottobosco. Inoltre, tendono a cacciare gli esemplari più anziani o malati, garantendo il rafforzamento delle popolazioni di prede e migliorando la biodiversità.

L'espansione del lupo, agevolata da politiche di protezione europee e dal ritorno di aree selvatiche, ha inevitabilmente aumentato i contatti con le comunità umane. Sebbene il lupo non rappresenti una minaccia diretta, la sua vicinanza richiede alcune attenzioni per prevenire conflitti con le attività antropiche, in particolare con gli allevamenti.

È necessario adottare comportamenti responsabili, come: evitare di lasciare rifiuti organici all’esterno delle abitazioni, che potrebbero attirare i lupi; proteggere gli animali domestici e da allevamento, specialmente durante le ore notturne, utilizzando recinzioni idonee o cani da guardiania; segnalare tempestivamente alle autorità eventuali avvistamenti per monitorare meglio la presenza dei branchi.

Il lupo è passato da una condizione di quasi estinzione negli anni ’70 a una popolazione stabile e in crescita, grazie a interventi mirati di tutela. Oggi, però, si impone la necessità di una gestione equilibrata che tenga conto delle esigenze sia della fauna selvatica sia delle comunità locali.

Azioni come l’adozione di sistemi di protezione per gli allevamenti, il rimborso dei danni subiti e una corretta informazione sulle abitudini dei lupi possono contribuire a creare una convivenza armoniosa tra uomo e natura.

Comprendere il suo ruolo nell'ecosistema è fondamentale per superare timori infondati e valorizzare la sua presenza nelle nostre terre. Conoscere il lupo significa rispettarlo e imparare a convivere con lui, garantendo un futuro in cui l’uomo e la natura possano prosperare insieme.

Graziano De Valle

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