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Attualità | 15 ottobre 2015, 20:00

Savona, sulla gestione del Museo Archeologico non convocata la "Consulta per il Priamar", Aschiero: "Scorrettezza istituzionale"

Oggi pomeriggio in palazzo Sisto la convocazione della Terza Commissione Consiliare finisce in bagarre. Dall'amministrazione: "La discussione rientra nella pianificazione economica, non possiamo intervenire", dai consiglieri: "Consulta ha il diritto di esprimersi"

Savona, sulla gestione del Museo Archeologico non convocata la "Consulta per il Priamar", Aschiero: "Scorrettezza istituzionale"

Convocazione della Terza Commissione Consiliare finisce in bagarre. Al centro del diverbio della seduta la mancata convocazione della Consulta comunale per il Priamàr nella seduta odierna in merito all'aggiudicazione della gestione del Museo Archeologico.

E’ in corso una gara d'appalto ma, come presentato dalla Commissione, per la gestione del museo archeologico potrebbe essere configurata una turbativa d'asta. L'amministrazione, alla presenza dell'assessore Elisa Di Padova ha affermato: "La discussione rientra nella pianificazione economica, non possiamo intervenire". E la seduta è stata sciolta.

Invece ad insorgere è stato il consigliere Api, Giampiero Aschiero: "Si tratta di una scorrettezza istituzionale, noi consiglieri qui presenti abbiamo il diritto di manifestare un indirizzo politico su questo aspetto culturale della città e la Consulta per il Priamar ha il diritto di partecipare, anzi doveva essere convocata!". A sdegnarsi non solo il consigliere Aschiero, ma anche Daniela Pongiglione, Carlo Frumento. Invece il consigliere Pd Federico Larosa ha manifestato disaccordo con le polemiche e abbandonato l'aula.

Il capitolo d’appalto per l’affidamento del Museo Archeologico e della città (anni 2016-2019) presentato dal Servizio Cultura, risulta lacunoso in molte sue parti e del tutto inadeguato nella sostanza – afferma Rita Lavagna del Civico Museo Archeologico e della CittàCi chiediamo perchè a differenza di due anni fa e di cinque anni fa non si sia proseguito nella politica dell’affidamento diretto anziché della gara. Il museo infatti è costituito, per il 90% del materiale esposto, da reperti portati alla luce in regolari campagne di scavo condotte in regime di concessione ministeriale dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri. E’ vergognosa che la Consulta sul Priamar non venga convocata per discutere del futuro del museo”.

L’Istituto Internazionale di Studi Liguri infatti gestisce oltre al museo savonese, i musei archeologici di Ventimiglia, Bordighera, Diano Marina, Albenga, Finale che hanno dato vita al sistema museale del Ponente Ligure. Nel museo savonese sono custoditi 11885 reperti esposti: 1083 provenienti da scavi archeologici realizzati dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri, 50 di proprietà comunale, 21 di proprietà dell’istituto di Studi Liguri, 31 di proprietà del Centro Ligure per la Storia della Ceramica.

Alla fine la seduta è stata sciolta: “Non c’è stata la possibilità di discutere sul futuro della gestione del Museo Archeologico – afferma Aschiero – La Consulta per il Priamar non è più considerata da questa amministrazione, ed è da luglio che non è stata più convocata”.

La Consulta per il Priamàr è stata istituita dal Comune e rappresenta un importante supporto conoscitivo con l'obiettivo di  assicurare il recupero e il riuso del complesso monumentale e delle aree adiacenti su basi scientifiche e culturali. E' presieduta dal sindaco o dal suo delegato, il consigliere comunale Carlo Frumento, e ne fanno parte rappresentanti della Società Savonese di Storia Patria, dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri, della Società Savonese “A Campanassa”, della Sezione Savonese di Italia Nostra. La Consulta esprime pareri e proposte in materia di ricerca storica e archeologica, sulla progettazione e sulla realizzazione degli interventi sia nella fase di formulazione, sia in quella di attuazione.

Questo è la Consulta del Priamar, convocata l’ultima volta a luglio 2015. “Anche se l’amministrazione dice che non si può intervenire, la Consulta doveva essere interpellata – afferma Aschiero – Il futuro del Museo riguarda estremamente il complesso monumentale, ma da quando è stato presentato l’abominevole progetto della passerella sul Priamar, la Consulta che ha espresso parere negativo non è più stata convocata”.

Debora Geido

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