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Economia | 21 novembre 2025, 14:51

B&B e affitti brevi: il Consiglio di Stato reintroduce l'identificazione personale degli ospiti

Il ribaltamento della sentenza del Tar del Lazio ripristina l'obbligo per i gestori di verificare de visu l'identità dei clienti

B&B e affitti brevi: il Consiglio di Stato reintroduce l'identificazione personale degli ospiti

Il Consiglio di Stato ha accolto l'appello del Ministero dell'Interno, ribaltando la decisione del Tar del Lazio dello scorso maggio e ripristinando l'obbligo di riconoscimento de visu per tutti gli ospiti delle strutture ricettive, compresi B&B e appartamenti destinati alle locazioni brevi.

I giudici di Palazzo Spada hanno respinto il ricorso originario presentato da federazioni e associazioni del settore, stabilendo che i gestori devono necessariamente verificare di persona la corrispondenza tra l'ospite e il documento d'identità presentato, non essendo sufficiente un check-in da remoto.

Nella sentenza si legge chiaramente: "La trama normativa ha mantenuto saldamente costanti una serie di ancoraggi che postulano in via logicamente necessaria, l'identificazione de visu degli ospiti delle strutture ricettive".

La decisione conferma quanto stabilito dall'articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps). I gestori di strutture ricettive di qualsiasi tipologia devono quindi: verificare fisicamente che la persona alloggiata corrisponda al titolare del documento d'identità presentato; comunicare le generalità degli ospiti alla questura competente entro 24 ore dall'arrivo (o entro 6 ore per soggiorni inferiori alle 24 ore); per gli stranieri extracomunitari, controllare anche il passaporto o documento equivalente munito di fotografia.

Il Consiglio di Stato ha chiarito che "entrambi gli adempimenti presuppongono che il gestore verifichi la corrispondenza delle generalità delle persone alloggiate con quelle attestate nei documenti di identità quantomeno con riguardo alla fotografia".

La vicenda giudiziaria era nata da una circolare del 18 novembre 2024 del capo della Polizia, nella veste di direttore generale della pubblica sicurezza, inviata a prefetti e questori. Il documento aveva richiamato l'attenzione sull'intensificazione del fenomeno delle locazioni brevi su tutto il territorio nazionale e sulla necessità di prevenire rischi per l'ordine e la sicurezza pubblica, anche alla luce del contesto internazionale e dei numerosi eventi politici, culturali e religiosi in programma.

Lo scorso maggio il Tar del Lazio aveva annullato tale circolare, ritenendo legittimo il check-in da remoto. Ora, con la decisione definitiva del Consiglio di Stato, l'identificazione personale torna obbligatoria per tutti i gestori di strutture ricettive.

Redazione

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