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Attualità | 03 agosto 2025, 11:14

Peste suina, l’ordinanza impedisce i soccorsi: "Cucciolo di cinghiale muore senza aiuto"

Le associazioni animaliste chiedono la revisione urgente del provvedimento: "Consentire il soccorso veterinario e vietare abbattimenti senza anestesia"

Peste suina, l’ordinanza impedisce i soccorsi: "Cucciolo di cinghiale muore senza aiuto"

"Non è accettabile che la prevenzione sanitaria si traduca in condanne sommarie", dichiarano il Partito Animalista Italiano (PAI) e l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA), intervenuti a seguito della morte di un cucciolo di cinghiale, avvenuta nei boschi dell'entroterra savonese, senza che fosse possibile prestargli alcun soccorso.

"L’attuale ordinanza nazionale firmata dal Commissario Straordinario alla PSA, dott. Giovanni Filippini, impedisce qualsiasi tentativo di salvataggio anche in presenza di animali feriti o malati che non mostrano sintomi riconducibili alla Peste Suina Africana", denunciano le due organizzazioni. Il testo, emanato il 15 luglio, obbliga chiunque si trovi davanti a un suino selvatico morto o moribondo a limitarsi alla segnalazione alle autorità, vietando ogni intervento diretto, anche a scopo di cura.

"Questo significa che, invece di valutare le condizioni dell’animale e tentare un soccorso veterinario, si procede all’abbattimento sul posto, senza diagnosi, senza compassione, senza anestesia. È un’esecuzione a sangue freddo", accusano PAI e OSA.

Le due sigle chiedono quindi al Commissario Filippini una revisione urgente dell’ordinanza, affinché: "Sia immediatamente consentito il soccorso veterinario per tutti gli esemplari che non presentano sintomi compatibili con la PSA. Venga vietata ogni forma di abbattimento non preceduta da anestesia, almeno nei casi in cui si decida di sopprimere l’animale".

"Non si può continuare a ignorare il principio di tutela del benessere animale in nome di un approccio emergenziale che, così com’è strutturato, risulta crudele e privo di proporzione", concludono PAI e OSA.

Redazione

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