Presidio Cisl Liguria questa mattina davanti al Consiglio regionale, con delegati, lavoratori e pensionati provenienti da tutta la Regione.
"Affrontare il tema della riforma in questa regione è utile, necessario, anzi direi urgente, ma non in questo modo. Una riforma così complessa e ambiziosa non si risolve in pochi giorni, forzando tempi, procedure e confronti. Chiediamo che venga sospeso l’iter della riforma; altrimenti, dal 1° gennaio ci sarà un vero salto nel buio", spiega Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria.
"Bisognava aprirsi a un’interlocuzione e a un confronto serio e costruttivo con Comuni e sindacato, cioè con chi rappresenta le istanze vere e i problemi reali di chi la sanità la fa vivere ogni giorno, rendendo possibile garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini liguri. Questi sono gli obiettivi che noi vogliamo garantire: il diritto alla salute per i cittadini, cioè la possibilità di curarsi senza alimentare le disuguaglianze presenti — c’è chi si può curare e chi non lo può fare in questa regione — ma bisogna cominciare dai problemi del personale della Liguria, sempre più carente".
"I problemi sono moltissimi. Se l’obiettivo è quello di accorpare tutto il personale per tappare dei buchi, l’idea è sbagliata: non si risolve il problema degli utenti e si aggravano le condizioni del personale. La coperta è troppo corta. Bisogna intervenire lì. È mancato il confronto con il sindacato confederale per capire insieme come questi obiettivi possano essere raggiunti", conclude Maestripieri.














