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Attualità | 29 settembre 2025, 10:06

Loano, la denuncia degli abitanti di Borgata Rivaro: "Questa comunità non è invisibile"

I residenti della frazione di Verzi chiamano in causa il Comune. Il sindaco Lettieri: "Consapevoli delle difficoltà dei residenti"

Loano, la denuncia degli abitanti di Borgata Rivaro: "Questa comunità non è invisibile"

A Loano, nella frazione di Verzi, la comunità della Borgata Rivaro – più di venti residenti stabili distribuiti in dieci abitazioni – denuncia con forza quello che definisce "un grave abbandono istituzionale". Secondo gli abitanti, infatti, il Comune avrebbe da anni disatteso i propri doveri, lasciando la borgata priva dei servizi pubblici più elementari e ignorando una situazione che viene definita di "discriminazione evidente".

Il primo nodo riguarda l’accessibilità: "La via sterrata che ci collega al resto del territorio è precaria, soggetta a erosioni, frane e distrutta a ogni pioggia intensa", affermano i residenti, che segnalano nessuna asfaltatura, nessun intervento di manutenzione, nessuna procedura di esproprio sono mai stati realizzati. La strada, costruita originariamente per esigenze industriali durante l’apertura di una cava, è rimasta per decenni in un "limbo giuridico", con tratti ancora oggi di proprietà privata.

L’assenza di infrastrutture si riflette su tutta la vita quotidiana dei residenti che lamentano la mancanza di un servizio di raccolta rifiuti porta a porta, quella totale del servizio postale, ma anche l'assenza di allacci alla rete del gas e di connessioni Internet. Persino la linea telefonica fissa è sostenuta da pali improvvisati, "tenuta in piedi da canne artigianali", senza alcun intervento tecnico anche in caso di emergenza. Denunciati, inoltre, il "mancato sfalcio dell’erba e dei rovi lungo tutta la strada di accesso" l'illuminazione pubblica "assente per lunghi tratti, con conseguente pericolo per chi percorre la strada a piedi: tratti completamente bui in cui qualunque malintenzionato potrebbe agire senza essere notato".

Il culmine della crisi è arrivato nell’ottobre 2024, quando le forti piogge hanno distrutto l’unica via di accesso: "Siamo rimasti isolati e abbiamo dovuto percorrere a piedi un vecchio sentiero degli anni ’50", raccontano gli abitanti. Nessun intervento tempestivo è stato predisposto dal Comune. Solo in un secondo momento è stato inviato un camion per ripristinare la strada. Ma quello che avrebbe dovuto essere un rimedio si è trasformato in un nuovo motivo di allarme: "Il materiale non era terra battuta, ma una miscela di scarti edilizi e rifiuti – piastrelle rotte, marmo, ceramiche, vetro, mattoni, fili elettrici, pezzi metallici e chiodi".

Per i residenti non ci sono dubbi: "Si tratta di rifiuti speciali non bonificati, scaricati sul suolo naturale senza alcuna autorizzazione ambientale o tecnica". Se confermata, la vicenda configurerebbe reati ambientali penalmente perseguibili e un possibile danno erariale, perché l’intervento pubblico non solo è stato approssimativo e privo di sicurezza, ma anche "potenzialmente pericoloso per la salute".

"Perché il Comune non ha mai proceduto all’esproprio e alla regolarizzazione della strada, nonostante decenni di uso pubblico? Perché i cittadini di Borgata Rivaro sono esclusi sistematicamente da ogni servizio pubblico essenziale, a differenza delle borgate vicine? Chi ha autorizzato, o ignorato, lo sversamento di materiale pericoloso su un suolo non protetto? Perché nessun ufficio tecnico, ambientale o sanitario è stato coinvolto?", sono gli interrogativi posti dalla borgata.

Le richieste avanzate dagli abitanti sono nette: la regolarizzazione immediata della strada con asfaltatura e messa in sicurezza, un’indagine urgente da parte di ARPA, Carabinieri Forestali e Procura, il ripristino dei servizi pubblici minimi e l’apertura di un tavolo tecnico con Comune e Regione. "Questa comunità non è invisibile", ribadiscono i residenti. E ancora: "Borgata Rivaro non è una zona di vacanza. È un nucleo abitativo, vivo, operoso e dignitoso. Ma la dignità non può più sostituire i diritti fondamentali".

"L’amministrazione comunale è pienamente consapevole delle difficoltà dei circa venti residenti di Cà Rivaro e segue con attenzione la situazione della viabilità della borgata - ha spiegato il sindaco Luca Lettieri, intervenuto sul tema - A seguito degli eventi meteorologici che avevano reso difficoltoso il transito, a novembre 2024 siamo intervenuti in somma urgenza con una ditta esterna per garantire nuovamente il passaggio, mediante la stesura di stabilizzato macinato conforme alle norme. Successivamente, a fronte di segnalazioni, anche le autorità competenti hanno effettuato verifiche e hanno appurato che non sussistevano problematiche nell’utilizzo di quel materiale".

"Resta ferma l’attenzione dell’amministrazione: siamo consapevoli che la borgata richiede interventi di manutenzione straordinaria più ampi e, compatibilmente con le risorse disponibili e la programmazione delle opere pubbliche, valuteremo le soluzioni tecniche più idonee e sostenibili per dare risposte ai residenti", ha concluso il primo cittadino.

Di diverso tenore il commento del gruppo di minoranza Nuova Grande Loano: "Questa volta la protesta parte direttamente dai cittadini! Lo stato di degrado che vivono ogni giorno è sotto gli occhi di tutti… eppure, le risposte del sindaco sono ancora una volta imbarazzanti. Ma la domanda resta sempre la stessa: con avanzi di bilancio ogni anno così cospicui, perché non si avviano lavori di riqualificazione anche per quelle zone che ormai tutti definiscono 'di serie B'? Perché si sa: a Loano ci sono quartieri di serie A… e poi ci sono quelli che devono 'aspettare il turno'".

Roberto Vassallo

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