Dopo la seduta ad hoc del Consiglio comunale di Pietra Ligure dello scorso 4 dicembre, prosegue la discussione sul Santa Corona tra maggioranza e minoranza. Alle considerazioni del consigliere delegato alla sanità e ai rapporti con l’ospedale, Gianni Liscio, sull’astensione totale dell’opposizione nella votazione dell’ordine del giorno a tutela del nosocomio pietrese, risponde il capogruppo di minoranza Mario Carrara.
"Chi era interessato alle questioni che riguardano Santa Corona è venuto personalmente al Consiglio comunale del 4 Dicembre oppure lo ha seguito via streaming - dichiara Carrara - Chi non avesse fatto o potuto fare né l'una né l'altra cosa dovrebbe rapidamente andare sul sito del Comune dove è registrata l'intera seduta per riguardarla interamente. Farà una cosa buona per farsi una propria giusta opinione sul problema dell'ospedale ed anche per non essere ingannato dalla propaganda del capogruppo consiliare della maggioranza Liscio, che sull'esito del Consiglio cerca di dare una versione a suo comodo e vantaggio, ma ben differente dalla realtà".
"Vediamo come si sono svolti i fatti - prosegue l’esponente di minoranza - Il 26 Novembre scorso, venerdì, i consiglieri ricevono la convocazione del Consiglio comunale che, sostanzialmente, contiene un unico punto: una proposta di ordine del giorno, firmata dal capogruppo della maggioranza Giovanni Liscio, sulla situazione attuale dell'ospedale Santa Corona; principalmente, sulla chiusura del corso universitario di fisioterapia e la riapertura del centro nascite. Basta! Eppure, questo bell'ordine del giorno non cadeva in un momento in cui non fosse successo nulla di rilevante sia per Santa Corona che per tutta la sanità ligure. Infatti, solo pochi giorni prima la Regione Liguria aveva reso noto il progetto che riguarda proprio l'ospedale di Pietra Ligure e, per di più, aveva annunciato la riforma della sanità regionale con l'accorpamento di tutte le ASL della Liguria in un’unica ASL valida per l'intera Regione, con la soppressione, quindi, dell'ASL in cui Santa Corona ha operato fino ad oggi. Due provvedimenti di portata dirompente per l'ospedale di Pietra Ligure e per tutta la sanità, specie del Ponente. Quell'ordine del giorno firmato da Liscio, visto che era stato presentato successivamente a quelle due importanti notizie, conteneva qualcosa, anche una sola parola, al riguardo? Non conteneva nulla. Forse quei problemi per Liscio e la maggioranza non esistevano o non erano importanti. Ma il primo, quello del nuovo monoblocco, per Pietra potrebbe avere conseguenze inimmaginabili".
"Infatti - continua Carrara - da quello che si è potuto vedere e dedurre, con la costruzione del monoblocco pressoché tutti gli edifici che hanno formato l'ossatura dell'attuale ospedale, cioè i padiglioni attuali o dismessi, gli uffici, i servizi, ecc., non farebbero più parte della struttura ospedaliera. Bene: che fine farebbero? Si tratta di una quarantina di costruzioni, per lo più di grandi volumetrie. Dovrebbero finire sul mercato edilizio o costituire l'oggetto di poderose operazioni immobiliari, tenuto conto che, lì vicino, è in ballo la vicenda urbanistica delle aree dell'ex cantiere navale? E l'altro provvedimento della Regione Liguria, quello che annuncia l'accorpamento di tutte le ASL in un’unica con sede a Genova, non era un tema su cui pronunciarsi, anche solo con una parola, visto che la condivisione sulle scelte della sanità da parte dei cittadini e degli stessi territori in questo modo non esisterà più, sarà annullata, perché deciderà tutto un vertice decisionale genovese apparentemente inappellabile? Non era il caso che questi due temi, di cui si era venuti a conoscenza solo pochi giorni prima, fossero affrontati? No. Per Liscio non lo era, perché non c'è una parola al riguardo".
"Non solo. Siamo venuti in Consiglio comunale e ci siamo trovati l’inaspettata sorpresa della visita di diversi consiglieri regionali del Ponente. Abbiamo appreso che erano stati invitati alla seduta solo dalla loro diretta presenza in sala, perché nessuno aveva informato di questo i consiglieri comunali della minoranza. Per un Consiglio comunale che, nelle intenzioni della maggioranza, avrebbe dovuto essere unitario, non è stato certo un gesto politico corretto. Ma tant’è. È stato un bene che essi siano venuti perché hanno fatto i loro interventi prima di quelli dei consiglieri comunali. I quali, così, si sono fatti un'idea di come fosse realmente la situazione. C'è stato chi, riguardo al corso di laurea per fisioterapisti, ha chiaramente detto che da parte dell'università si sono trovati come 'davanti ad un muro' di indisponibilità e chi, ancor più chiaramente, ha detto che quel corso 'è già chiuso'. E sul punto nascite? C'è chi ha detto: 'bisogna essere onesti: meglio esser rossi prima che diventar neri dopo', nel senso che è meglio arrossire dicendo un'amara verità che non subire l'ira di chi 'dopo' si sente ingannato. In parole povere: il punto nascite ben difficilmente tornerà a Pietra.Come non credere a una considerazione del genere se è ormai dal 2020 che la riapertura del punto nascite viene data per imminente, per poi essere sempre rinviata da un anno all'altro, con una scusa o con l'altra. E siamo arrivati al 2025".
"Cosa ha fatto 'di concreto' il consigliere delegato alla sanità Liscio in questi anni, al di là, ogni tanto, dei comunicati di circostanza? Fatti, presumibilmente, per far sapere che esiste? E che risultati ha ottenuto? Si direbbe che, se ha parlato, non lo siano stati nemmeno a sentire, perché Santa Corona, com’è ridotta adesso, non lo è mai stata - osserva quindi Carrara - Parlare di chiedere il mantenimento della laurea per fisioterapisti è importante, ma è poca cosa di fronte alla prospettiva che si dovrebbe invece intraprendere con l'Università di Genova per far aprire una sezione staccata della facoltà di Medicina e Chirurgia, che potrebbe essere ora ospitata nella quarantina di edifici ospedalieri, citati sopra, di prossima dismissione. Ciò aprirebbe un’enorme prospettiva qualificante e di prestigio, anche in termini di indotto, per tutto il Ponente. E circa il centro nascite, mentre ci è stato detto a chiare lettere che ben difficilmente verrà riaperto, come possiamo non ricordare quando nel 2023, a fronte di una nostra mozione che chiedeva il trasferimento del punto nascite da Savona, DEA di I livello, a Santa Corona, DEA di II livello, per una maggiore tutela delle partorienti sotto il profilo delle cure, Liscio e compagni la respinsero con la motivazione, tra le altre, che 'non è giusto che le donne di Savona debbano patire tutti i disagi che finora hanno patito quelle del Ponente'?È per tutte queste ragioni che ci siamo astenuti sull'ordine del giorno proposto da Liscio e dalla maggioranza: perché era già 'vecchio' di per sé e 'superato' dagli ultimi eventi, che, invece, pur essendo importantissimi, non considerava minimamente. E 'velleitario' perché vorrebbe porre in discussione problemi che altri hanno già ben deciso e chiuso".
"Se Liscio e la maggioranza avessero voluto davvero che l’ordine del giorno fosse votato anche dalla minoranza, così da farlo diventare 'unitario', visto che quel documento porta la data addirittura del 18 Novembre, avendone, quindi, tutto il tempo, avrebbero dovuto aprire un tavolo di trattativa, cercare almeno un contatto per arrivare prima del Consiglio stesso a un documento condiviso tra tutti e votato da tutti. E noi non ce ne saremmo sottratti, ma saremmo stati disponibili. Per arrivare 'all’unitarietà', se la si vuole davvero, si fa così. Ma Liscio queste cose non le sa o continua a comportarsi come se non le sapesse. Si comporta come se fosse sempre il suo primo Consiglio comunale cui partecipa. Dimostra che questi anni non gli hanno insegnato nulla. Nemmeno di capire che la nostra astensione sul suo ordine del giorno era preordinata al fatto di rivederci, concordarne un altro condiviso, e riconvocare subito il Consiglio comunale per approvarlo tutti insieme. Lo abbiamo dichiarato e richiesto esplicitamente. Ma Liscio e i suoi volevano, invece, che si approvasse quello e subito. Un'unitarietà imposta. Liscio ha perso un'occasione, un'altra, l'ennesima, per stare zitto", conclude il capogruppo di opposizione.














