“Riteniamo che la convocazione al tavolo del Ministero per Tirreno Power debba essere indirizzata non solo alle rappresentanze sindacali a livello nazionale, ma anche a quelle savonesi. Il dato oggettivo è che c’è un problema molto grave che riguarda il nostro territorio ed è molto grave che non siamo stati convocati”. I sindacati savonesi chiedono dunque con forza di essere presenti anche loro mercoledì a Roma all’incontro al Mise.
Nella lettera di convocazione, che è stata ricevuta ieri, non si faceva alcun riferimento alla chiusura del sito vadese, disposta dalla Procura di Savona per il superamento dei limiti imposti dall’AIA e così a distanza di oltre un mese i lavoratori savonesi non sanno quale sarà il loro futuro.
Intanto lunedì 12 maggio è convocata un'assemblea di tutti lavoratori della centrale Tirreno Power di Vado Ligure: alle 16.30 nella Società della Valle di Vado tutti i dipendenti diretti e dell’indotto si incontreranno per discutere sulla situazione della centrale a due mesi dal sequestro. “Nel corso dell’incontro decideremo se e quali misure adottare se non verremo convocati e non escludiamo azioni di protesta e sciopero”, sottolinea Innocente Civelli, RSU Tirreno Power.