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Politica | 10 settembre 2025, 10:47

Caso Malpasso, Simonetti: "L'accesso al litorale va garantito; danneggiata l’immagine turistica"

La consigliera di "Scelgo Finale" a Servizi di Riviera: "Errore nel merito e nelle conseguenze: lo status della spiaggia non permette deroghe alla legge dello Stato"

Caso Malpasso, Simonetti: "L'accesso al litorale va garantito; danneggiata l’immagine turistica"

"La spiaggia del Malpasso dev'essere amministrata nel rispetto delle leggi vigenti" e quanto successo nell'ultimo fine settimana ha evidenziato un errore "nel merito, perché ha violato la legge italiana, e nelle conseguenze, perché ha danneggiato l’immagine turistica di Finale Ligure".

E' la consigliera comunale del gruppo "Scelgo Finale", Simona Simonetti, a intervenire così, con una nota, sulla vicenda che ha coinvolto il consigliere cerialese Marcello Stefanì, a cui era stato inizialmente vietato l’accesso al mare dal varco della spiaggia libera attrezzata del Malpasso, e il gestore del litorale tra Varigotti e Noli, la Servizi di Riviera.

Un caso che, secondo l'esponente di minoranza, tocca temi ben più profondi del singolo episodio, tra rispetto delle norme e di gestione del demanio marittimo. Ma anche di immagine.

L'analisi dell'accaduto parte dal concetto di come le spiagge non siano solo "risorsa scarsa, preziosa e di tutti noi",  ma anche ricchezza del territorio, "bene comune che garantisce l’appetibilità turistica delle nostre città". E' quindi l’economia turistica, "legata alla bellezza delle spiagge e del mare, che rende ricchi i paesi costieri" generando "lavoro per molti abitanti e introiti attraverso le tasse per i comuni come l’Irpef comunale, la tassa sul suolo pubblico e l’Imu delle seconde case"

La consigliera ricorda quindi la genesi dell'attuale gestione della spiaggia varigottese, che "considerata una delle più belle d’Italia, dev'essere amministrata nel rispetto delle leggi vigenti". In particolare cita la legge 27 del dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007) articolo 251 lettera e) che sancisce il diritto all’acceso ai fini della balneazione. 

"Lo status di spiaggia controllata del Malpasso (istituita negli anni '90 per gravi problemi di ordine pubblico) - ricorda Simonetti - non permette di derogare da una legge dello stato italiano. La SeRi ha il dovere di rispettarla. Un dovere anche morale, visto che è una società a intero capitale pubblico e che pertanto deve essere analoga ad un ufficio pubblico"

Critiche anche alle dichiarazioni della presidente di Servizi di Riviera, Sara Badano, che a margine dell'episodio dello scorso fine settimana, aveva difeso il modello della spiaggia libera organizzata: "La presidente di SeRi non può dare lezioni sui diritti ed i doveri. Se l’utilizzatore della spiaggia è stato maleducato è un problema individuale che riguarda unicamente la persona; se la società partecipata del Comune di Finale Ligure non applica le leggi vigenti è un problema politico molto serio. Gli azionisti di questa società sono gli abitanti di Finale Ligure"

"La vicenda del Malpasso è sbagliata nel merito perché violato la legge italiana e nelle conseguenze perché ha danneggiato l’immagine turistica di Finale Ligure" aggiunge quindi la consigliera di "Scelgo Finale". 

Per Simonetti, la tutela del libero accesso al mare è anche una questione di immagine turistica: "Le spiagge sono di tutti noi e sono il vero motivo del grande afflusso turistico. Gli alberghi del nostro territorio non 'vendono' solo le loro camere ma anche il luogo dove sono posizionate e la possibilità di accesso al mare. Rispettare le leggi che consentono l’accesso al mare e quelle non scritte dell’accoglienza consolida il turismo e garantisce i diritti a tutti gli abitanti".

Redazione

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