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Politica | 19 giugno 2025, 19:35

Albenga, Podio: “Fogne promiscue e reti vecchie. Controllare subito la qualità dell’acqua”

Il consigliere albenganese: “Il fiume Centa potrebbe aver avuto un ruolo nel recente episodio di inquinamento: il sindaco deve attivarsi immediatamente per capire cosa è successo”

Albenga, Podio: “Fogne promiscue e reti vecchie. Controllare subito la qualità dell’acqua”

“Riconosciamo il buon lavoro che Sca sta portando avanti nella manutenzione delle condotte fognarie, ma è evidente che in alcuni casi la rete è troppo vecchia e presenta criticità importanti, soprattutto nei collegamenti e nel convogliamento dei liquami. Uno dei problemi principali è la promiscuità dei collegamenti tra acque bianche e acque nere, che in diverse zone della città continuano a incrociarsi. Questo non può che causare inquinamento”.

Lo afferma il consigliere comunale albenganese Nicola Podio, in seguito al rilevamento da parte di Arpal di una concentrazione di batteri superiore ai limiti consentiti dalla normativa vigente, per cui è stata emessa ordinanza di divieto di balneazione in un tratto di mare ingauno.

“Serve un censimento dettagliato – dice -, casa per casa, edificio per edificio, degli scarichi fognari: sappiamo che non si può fare in pochi mesi, ma va impostato da subito, per mettere mano agli impianti più datati, costruiti in periodi con normative e sensibilità diverse. Il fiume Centa potrebbe aver avuto un ruolo nel recente episodio di inquinamento: chiediamo al sindaco di attivarsi immediatamente per capire cosa è successo”.

“Se lo sversamento arriva da altri comuni o da attività esterne al nostro territorio, non basta dire ‘non è colpa nostra’: serve confrontarsi con i sindaci vicini e agire – prosegue -. In questo contesto, esprimiamo anche forte preoccupazione per i pozzi di Negiaire, che pescano dal subalveo del Centa: se lo sversamento è stato così grande da inquinare una parte importante della costa, è necessario verificare con urgenza che l’acqua erogata sia sicura e non a rischio per la salute pubblica. Non possiamo illuderci che il collettamento a Borghetto sia la soluzione di tutti i problemi: quello serve per i reflui che già passano dagli impianti, ma non risolve i malfunzionamenti locali, i collegamenti sbagliati, gli scarichi abusivi o fuori norma”, conclude Podio.

Redazione

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