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Attualità | 27 giugno 2014, 16:47

Il Giudice di Pace ad Albenga rimane, ma chi lo paga?

Il sindaco Cangiano: "Si è generata una linea unitaria e comprensoriale che prescinde dal discorso politico. Questo è molto importante ed è un segnale determinante per una nuova ottica"

Il Giudice di Pace ad Albenga rimane, ma chi lo paga?

Da Andora a Loano, tutti i Consigli Comunali hanno deliberato circa l’adesione  al piano che prevede la suddivisione della spesa relativa alla gestione degli uffici del Giudice di Pace.

Ci spiega Giorgio Cangiano sindaco di Albenga: "Il Ministero ha consentito di mantenere il Giudice di Pace di Albenga ad una condizione: che gli uffici relativi al suo corretto funzionamento non fossero a suo carico. Il Ministero fornisce, in pratica, solo il giudice. Così, per poterlo mantenere attivo, i funzionari saranno forniti dai comuni. In particolare Albenga ne fornisce 3 mentre Laigueglia 1".

Questi funzionari, adeguatamente preparati attraverso apposita formazione, tuttavia, chi li deve pagare?

Un accordo in questo senso era già stato preso: se ne sarebbero occupati i comuni della costa da Andora a Loano.

Afferma Giorgio Cangiano: "Tutti i comuni hanno deliberato in tal senso. Manterremo il Giudice di Pace ad Albenga e abbiamo già mandato la comunicazione al Ministero. Ogni comune contribuirà in modo diverso, chi economicamente in base al numero dei residenti del comune stesso e chi, fornendo personale. Laigueglia ad esempio fornisce un suo dipendente ed altri comuni forniranno a loro volta personale o servizi. l'aspetto fondamentale ed importante è che grazie a questa nuova ottica comprensoriale si è riusciti a dialogare e collaborare per ottenere un risultato importante che è quello di mantenere aperto queto importante ufficio che garantisce un servizio a tutto il territorio e che è presidio locale del potere Giudiziario"

Aggiunge poi il Primo Cittadino della città delle Torri: “Noi non avremmo permesso la chiusura del Giudice di Pace , anche perché è importante rimanga anche in relazione ad una prospettiva futura. Mantenendolo, si può pensare poi che alcune attività vengano trasferite ad Albenga la quale potrebbe tornare un polo vivo e attivo anche da questo punto di vista. Non  è da escludere, infatti, l’ipotesi di sezioni stralcio e l’ampliamento  anche dello stesso Ufficio del Giudice di Pace”.

Mara Cacace

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