Un sistema di raccolta che presenta numerose pecche e risulta disparitario tra le varie zone della città: la pulizia di bidoni e mastelli, i sacchi della plastica lasciati in balia di topi e gabbiani, ma anche ostacolo sui marciapiedi per i non vedenti; mastelli scomodi per persone anziane e con disabilità; conferimento problematico e problemi generali di decoro e di pulizia delle strade.
È un vero e proprio cahier de doléances, come previsto, quello illustrato dalla maggior parte delle associazioni di cittadini – indicate dalla minoranza – che, nel consiglio comunale di oggi, 9 ottobre, hanno parlato della raccolta porta a porta. Un consiglio preceduto da annunci e comunicati stampa dei consiglieri di maggioranza sui risultati finora raggiunti, con il 70% di raccolta differenziata ottenuto in soli tre mesi, e dall’annuncio, solo pochi giorni fa, di un “tavolo per i rifiuti” da parte dell’amministrazione.
Ma ci sono state anche le proposte delle associazioni convocate dalla maggioranza, che hanno invitato a un maggior coinvolgimento dei cittadini e sottolineato l’impatto positivo che la differenziata avrà – ma non prima del 2027 – sulla Tari. Tra le ipotesi, la riduzione dei passaggi di raccolta per diminuire la presenza dei mastelli in strada e l’incentivazione del compostaggio domestico.
Un consiglio a cui ha partecipato numerosa la cittadinanza, con persone in piedi e anche fuori dalla sala consiliare, non senza polemiche: una signora è stata accompagnata gentilmente fuori dalla polizia municipale per aver dato in escandescenze durante un intervento.
L’attacco a Sea-S arriva subito da Livio Di Tullio (Federconsumatori), che ha criticato un sistema di raccolta rifiuti avviato “in modalità maldestra e imperativa, senza coinvolgere la cittadinanza in un processo partecipativo, e si è pure guardata bene dall’avviare tavoli di confronto con le associazioni del territorio come la nostra, con personale e mezzi insufficienti. Tuttavia siamo convinti che la modalità del porta a porta sia l’unica in grado di assicurare alla nostra città una nuova gestione dei rifiuti e un necessario passo in avanti per l’ambiente.”
Per “recuperare il disastro”, Federconsumatori propone l’istituzione di un tavolo permanente e partecipativo.
Nell’organizzare il sistema di raccolta, Sea-S si è dimenticata di chi ha disabilità visive – come denunciato da Uici – e di persone disabili o anziane. Per loro i sacchi della plastica lasciati sui marciapiedi rappresentano un intralcio, così come i bidoni condominiali privi di codici identificativi per non vedenti.
“La nostra proposta – ha spiegato Andrea Bazzano di Uici – è di mettere cassoni che contengano la plastica. Il secondo problema riguarda i bidoni condominiali, per i quali chiediamo un sistema di riconoscimento dei vari rifiuti, tattile o in braille. Poi il solito problema: ci sono meno spazzini sui marciapiedi e abbiamo marciapiedi sporchi, pieni di deiezioni canine. Chiediamo più controlli e repressione, e di ripristinare la pulizia.”
È un rapporto difficile con Sea-S quello denunciato da Anaci (Associazione degli amministratori di condominio), insieme alle tante criticità per disabili e anziani segnalate da Franco Pomerano. “Da Sea-S – ha detto Pomerano – solo risposte di routine e nessun riscontro dal Comune. Sindaco e amministratori chiedano scusa.”
“Dobbiamo portare al centro il motivo per cui facciamo la raccolta differenziata – e sto parlando di economia circolare – ha detto il rappresentante di Legambiente. Le criticità sono superabili. Il tema è culturale.”
“Cittadini lasciati soli e senza ascolto”: è la denuncia lanciata da Alice Greta Marino dell’associazione Diritti Cultura e Sviluppo, che chiede un sistema uniforme in tutta la città. Poi la stoccata al presidente del consiglio Lirosi: “Lei è stato maleducato con noi, ci ha derisi nella riunione dei capigruppo”, e l’attacco finale: “Chiedo le dimissioni dell’intera giunta.”
Anomalo l’intervento del rappresentante della Rsu di Sea-S, che non ha detto nulla se non di rapportarsi con l’azienda per questioni relative al personale.
Sono intervenuti anche Savona Intelligente, il Comitato inquilini Arte, Uppi, il Comitato viabilità di Villapiana, un componente della Federazione italiana agenti immobiliari professionali.













