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Politica | 03 agosto 2015, 13:30

Savona, un nuovo centro sinistra per le Comunali? Il PSI attacca il sindaco Berruti: "Specialista del trasformismo, per noi non è un interlocutore attendibile"

A prendere le distanze dal primo cittadino sulla possibilità di presentare un centro sinistra unito alle prossime elezioni comunali, è Direzione Provinciale del Partito Socialista

Savona, un nuovo centro sinistra per le Comunali? Il PSI attacca il sindaco Berruti: "Specialista del trasformismo, per noi non è un interlocutore attendibile"

“Federico Berruti non è un interlocutore attendibile per un nuovo centro Sinistra savonese”. A prendere le distanze dal sindaco di Savona sulla possibilità di presentare un centro sinistra unito per le prossime elezioni comunali nel capoluogo di Provincia, è il Partito Socialista savonese la cui Direzione Provinciale è rimasta ”esterrefatta” dalle dichiarazioni del primo cittadino, lo scorso 26 luglio alla “Festa di Liberazione”. Nel dibattito politico al quale aveva partecipato con l’assessore Jorg Costantino e il consigliere capogruppo di Rifondazione Comunista Franco Zunino, il primo cittadino aveva affermato riguardo le prospettive alle prossime amministrative: “Sarà necessario presentare un centro sinistra compatto per costruire un progetto credibile, nel quale rendere partecipi i nostri cittadini: non ci possiamo permettere di regalare palazzo Sisto alla destra fascista e al Movimento 5 Stelle”.

Le stesse forze di sinistra (Partito Comunista d’Italia, Rifondazione Comunista e SEL) nel dibattito di mercoledì scorso sempre alla “Festa di Liberazione”, avevano preso le distanze dal Partito Democratico con la volontà di costruire un centro sinistra compatto lontano però dal PD.

Ad intervenire a riguardo il PSI di Savona: “Parlare oggi di unione delle forze di centrosinistra a Savona è scontato, ma che sia il Sindaco Berruti a farlo è demagogico, in quanto proprio la sua continua mutazione politica personale che l’ha visto essere prima Renziano e poi diventare Cofferattiano per poi appoggiare la compagna Rambaudi per la Lista Paita, ne fa uno specialista del trasformismo più sfrenato”, affermano.

“Inoltre il suo comportamento nei confronti del Psi Savonese è sempre stato di massimo distacco con un continuo rifiuto del rispetto del ruolo che il PSI per la sua storia e le sue radici  da sempre rappresenta il Socialismo a Savona. Quindi noi riteniamo che il sindaco debba essere prima di tutto una figura di raccordo di quella che possa essere la politica della coalizione che egli rappresenta e di cui il Psi ne ha fatto parte per un certo periodo. Pertanto la nostra posizione resta di ferma critica rispetto alle dichiarazioni di un Sindaco che prima di assumere un ruolo Politico da coordinatore, dovrebbe esercitarsi in modo determinante nel suo ruolo di Sindaco per risolvere il mare di problemi che quotidianamente i cittadini si ritrovano sulla loro strada, o comunque non interferire con l’autonomia politica di un centro sinistra Savonese che sicuramente non è intenzionato a prendere lezioni pubbliche da Federico Berruti”.

“Resta altresì assodato che il PSI Savonese non intende accettare di discutere a nessun tavolo politico con la presenza di chi (Federico Berruti) sino ad oggi ci ha rifiutato il dialogo e il confronto disattendendo gli accordi preelettorali delle Comunali del 2011, per noi Federico Berruti non è un interlocutore attendibile per un nuovo centro Sinistra Savonese, che dovrà sicuramente affrontare una campagna elettorale durissima e che soprattutto dovrà partire da una rapporto paritetico al tavolo della costituzione di una eventuale coalizione di centro sinistra. Il Psi Savonese si ritiene altresì libero di valutare qualsiasi scelta su un piano programmatico che si estenda a tutte le forze politiche che spazino da sinistra al centro destra, proprio per ricercare quella massima coesione possibile nell’interesse della città, in un’ottica di riformismo e pluralismo che da sempre contraddistingue le Formazioni Socialiste rappresentate sotto il simbolo del PSI. Pertanto la Direzione intende organizzare un Laboratorio Politico dove la partecipazione delle Forze politiche sia su base paritetica, e la partecipazione dei cittadini sia più ampia possibile, insomma da questo Laboratorio dovrà emergere una nuova classe Dirigente e una Nuova coalizione che esprima al massimo il cambiamento che la città si attende per proiettarsi nel futuro”.

Debora Geido

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