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Attualità | 11 luglio 2025, 16:50

Tpl Linea, l'rsu contro l'azienda: "Diventato un luogo dove si respira un pessimo clima in ogni settore"

Confermato lo sciopero di 24 ore di domenica 13 luglio: "Nessuno degli interlocutori tra azienda, enti proprietari e Prefetto ha voluto ascoltare le nostre motivazioni"

Tpl Linea, l'rsu contro l'azienda: "Diventato un luogo dove si respira un pessimo clima in ogni settore"

"A quasi una settimana dall'articolo dove i vertici di TPL Linea descrivevano l'azienda come un gioiello della riviera, efficiente, in espansione, quasi una famiglia dove il personale si sente a casa, ci sentiamo in dovere come RSU di dire la nostra ma soprattutto spiegare all'utenza i motivi che ci hanno spinto a fermarci domenica 13 luglio con uno sciopero di 24 ore".

A dirlo la rappresentanza unitaria dei lavoratori di Tpl Linea. Che punta il dito contro l'azienda: "Partendo dal primo punto che riguarda i mezzi che ormai tutti conoscono come fatiscenti e con grosse carenze strutturali, si parla dell’arrivo di 100 mezzi (cifra che fa già sorridere visto che di solito 100 pullman arrivano in 10 anni), ma quando e soprattutto con quali soldi verranno acquistati? A noi sinceramente sembra il solito proclama, abbiamo chiesto il calendario con le date di arrivo e ovviamente non ci è ancora arrivato niente".

"Si parla della creazione di due nuovi depositi sicuramente utilissimi - continuano dall'rsu - ma dove, quando, è stato considerato che se la nostra azienda ha l'obiettivo green ci vogliono più colonnine di ricarica, che gli autobus alimentati a GNL dovranno essere riforniti, che se saranno ubicati all'interno ci vorranno più tempi per i trasferimenti con ovviamente l'aumento dei km in fuori servizio e per concludere con quali soldi?".

"La realtà invece racconta di un'azienda con una forte carenza di personale viaggiante che si è visto negare le ferie prenotate da mesi ed al quale quotidianamente viene chiesto di svolgere lavoro straordinario senza considerare che una mansione così delicata per essere svolta nel migliore dei modi ha bisogno e diritto di tempi di recupero giusto, ma soprattutto ormai è diventato un luogo dove si respira un pessimo clima in ogni settore - proseguono - Non possiamo dimenticarci il nuovo Piano Industriale che regolamenterà la nostra vita per 10 anni, dove sono previsti tagli al servizio, agli organici, esternalizzazioni di pezzi dell'azienda, e chiederci:ma dov'erano gli Enti Proprietari quando l'hanno firmato all'unanimità, a qualcuno di loro interessa il futuro dei lavoratori, dell'utenza, della Provincia?".

"Per concludere vogliamo esprimere una nota di amarezza perché noi abbiamo provato ad evitare questo sciopero ma nessuno degli interlocutori, azienda, enti proprietari, Prefetto ha voluto ascoltare le nostre motivazioni ed a questo punto non possiamo che andare avanti con la certezza che per la garanzia del nostro futuro non ci fermeremo, quindi la situazione non potrà che peggiorare" chiosano dall'rsu di Tpl Linea.

Luciano Parodi

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