"La continua fuga di personale dall’ASL 2 e la difficoltà nel reperire nuovi infermieri e operatori sanitari sono la conseguenza di anni di sotto finanziamento del sistema sanitario pubblico, aggravato da scelte politiche inadeguate" Così Azione" interviene sulle difficoltà dell'azienda sanitaria a trovare personale. La carenza di organico, dovuta a pensionamenti e dimissioni volontarie, è ormai strutturale e si somma alla crescente disaffezione dei giovani verso le professioni sanitarie.
"Sempre più spesso, nei concorsi pubblici, si presentano meno candidati rispetto ai posti disponibili", sottolinea Maurizio Gualdi, componente del Gruppo Sanità Azione Savona, aggiungendo che "questo fenomeno è il risultato di condizioni di lavoro sempre meno attrattive, tra stipendi inadeguati, carichi di lavoro insostenibili e prospettive di crescita professionale assenti. L’eccessivo stress lavoro-correlato porta a un aumento dei casi di burnout, spingendo molti operatori a lasciare il servizio pubblico per strutture private o altre regioni".
Massimiliano Carpano, Segretario di Azione per la provincia savonese, evidenzia che "un altro fattore critico è l’assenza di politiche efficaci per incentivare i giovani professionisti a stabilirsi nel nostro territorio. La carenza di alloggi a prezzi accessibili e la mancata valorizzazione del Campus Universitario di Savona rendono ancora più difficile attrarre nuovi infermieri e tecnici sanitari. Occorre ampliare l’offerta formativa e attivare incentivi per l’allocazione degli studenti e dei neoassunti".
Azione chiede alla Regione di intervenire con misure concrete: migliorare le condizioni contrattuali ed economiche, potenziare la formazione sanitaria, incentivare la residenzialità per chi sceglie di lavorare in Liguria e accelerare le procedure concorsuali, garantendo lo scorrimento integrale delle graduatorie. Non basta limitarsi a bandire concorsi se poi le condizioni restano inadeguate e i professionisti preferiscono altre opportunità.
"L’allarme lanciato dai sindacati è chiaro e non può più essere ignorato- conclude Azione - Senza un cambio di rotta immediato, la sanità pubblica ligure rischia un’implosione irreversibile, con un impatto devastante sulla qualità e la continuità delle cure. È tempo di passare dalle parole ai fatti, per garantire ai cittadini un servizio sanitario efficiente e sostenibile".