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Attualità | 11 settembre 2013, 15:00

Lavoro, vertenza Bombardier di Vado Ligure, sindacati:"Subito investimenti e ammortizzatori sociali"

Venerdì incontro all' Unione Industriali di Savona: in gioco il futuro di 200 dipendenti

Lo stabilimento della Bombardier di Vado Ligure

Lo stabilimento della Bombardier di Vado Ligure

Subito investimenti e ammortizzatori sociali, sì alla cassa integrazione straordinaria, ma esclusivamente  a sostegno di una ristrutturazione , chiedono i sindacati ai vertici  della Bombardier di Vado Ligure, la multinazionale  elettro-meccanica che progetta e costruisce di treni, tram, rotabili ferroviari, impianti di segnalamento e sicurezza, alla vigilia della chiusura del tavolo di confronto, convocato  a fine agosto dall’assessore al lavoro della Regione Liguria Enrico Vesco con azienda , sindacati, rsu, per l’ esame della richiesta di ammortizzatori sociali  per 145 operai e una cinquantina di impiegati.

La riunione conclusiva del tavolo è prevista  per venerdì 13 settembre all’Unione Industriali di Savona, ma nel frattempo la Regione Liguria  chiederà un confronto con i vertici della multinazionale.

Lo hanno annunciato gli assessori al Lavoro e allo Sviluppo Economico Enrico Vesco Renzo Guccinelli al termine dell’incontro con i segretari confederali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil di Savona. Presenti il sindaco di Vado Ligure Attilio Caviglia e l’assessore Valerio Ghizolfi.

Il sindacato chiede ancora una volta pieno sostegno alla Regione Liguria,” una posizione che non è mai venuta meno da parte della giunta e del presidente Claudio Burlando e che intendiamo confermare anche in queste ore chiedendo con forza all’azienda di dare segnali forti”, afferma Vesco.

La Regione Liguria – aggiunge-“è sempre stata al loro fianco per rivendicare carichi di lavoro da Trenitalia che sono arrivati e che probabilmente arriveranno anche nei prossimi giorni, che oggi però non più sufficienti, per questo occorre che a Vado Ligure la multinazionale Bombardier trasferisca produzioni di qualità”.

Vesco si riferisce, in particolare, alla recente commessa  di 1 miliardo e 500 milioni acquisita da Bombardier con Ansaldo Breda per 50 treni Alta velocità Etr Zefiro che prevede  una distribuzione del lavoro per un 60 % a Breda e al restante 40%  a Bombardier. Quest’ultima, oltre a produrre in Spagna i convertitori elettrici, realizza  i carrelli  dello Zefiro. Una lavorazione complessa assegnata alla Bombardier Germania, nonostante il sito di Vado Ligure abbia le competenze e le strutture per produrre i carrelli.

Per l’assessore regionale al Lavoro “è incomprensibile mettere lavoratori in cassa integrazione e poi costruire altrove i carrelli di un treno venduto esclusivamente nel mercato italiano E che un sito come quello di Vado Ligure, con elevate professionalità e competenze con alle spalle gradi produzioni venga penalizzato da logiche aziendali che  si traducono con la cassa integrazione”

La richiesta dei sindacati  è che produzione dei carrelli passi nello stabilimento di Vado Ligure che guadagnerebbe 8 mila ore lavorative nel 2014 e 40 mila  per gli anni 2015 e 2016. Una quota importante, pari a un quinto delle ore di produzione del sito ligure di Bombardier.

Per la Regione Liguria c’è poi il grande tema degli investimenti.

“Il futuro del trasporto regionale sono gli elettrotreni, Bombardier recentemente  ha perso purtroppo una gara importante che avrebbe dato un forte slancio allo stabilimento di Vado Ligure e ore deve investire per vincere le prossime ed essere in grado di  rispettare i materiali in tempi rapidi alla pari dei concorrenti”, ha detto Vesco.

 

 

c.s.

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