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Attualità | 18 luglio 2025, 15:29

Sciopero Lidl, adesione media all'80%: al centro della discussione la proposta dell'azienda in sede di rinnovo contrattuale collettivo

I sindacati chiedono "risposte adeguate su risorse e condizioni per i lavoratori". Dall'azienda, il presidente Silvestri: "Proposta costruita col criterio della sostenibilità economica di lungo periodo"

Sciopero Lidl, adesione media all'80%: al centro della discussione la proposta dell'azienda in sede di rinnovo contrattuale collettivo

Adesione massiccia, in media dell’80% ma con picchi della totalità dei dipendenti, per lo sciopero da parte dei dipendenti di Lidl Italia, con decine di punti vendita chiusi su tutto il territorio nazionale e importanti disagi nei magazzini di distribuzione.

Le trattative tra sindacati e Lidl si sono infatti nuovamente interrotte a causa di una proposta giudicata inadeguata dall’azienda, sia dal punto di vista salariale che delle condizioni di lavoro, a fronte dei fatturati dell'azienda. Ricavi che, secondo i sindacati, sono raddoppiati dal 2020 al 2024, passando da 711 milioni a 1,5 miliardi di euro.

Periodo nel quale il costo del lavoro è calato in rapporto al fatturato, mentre la produttività per dipendente è aumentata. Per questo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs denunciano carichi e turni insostenibili per i 23.000 lavoratori, a fronte di un’offerta di soli 360 euro in tre anni, in parte sotto forma di buoni da spendere esclusivamente nei punti vendita Lidl.

In questo contesto ecco spiegata la mobilitazione: “Dopo oltre due anni di trattativa e i vari tentativi fatti, tutti insufficienti, la dirigenza di Lidl ora deve tornare al tavolo fornendo risposte adeguate, che ridistribuiscano maggiori risorse alle lavoratrici e ai lavoratori, che migliorino l’organizzazione del lavoro e le condizioni di salute e sicurezza. Per le segreterie nazionali resta aperta la disponibilità al dialogo, ma nessun passo indietro verrà fatto sulle richieste che arrivano da chi lavora”.

“I redditi sono scarsi e c'è una forte difficoltà a gestire i tempi di vita e lavoro da parte di molti - dichiarano congiuntamente le tre sigle -. Per le lavoratrici e i lavoratori è pressoché impensabile organizzare e gestire la propria vita. I turni spesso vengono comunicati con pochissimo anticipo e questo, soprattutto ai part-time, non lascia neanche spazio a un secondo lavoro: sono costretti a una flessibilità inaccettabile”.

Rivendicazioni sulle quali ha voluto dare il proprio punto di vista il presidente di Lidl Italia, Massimiliano Silvestri, che si è definito “convinto della validità della nostra proposta, costruita in base al fondamentale criterio della sostenibilità economica di lungo periodo” con l'auspicio “che le organizzazioni sindacali ne comprendano a fondo il valore”.

“Da sempre - afferma - ci impegniamo per garantire condizioni economiche di miglior favore a tutte le nostre collaboratrici e i nostri collaboratori e, già a partire dal 2009, Lidl Italia è l’unica realtà del settore discount (e una delle poche nella GDO italiana) ad essersi dotata volontariamente di un Contratto Integrativo Aziendale”.

“In occasione delle trattative per il rinnovo, ancora una volta, abbiamo confermato il nostro impegno proponendo un pacchetto di misure significativamente migliorativo per uno sforzo economico complessivo pari a 20 milioni di euro aggiuntivi, corrispondente ad un aumento superiore al 50% rispetto al contratto in essere - prosegue Silvestri - Parte dell’attenzione costantemente dedicata ai dipendenti, si evince anche dal fatto che Lidl Italia retribuisce il lavoro al minuto e prevede importi di superminimo in busta paga superiori a quelli del settore, oltre a riconoscere una maggiorazione domenicale del 135%, rispetto a quella prevista dal CCNL che è pari al 30%”.

“In aggiunta, parallelamente alla proposta economica, ci siamo impegnati per proseguire sulla strada già intrapresa di istituire le 25 ore settimanali come monte ore minimo contrattuale, rispetto alle 18/20 ore previste dal CCNL di settore; prevedere il passaggio da 5° a 4° livello per i collaboratori impiegati nei centri logistici ed, infine, introdurre la sperimentazione per migliorare la pianificazione degli orari settimanali e delle domeniche” conclude il presidente di Lidl Italia.

 

Redazione

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