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Politica | 11 ottobre 2015, 15:00

Riflessioni sulla sinistra verso le comunali a Savona, Spagnoletti: "Senza contenuti, il competitor maggiore è il M5S"

La lettera è stata indirizzata a Matteo Renzi, David Ermini, Giovanni Lunardon, Fulvio Briano, Barbara Pasquali, Anna Giacobbe, Livio Di Tullio, Isabella Sorgini, Claudio Caravatti, Renato Zunino, a tutto il PD di Savona

Riflessioni sulla sinistra verso le comunali a Savona, Spagnoletti: "Senza contenuti, il competitor maggiore è il M5S"

Riflessioni sulla sinistra verso le comunali a Savona. Bruno Spagnoletti, ex sindacalista Cgil, pone le sue considerazioni sul blog "Truccioli savonesi".

La lettera è stata indirizzata a Matteo Renzi, David Ermini, Giovanni Lunardon, Fulvio Briano, Barbara Pasquali, Anna Giacobbe, Livio Di Tullio, Isabella Sorgini, Claudio Caravatti, Renato Zunino, e a tutte le Compagne e i Compagni del PD di Savona e dintorni.

Di seguito il testo:

“Che cos’è la Destra, che cos’è la Sinistra?” cantava Gaber con ironia tagliente. E la domanda sembra oggi più attuale che mai, senza trovare per altro una risposta definitiva … in Provincia di Savona si sta aggiungendo un altro competitor, il Movimento 5Stelle con una Candidatura che sembra forte, autorevole da vera player e lo stesso Centro-Destra si va ricompattando con qualche sorpresa…mentre si avvicina la scadenza elettorale per il Comune della Città Capoluogo.

Sarà anche vero – come dice Fulvio - "Appuntamento importante, cui vogliamo arrivare con un progetto unitario e vincente, che non esclude a priori nessuno"; e continua “Non ci sono né conti da regolare, né spaccature da rimarginare” e, prosegue il segretario del Pd “Come ogni partito,  esiste oggi una dialettica interna che riguarda anche l'individuazione del prossimo candidato sindaco….”, “…. e che, soprattutto da parte mia, parte da un giudizio positivo dell'operato dell'attuale Amministrazione."

E già “inquieta” quell’avverbio “soprattutto”…. Excusatio non petita, accusatio manifesta, direbbero quelli che sanno! Ma ciò che inquieta di più è, da un lato, il racconto edulcorato, annacquato, mitigato sulla “dialettica”  – diciamo cosi per carità di Patria - del Partito “ufficiale” che rischia di diventare sempre più virtuale, rinsecchito, ripiegato su se stesso e incapace di volare alto come il gabbiano Jonathan Livingston; e dall’altro la realtà contestuale di militanti, elettori, afficionados sempre più intristiti, addolorati, avviliti, appassiti e tristi (ho utilizzato tutti i sinonimi a me noti) che rinunciano, abbandonano, se ne vanno, ripiegano nel privato o cercano creuze alternative, come i Giovani inattivi e scoraggiati censiti dall’Istat nelle rilevazioni delle Forze Lavoro.

Conti da regolare? Non siamo mica nel Far West! Fermatevi a riflettere finché siete ancora in tempo! E riprendete la strada maestra dell’ascolto tra, con e per la nostra (vostra) gente e non dividetevi – dopo aver rinnovato, innovato, ripulito e sin anche “rottamato” – sapendo e scontando che, se non lo farete, rischiate (Absit iniuria verbis) una seconda sonora sconfitta dopo lo schiaffo del 31 maggio scorso!

La sfida non è tanto e soltanto sulle Persone Candidabili per rappresentare i “rappresentati”, quanto sulle nuove idee e i nuovi progetti per innovare il declino della città verso una lenta risalita smart, green, una crescita compatibile attenta alla competizione sulla quistione ambientale, come si pone “oggi” oltre la nota litania, a una politica urbanistica e edilizia attenta all’uso del territorio,riconvertita alle misure di efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente pubblico e privato della Città, nell’ottica del consumo del territorio tendente allo zero; alla formazione finalizzata alle competenze per il lavoro, al Turismo di  filiera mare- monti – cultura – entroterra – alimentazione di qualità; all’industria oggi possibile, alle potenzialità del Porto come “fabbrica”, resa sinergica alla Città e rispettoso della qualità della vita anche dei suoi Residenti (a iniziare dal no secco alla sciagurata ideo del Bitume e alla irrisolta quistione del Porto Elettrico), all’attrazione degli investimenti per allargare la base produttiva di una città da rendere, ancora più bella e vivibile, ai Giovani da trattenere (e non veicolare verso una emigrazione forzata in Europa e nel Mondo), alle azioni per contrastare la povertà assoluta e relativa.

In questo quadro che rivendica – da subito – una strutturata campagna di ascolto degli iscritti, degli elettori, dei Circoli e della Società civile per preparare una Conferenza Programmatica che non sia la solita passerella….permettetemi quattro sole incursioni polemiche e poi torno a Voi:

 

1.   Un mix di delusione, pietas latina e romana, mi ha assalito quando ho avuto modo di ascoltare de visu – nella sala consiliare della Provincia – il giovane Presidente della Lega Coop e della nuova imprenditoria, affermare l’urgenza di innovare il trito e ritrito “sospeso” Accordo di Programma con l’illuminazione delle idee forza dei Patti Territoriali passati alla memoria (ai tempi del buon Carlo Giacobbe);

 

2.   Un moto di rabbia e di delusione mi ha avvolto e fatto salire la pressione, quando ho sentito il mite riformista migliorista (dei miei tempi) Cesare Damiano (oggi militante nella minoranza PD) essere improvvisamente preso dal furore dalemiano e teorizzare – addirittura – l’ipotesi dell’equità di un intervento armato di terra in Libia! (dear oh dear! Heaven help us!);

 

3.   Un profondo sconforto mi ha aggredito quando ho letto l’intervista (rimasta ancora senza risposta o mi sbaglio?) di Carlo Ruggeri, oggi ancora in sella sul cavallo dell’IPS “Il Porto Turistico della Margonara; L’ex assessore Regionale Commenta Il Flop della politica”; “se non si rispettano le regole si pagano i danni”; “l’idea di Berruti: Stratagemma non corretto” … e qui mi fermo…per non esplodere!

 

4.   E "last but not least" attenzione che un potere occulto e pervasivo come una piovra, esiste anche a Savona lungo la catena della quaterna Carisa – Camera di Commercio- Autorità portuale passata e presente – Imprenditoria dedita ai Veti (la Valbormida è casa mia….tenetevi lontani!)

Bene – care compagne e cari compagni in indirizzo – o vi date una mossa e avviate le “procedure” di Vostra competenza per innovare e rottamare a scadenza il sistema consolidato di lottizzazione del vetusto potere savonese incrostato e sedimentato in mille rivoli o rischiate di essere spazzati via e spinti nella Rupe Tarpea come moderni fedifraghi, nel senso di persone che non sono state ai patti o non hanno mantenuto le promesse fatte.

Ma ritornando alla stretta attualità, ai nodi irrisolti dell’ascolto, allo stato della forma Partito (più liquefatto che liquido) e soprattutto al “sentire” degli iscritti e dei militanti.

Come dice Pierluigi Bersani (e sapete che io – pur cane sciolto – non sono di là) “Non mi preoccupo di Verdini e compagnia; mi preoccupo del Pd …..Sembra che valori, ideali e programmi di centrosinistra si sviliscano in trasformismi, giochi di potere e canzoncine;….. Sembra che tanta nostra gente pensa che sia ora di rendere più chiaro dove si stia andando, senza cortine fumogene, giochi di parole e battute assolutorie”.

Non da oggi – care compagne e cari compagni in indirizzo -: quando si lascia andare, senza colpo profferire, anzi pensando che sia una sorta di liberazione…. la trasmigrazione versi altri lidi di sinistra di Compagni intelligenti, rompiscatole ma appassionati e attaccati agli ideali come Nello B. o Domenico M. e tanti altri silenziosi e invisibili, vuol dire che si sta perdendo il verso della realtà; quando si lascia precipitare nello psicodramma un operaio della T.Power rompicoglioni ma genuino come Giovanni M. che visto spezzato il suo sogno di andare in pensione avendo iniziato a lavorare a 16 anni e verificata la triste prospettiva di restare senza lavoro (anche per colpa nostra) sbarella e declina verso Salvini e la Lega, vuol dire perdere la bussola del sentire dei Tanti!

E no, compagne e compagni, mica tutti hanno la forza, la storia vissuta, la fede assoluta di Reginaldo V. “Di Tullio ha grandi qualità..Lui vuole bene al PD....non basta una incazzatura per sfasciare il grande impegno profuso in questi anni....credo che abbia tutti i diritti per farsi le sue ragioni in un momento difficile...ma poi tutto passerà e il Partito sarà ancora più forte...perchè in politica è sempre stato una persona onesta e pulita..”

Tutto passerà? Provate a sentire cosa pensano Compagni storici, riformisti, e anche ex militanti della “sinistra Fiom” come Mauro B. in pubblico “dedico questa segnalazione ai politici locali dei più variegati colori che in questi mesi hanno sciato giulivamente sull'argomento (maniman..), così come su tutte le questioni che riguardano la qualità della vita di quella che dovrebbe essere anche la loro Città...Continuate tranquillamente a fare i pesci in barile, trastullatevi con i vostri giochetti da ominicchi, scannatevi fra di voi per le prossime candidature...evitate solo, quando ci incontrate per strada, di romperci gli zebedei con le prossime amministrative, con le liste civiche in itinere e/o menate varie...(..e il primo che mi da dell'antipolitico gli mangio il ghignone..” ….che in privato, almeno io, non oso ripetere per education e senso della responsabilità…!

E poi ci sono Tante compagne sulla porta dell’uscio, stanche di mettere la polvere sotto il Tappeto e deglutire “l’amaro calice” e, come la Benemerita, “usi obbedir tacendo e tacendo morir” come Maura M. “ecco ..ma prima o poi .. ci si stanca ..della Resilienza”, come l’indomabile passionaria Elena F. che non le manda solo a dire, ma le dice apertis verbis “non se ne rendono conto perché lontani dalla realtà: cosi danno riconoscimento alle  fronde e alle trappole, vengano nei circoli ed in assemblea !” e continua “Io credo soprattutto che il PD debba scegliere una SQUADRA vincente , con reali competenze e, soprattutto , non scegliendo con il manuale Cencelli fra le varie aree del PD stesso ,anche perché le trasmigrazioni fra un'area ed un'altra sono frequenti a seconda delle convenienze”.

E ancora Giancarlo R. che – come smarrito – richiama al merito, “ la candidatura a sindaco riveste molta importanza, ma il rischio maggiore è quello sul programma; ci sarà l'impegno per governare Savona partendo da: progetti eco sostenibili, un'accoglienza turistica attraverso arredo urbano e decoro della città; interventi urbanistici di riqualificazione; ampliamento pedonalizzazione e soluzioni per il traffico portuale; valorizzazione offerta culturale ecc.”

“Qui ci si accapiglia perchè vogliono accorpare Prefettura e Autorità portuale; mentre c'è sottovalutazione di altre problematiche che stanno agitandoparecchi cittadini."

E poi in Tanti che non riescono, neppure più, a turarsi il naso e si avviano (molti già l’hanno fatto!) a rientrare nel privato o a impegnarsi nella Società civile, nel volontariato, nella meditazione, nella solitudine o altrove a mettere una croce su un simbolo diverso dal PD (Sinistra, Movimento 5Stelle, Lega)! “e lo confesso – mi scrive Paola V. - sto attraversando un periodo di profonda sfiducia, non vedo un raggio di sole all'orizzonte; temo che sia una malattia virale a rapida diffusione,con questo tempo grigio, dove tutto è mescolato, informe, senza più contorni netti” e continua “Che casino, che periodo, che smarrimento. Ho colto la tua seria preoccupazione, nell’ultimo post che hai pubblicato. Ti ammiro, perché hai ancora voglia di crederci, io da tempo sono sprofondata nel disgusto……non ho votato, e credimi se ti dico che mi ha fatto stare male. Ma come si fa Bruno? Per chi come me è cresciuto a pane e Resistenza, attaccata con le radici a principi e valori inviolabili? E quello che vedo mi fa stare male. Cosa ne sarà di Savona, mah. Sai, forse un cambiamento radicale le farà bene, lo dico pur sapendo che questa svolta potrà avvenire solo da nuove realtà. Non sono ottimista come te. I cari compagni si stanno sbranando tra di loro come vecchi felini dai denti spuntati, non faranno molta strada”.

E Fulvio Be. che volete che dica? Parla con Foto semantiche, post ”…se questa mocciosetta stasera, anziché andare a otto e mezzo con Cacciari e Landini, fosse andata a mangiare un gelato alla Garbatella ci avrebbe guadagnato lei, il PD è il gelataio alla Garbatella” e si occupa più di calcio che di politica….. E potrei continuare all’infinito, ma voglio fermarmi qui! Il guaio sono i sensori che mi pare non colgano più il giusto segnale Gps.

“Per riuscire a fare ciò, si consigliano di tenere aperte le orecchie e chiusa la bocca” mi scrive una mia amica Chiara P. e, forse, qualche buona ragione l’avrà, se – persino Papa Francesco – rivolto al Sinodo è costretto a dire “No a Tattiche e Complottismi”!

Un monito che rivolto a Voi di Savona (e in particolare a due in indirizzo) dovrebbe suonare cosi: “mantenete alte le motivazioni perché stavolta sarà durissima dentro il PD e nel rapporto con l’elettorato e la Città nelle sue diverse articolazioni; non mi pare siano ammissibili “stanchezze” di sorta, mantenete alto il livello del confronto programmatico e dialettico senza declinare in vocazioni d’incentivo per “carriere personali” giustapposte e competitive;

Superate il logoramento nella ricerca della solidarietà possibile nel Gruppo Dirigente e nelle relazioni tra Persone (Compagne e Compagni….fino a prova contraria!), anche per rilanciare dal punto di vista progettuale, programmatico, valoriale l’insediamento di un Partito di Centro-Sinistra che non dovrebbe tracimare in una sorta di “ectoplasma astratto”.

Comprendo le ragioni dell’incazzatura sui nuovi caminetti, sui mezzucci usati a volte nel “peggio del PCI” e aggiungo della DC, sulle riunioni nella Celle diventata Caput mundi, consumate con “leggerezza e superficialità” disarmante; per poi  cadere nella trappola delle “false speranze e dei desiderata irrealizzabili” per dirla con Roman Maria Koidi ne “Il principe azzurro è un bastardo”.

Sarebbe quasi venuto il tempo di finirla con trappole, trappolette, trappoloni, sotterfugi e imboscate e dire stop al lavorio surrettizio, sempre con la volpe sotto l’ascella, in uno stillicidio di “alternative” che durano lo spazio di una notte di settembre, anche per non innescare reazioni incontrollabili che giustificano l’aneddoto “..: quando ti morde un lupo pazienza, quel che secca è quando ti morde una pecora”.

Io non so se risponde a verità la chiusa di un post di un certo Belvedere di Albissola definito “genio” che cosi scrive “Per gli appartenenti alla vecchia ricca borghesia, ora divenuta radical chic, i problemi non finiscono mai”; Ciò che so – in scienza e coscienza – è che il PD subirà una sonora sconfitta nelle prossime Elezioni Comunali e uno schiaffone ancora più doloroso di quello subito il primo giugno scorso in Liguria….se non sarà immediatamente capace, da un lato di aprire una nuova fase di ascolto e di partecipazione democratica di iscritti, simpatizzanti, elettori e società civile ben oltre le regole ordinarie, e dall’altro uno scatto coeso e solidale verso l’unità progettuale e valoriale.

L’ho già scritto in implicito e ora vorrei tradurlo in esplicito: la situazione quo ante, non consente di rimanere impiccati alla corda del dilemma “continuità o discontinuità”: siamo già oltre la corda dell’impiccato! E, persino la dialettica hegeliana, ricompone Tesi e Antitesi in una Sintesi innovativa; figuriamoci la polemichetta savonese sulla divisione tra bourgeois (più o meno Società Civile) e citoyen (più o meno Società Politica) del memorabile Contratto Sociale di  G.G.Rousseau.

La mediazione unitaria se si vuole, si trova… basta riconfermare la Politica (con la P maiuscola) come arte della mediazione alta e nobile! Anche perché un’eventuale divisione, articolazione o scissione nel PD e nel Centro Sinistra porterebbe dritti alla debacle senza se e senza ma!

Sarebbe venuta l’ora di provare a tenere assieme continuità e rinnovamento, a partire dai contenuti programmatici innovativi già evidenziati e dai criteri della selezione dei Candidati, della Lista o delle Liste; non ci sono Terze Vie, ma solo la strada maestra che dovrebbe portare, con coraggio, passione e determinazione, a fare un po’ di pulizia del passato recente, potare qualche ramo diventato secco, incentivare il godimento dello status di invecchiamento attivo di qualche “Pensionato” e procedere sulla via del sostanziale rinnovamento dei candidabili, della qualità della rappresentanza e dell’inclusione di nuove risorse umane nel senso di abilità, capacità e competenze in particolare tra le Donnedel PD, del Centro Sinistra che guarda a Sinistra e della Società civile della Città per elevare contenuti e tonalità di una bella Politica per una bella Città, liberata dai vincoli di oppressione, da vecchie lottizzazioni, da insopportabili camaleonti e da complessi di sudditanza verso il ritornello di Genova “matrigna”.

Non so davvero più cosa dirvi e forse è meglio cosi! Non riesco ancora molto a sorridere: chiuderei cosi, poiché penso, bisognerebbe provare a tenere assieme anche la Sinistra! ma questo articolo uscirà due giorni dopo il 9 ottobre 1967 e mi permetterete queste foto nostalgiche. Ma, forse sarà più prudente e unitario se Vi saluto con la formula in uso nel tempo che è stato: fraterni saluti e auguri di buon lavoro care compagne e cari compagni e….anche care amiche e cari amici (non si sa mai di questi tempi!).

r.g.

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