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Politica | 21 luglio 2015, 17:15

Deposito di bitume nel porto, i consiglieri firmatari dell'interrogazione replicano all'amministratore delegato di BIT Savona

Pongiglione, Debenedetti, Aschiero e Frumento:"Per il bitume non è vero che non c’è più niente da fare".

Deposito di bitume nel porto, i consiglieri firmatari dell'interrogazione replicano all'amministratore delegato di BIT Savona

 

Replica dei consiglieri comunali di Savona e firmatari dell'interrogazione sul Bitume Pongiglione, Debenedetti, Aschiero e Frumento alla conferenza stampa dell’amministratore delegato di BIT Savona s.c.r.l. Francesco Giachino.

“Le dichiarazioni del rappresentante di BIT Savona nella Conferenza stampa di ieri non hanno chiarito i dubbi esposti in sede di Commissione consiliare all’Amministrazione comunale e ad Autorità portuale – commentato i consiglieri comunali - Le criticità relative alla sicurezza e alla salute dei Cittadini, al traffico in Città , al contrasto tra una attività così impattante e le esigenze di un’economia turistica e culturale, in sintonia con la Città, restano tutte senza risposta, aggravate inoltre dall’equivoco persistente sulla natura chimica del bitume: nessuno di noi ha mai pensato che si trattasse di catrame. Il bitume è considerato giustamente un inerte , quando è utilizzato come legante per asfaltature e guaine, ma non è assolutamente inerte quando è fuso. Le dichiarazioni di BIT Sv sono in contrasto con quanto previsto dalle grandi Aziende internazionali del settore” .

"Le maggiori Compagnie che trattano il bitume fuso danno rigidissime prescrizioni per salvaguardare la salute del personale che viene a contatto con tale sostanza (vedi ad es. la Scheda tecnica di Q 8) sostanza che, evidentemente, non è considerata “inerte”.Anche le cifre relative al traffico su gomma di mezzi che trasportano il bitume fuso (3% del traffico totale del porto a detta del rappresentante di BIT Sv)sono poco chiare, perché se il 3% corrisponde a 30 camion, significa che il traffico totale del porto di Savona sarebbe di almeno 1000 camion al giorno. Il che è irreale".

"Restano molti interrogativi - continuano - tra cui l’esatta quantità del contenuto dei depositi: 39 mila tonn. o 54 mila? E poi per quale motivo la Regione , negando la necessità della valutazione di impatto ambientale, ha automaticamente negato che il deposito si trovi in una zona densamente popolata, di interesse turistico, culturale e archeologico, vicina al centro cittadino? A fronte di tale mancanza di chiarimenti e delle affermazioni delle perizie di parte che sono in contrasto con quanto affermato da relazioni tecniche internazionali e dall’OMS , ribadiamo la necessità che venga effettuata una perizia indipendente, e che vengano richieste la Valutazione di Impatto Ambientale e la Valutazione Ambientale Strategica".

"Inoltre, pur essendo l’ intesa della Regione con il Ministero un atto puramente formale, in mancanza di tale atto la pratica ad oggi non può considerarsi conclusa. E quindi invitiamo il Sindaco a prendere delle iniziative in linea con le sue recenti dichiarazioni pubbliche e a intervenire attivamente presso la Regione perché sia negata tale intesa" concludono i consiglieri comunali.

 

c.s.

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