Il ripascimento lo scorso 10 settembre alla spiaggia della "Baia del corvo" in Lungomare Europa in discussione nel consiglio comunale di ieri sera a Varazze.
La consigliere di minoranza di "Varazze Domani" ha presentato un'interrogazione sul tema puntando il dito sul fatto che l'intervento dovesse essere effettuato prima della stagione estiva.
"In base a quali ragioni tecnico-ambientali e anche di opportunità economica si è scelto di procedere ad un ripascimento al di fuori della stagione tradizionale che è quella preventiva a quella estiva, quando erano probabili e possibili delle mareggiate o un moto ondoso sostenuto che va a rimuovere la sabbia?" ha detto la consigliere di Varazze Domani Paola Busso richiedendo anche le motivazioni, le tempistiche, il quantitativo di materiale utilizzato e la cifra stanziata.
"Questo ripascimento è finanziato dalla Regione, ovvero tramite la ripartizione del'addizionale regionale pagato dai concessionari degli stabilimenti balneari che viene ridistribuito dalla Regione Liguria proporzionalmente alla metratura lineare di ogni comune - spiega il vicesindaco e assessore al demanio Filippo Piacentini - l'anno scorso non siamo rusciti ad utilizzare queste somme per diverse problematiche emerse nel settore Demanio. La volontà della giunta è stata quella di sommare le risorse dello scorso anno con quelle di quest'anno . Abbiamo deciso di indirizzare tutte le risorse quindi su Baia del Corvo che sappiamo benissimo che necesssitava di un ripascimento importante e solo unendo le due risorse avremo potuto dare una prima risposta. Non nego che questo ripascimento dovesse avvenire all'inizio della stagione turistica ma non è stato un intervento che ci ha fatto perdere risorse".
"Ci sono studi che attestano che i ripascimenti in alcuni casi sono migliori nel periodo autunnale ovviamente non devono essere simili a quelli effettuati nel periodo estivo. Devono riuscire ad avere un quantitativo abbastanza importante e una granulometria tale che si possa sedimentare, andare ad 'intasare' e creare uno 'zoccolo' in modo da poter effettuare un altro ripascimento nella prossima primavera che dia una risposta non solo in termini di resilienza del tracciato ma anche in termini turistici andando a ricreare quella spiaggetta. Con un ripascimento in questo periodo non si buttano via dei soldi ma è indicato dalla normativa regionale. Sono stati sversati 1000 metri cubi e investiti 82mila euro (40 e 42mila finanziamenti ricevuti dalla Regione nel 2024 e 2025. ndr)" prosegue Piacentini.
L'obiettivo del Comune è di dar vita ad una soluzione più strutturale per la progettazione di una diga soffolta che sarebbero previste nella zona dei “Tre Pontini” per proteggere a mare la struttura.














