L'articolo 25, comma 3, del Codice della Strada (c.d.s.) stabilisce che i contenitori per la raccolta dei rifiuti, anche differenziati, devono essere collocati fuori dalla carreggiata, in modo da non arrecare pericolo o intralcio alla circolazione.
Ciò significa che i mastelli della spazzatura del "porta a porta" non possono essere posizionati sulla strada o sui marciapiedi che non siano adeguatamente larghi.
L’amministrazione odierna ci obbliga a fare esattamente il contrario, anzi sostiene che è la SAS-S a volerlo.
A chi devo dare retta io, cittadino, visto che la legge non ammette ignoranza?
In mezzo a tante diatribe, mi chiedo — faccio un appunto all’avvocato Pasquali — come mai a nessuno sia venuto in mente questo problema.
Neppure i Vigili Urbani, che saranno chiamati a sanzionare, ad esempio, quando ci saranno mastelli per strada lontani dalle abitazioni a causa di vento o pioggia forte, si sono permessi di esprimere un sacrosanto parere.
Non bisogna essere avvocati per capire che il "porta a porta" a Savona presenta al suo interno anomalie estremamente importanti, non da ultima — e altrettanto grave — la disparità di trattamento tra cittadini.
Il Sindaco sostiene che, se non si fa quello che è stato stabilito nella gara d’appalto, il tutto decade.
A norma di legge, mi sembra che ciò che si sta preparando ponga le basi perché questo avvenga… ma con il "botto".
Alberto Fortini