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Attualità | 29 luglio 2015, 15:55

Savona, si estende il fronte del "No al bitume": 6.500 le firme raccolte e il M5S presenta mozione in Regione

Sono 2.400 le adesioni relative alla petizione on line su Change.org e circa 4.100 le firme cartacee: "Continua la nostra battaglia"

Savona, si estende il fronte del "No al bitume": 6.500 le firme raccolte e il M5S presenta mozione in Regione

A Savona il fronte del “No al bitume” si fa sempre più esteso. Sono attualmente 6.500 le firme raccolte, 2.400 relative alla petizione on line su Change.org e circa 4.100 le adesioni cartacee. Un risultato da record, raggiunto in un solo mese.

Soddisfazione da parte del Movimento 5 Stelle e del gruppo “Noi per Savona-Verdi” che hanno lanciato la raccolta di firme cartacea: “Continua la nostra battaglia, il bello deve ancora venire”, ha affermato Daniela Pongiglione di Noi per Savona-Verdi. “Non si ferma il nostro impegno a fianco dei cittadini contro la realizzazione del deposito in porto – afferma Milena Debenedetti, consigliere M5S - Le 6.500 firme raccolte indicano che il tema è molto sentito da parte della cittadinanza”.

Mentre la petizione on line è partita un mese fa, la raccolta cartacea è più recente, lanciata lo scorso 7 luglio in occasione di un incontro pubblico nella Sala Rossa del Comune di Savona organizzato dai consiglieri Daniela Pongiglione (Noi per Savona – Verdi), Milena Debenedetti (Movimento 5 Stelle), Giampiero Aschiero (API) e Carlo Frumento (Gruppo Misto) firmatari di un’interrogazione sul progetto “Deposito di bitume in porto” inviata al sindaco Federico Berruti, al vice Livio Di Tullio, agli assessori Costantino (Ambiente), Apicella (Traffico), al segretario generale Bacciu, al dirigente della Pianificazione territoriale Macario e al dirigente dell’Ufficio tecnico Delfino.

L’aggiornamento sullo stato della raccolta firme con il progetto è stato espresso ieri in sede di consiglio comunale durante la discussione dell’interpellanza presentata dai consiglieri Milena Debenedetti e Andreino Delfino del Movimento 5 Stelle. Tantissimi i cittadini che hanno partecipato alla seduta, in attese di risposte dal sindaco.

Presente tra il pubblico anche il gruppo “Savona Porto elettrico” che a margine del consiglio comunale ha affermato: “Molte domande sono rimaste senza risposta. Ma qualcosa è stato chiarito definitivamente: quando le amministrazioni pubbliche (appunto, pubbliche), deliberano su argomenti in grado di incidere sulla salute collettiva, non si può e non si deve prescindere dalla cittadinanza, che deve essere informata e coinvolta nei processi decisionali, specie quelli impattanti a livello ambientale. Se così fosse stato fatto in relazione al deposito di bitume in porto, ora la città non si troverebbe col fiato sospeso, appesa al filo di una tardiva interruzione dell'iter di approvazione”.

Intanto il Movimento 5 Stelle ha depositato in questi giorni, tramite il consigliere regionale Andrea Melis, una mozione per fermare l'intesa tra Regione Liguria e Ministero dello Sviluppo Economico. "La mozione verrà discussa in aula il 4 agosto prossimo - ha affermato Andrea Melis - Il nostro documento prevede la ferma opposizione dell’Assemblea legislativa all’intesa sul progetto, che deve essere siglata fra Regione e Ministero dello Sviluppo economico, sia ora che nelle successive fasi cioè quando, proprio in virtù della mancata intesa, la palla passerà al Consiglio dei Ministri, come prevede il cosiddetto decreto “Semplificazione e sviluppo del 2012".

Ad intervenire sul dibattito di ieri in palazzo Sisto anche il deputato Matteo Mantero, del Movimento 5 Stelle: “Il Comune di Savona racconta palle ai cittadini – afferma – Ieri il PD in Consiglio comunale ha messo in scena un teatrino imbarazzante: di fronte a decine di cittadini arrabbiati per il deposito di bitume, hanno proposto un ordine del giorno urgente per esprimersi contro il progetto, quando il Comune, dopo essersi espresso a favore della realizzazione del deposito in tre diverse occasioni, sa benissimo che ormai non può fare più niente. A fronte di 6500 firme raccolte finora, alla presenza di un folto pubblico e a seguito della nostra interpellanza, il sindaco Berruti ha preferito lasciar rispondere l'assessore Costantino, che ovviamente non ha dato risposta e, anzi, ha messo sul piatto una serie di argomentazioni superate dai fatti”.

Continua il deputato ligure grillino: “Ci sono due modi per fermare il progetto: il primo è che la regione non conceda l'intesa (il nostro consigliere regionale Andrea Melis - M5S ha già presentato una mozione che verrà discussa il 4 agosto), anche se a quel punto la palla passerebbe alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che concederebbe senza alcun dubbio l'autorizzazione alla realizzazione; il secondo è che il proponente rinunci al progetto. La votazione dell'ordine del giorno presentato dalla maggioranza, che ha preteso di sospendere il Consiglio comunale per discutere dei propri comodi, è stato il coronamento di una seduta in cui il PD ha dimostrato di soffrire di disturbo bipolare: l'ordine del giorno chiede al Sindaco di esprimersi contro un progetto a cui per ben tre volte il Comune ha dato l'assenso! Ora, fuori tempo massimo, l'amministrazione cerca di lavarsi la faccia e le mani, chiedendo che la Regione effettui una procedura di valutazione di impatto ambientale, che in ogni caso non fermerebbe la realizzazione del deposito. Mentre l'assessore e il sindaco raccontano palle ai savonesi noi abbiamo già incaricato i nostri legali di valutare tutte le opzioni possibili per fermare questo folle progetto”.

Debora Geido

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