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Politica | 29 novembre 2025, 14:15

Varazze, la minoranza all'attacco della consigliere Biggi: "Ha strumentalizzato le difficoltà fisiche del capogruppo Ghigliazza"

L'opposizione aveva richiesto una sospensione della pratica sulla T1. "Un attacco personale inaccettabile, che nulla ha a che fare con il confronto politico"

Varazze, la minoranza all'attacco della consigliere Biggi: "Ha strumentalizzato le difficoltà fisiche del capogruppo Ghigliazza"

"È grave, gravissimo, ciò che è accaduto in Consiglio Comunale giovedi sera 27 novembre 2025. La consigliera di maggioranza Michela Biggi ha ritenuto opportuno sottolineare e strumentalizzare le difficoltà fisiche – reali e note – del capogruppo di minoranza Antonio Ghigliazza arrivando a suggerire che, invece di esercitare il suo diritto alle copie cartacee dei documenti (diritto previsto dal regolamento), dovrebbe 'farsi aiutare da qualcuno al computer', come se la sua menomazione fosse un fastidio da aggirare e non una condizione da rispettare".

A comunicarlo unitariamente proprio il capogruppo di "Varazze Domani" Antonio Ghigliazza, i consiglieri Giacomo Robello, Gianantonio Cerruti, Bartolomeo "Roby" Fazio e la consigliere del gruppo misto Claudia Callandrone.

La consigliere Biggi si era espressa nel parlamentino varazzino dopo la richiesta bocciata della minoranza di rinviare l'approvazione della bozza di convenzione urbanistica della riqualificazione e il recupero urbano del distretto T1 del Puc a causa del poco tempo avuto per esaminare la pratica.

"Ho votato non a favore della sospensione della pratica perchè per l'importanza penso che non meriti di essere posticipata ancora quando in realtà non è vero che non c'è stato il tempo di approfondirla pechè i documenti non sono stati consegnati questa mattina, erano allegati agli atti dal 21 di novembre - ha dichiarato Michela Biggi - Se il consigliere Ghigliazza e io lo capisco che abbia un'oggettiva difficoltà, non riesce a consultarli nella forma che ormai l'etica e la funzione impongono a tutti, perchè in questo ente come in tutti gli enti d'Italia ormai la dematerializzazione porta a non sprecare più denari e carta per gli atti stampati, io sono sicura che ci sarà un giovane militante nele loro fila che sia ben contento di aiutarlo a interpretare gli atti dematerializzati opportunamente".

"Un attacco personale inaccettabile, che nulla ha a che fare con il confronto politico. Peggio ancora: dopo averlo offeso, la stessa consigliera ha parlato di 'diserzione' perché il capogruppo ha abbandonato l’aula, evidentemente colpito da parole fuori luogo. Una parola totalmente impropria, usata nel linguaggio militare per indicare chi abbandona il proprio posto in guerra - continuano - Un Consiglio Comunale non è un campo di battaglia, e i consiglieri non sono soldati da giudicare o insultare" proseguono i consiglieri varazzini di minoranza.

"A rendere il tutto ancora più grave, il Presidente del Consiglio Cesare Putignano– che dovrebbe essere sempre super partes – ha mostrato una certa reticenza nel riconoscere il fatto personale richiesto dal consigliere offeso. Un atteggiamento che fa dubitare dell’imparzialità con cui viene esercitato un ruolo che dovrebbe tutelare tutti i consiglieri, senza distinzione di appartenenza politica. Il rispetto delle persone, delle fragilità e dei diritti dei consiglieri dovrebbe essere il minimo sindacale. In questo caso non lo è stato. E questo merita di essere detto chiaramente. I video sono pubblici e ognuno può sentire con le sue orecchie e farsi un'idea".

Luciano Parodi

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