"Fondazione del Finale, un'opportunità che la politica locale non ha saputo cogliere": il pensiero del PSI

"La " Fondazione del Finale " una opportunità che la politica finalese non ha saputo cogliere, un continuo rimpallo di accuse, critiche, sollecitazioni, senza una vera regia politica, e senza una vera volontà di intraprendere un percorso che avrebbe dato lustro e futuro ai meravigliosi gioielli storico culturali che possiede il nostro territorio e la nostra città". Ad intervenire sul tema è il Partito Socialista finalese, che prosegue:"L'unica iniziativa concreta è stata l'idea dell'ex Sindaco Flaminio Richeri che sin dall'inizio ha creduto nella Fondazione del Finale, e seppur con qualche errore di percorso dettato da un continuo susseguirsi di incomprensioni e veti fuori e dentro la maggioranza, ha portato avanti l'iter sino alla fine del suo mandato, insieme a Rinnova Finale che se pur critica sotto certi aspetti, ha sempre sostenuto la maggioranza".

"Altre forze politiche, evidenzia Giuseppe Ferrando,assessorati e associazioni, in primis il "Centro storico" del Finale hanno da sempre osteggiato l'iniziativa del primo cittadino, quindi oggi aver revocato l'atto costitutivo dell'Ente ha determinato la morte totale della "Fondazione del Finale".

"Il PSI del Finalese decisamente favorevole alla prosecuzione della iniziativa del Sindaco Flaminio Richeri, ritiene doveroso mettere in evidenza come da anni il nostro patrimonio storico culturale stia subendo uno stato di abbandono e menefreghismo politico inimmaginabile, frutto di incapacità e mancanza di programmazione dei vari Assessorati che a partire dalla Amministrazione Cervone si sono succeduti sino ad oggi, con un unico risultato, abbandono, mancanza di fondi, perdita di contributi, gestioni personali e privatistiche hanno sino ad oggi avuto il risultato di determinare in alcuni casi l'abbandono e il degrado, come nel caso del Teatro Sivori, o la continua mancanza di Manutenzione ordinaria per complessi come i Chiostri di Santa Caterina, Palazzo Ricci, il Collegio Aycardi, senza parlare dell'incompiuto restauro del Castel Govone".

"Quindi la Fondazione, prosegue il Partito Socialista, poteva e doveva essere un momento di programmazione e gestione collettiva di un immenso e apprezzato Patrimonio, che avrebbe dovuto essere valorizzato anche attraverso la ricerca di contributi pubblici e contributi Privati, pur rimanendo sempre e comunque una proprietà dei Finalesi, tra l'altro le recenti disposizioni di legge del Ministero dei beni culturali ha definitivamente aperto la strada alla partecipazione congiunta tra pubblico e privato attraverso forme di partenariato e gestione in affidamento, sotto la sovrintendenza degli Enti Pubblici e attraverso organi di raccordo come poteva essere una Fondazione. Il danno economico frutto di questa decisione scellerata di revoca dell'atto, comporterà l'impossibilità di sfruttare questi beni sia a livello di immagine della nostra città, sia a livello economico, in quanto essi messi in condizione di essere fruibili e gestiti con opportune azioni di presentazione e gestioni di stagioni culturali, musicali, e storiche avrebbero potuto creare un volano economico a favore della nostra città, permettendo anche di incrementare l'offerta turistica del nostro territorio. "Il PSI del Finalese chiede alle Forze Politiche cittadine di riprendere coscientemente l'idea di RICHERI e formulare un nuovo percorso di gestione che passi attraverso una nuova Idea di Fondazione, svincolando finalmente le casse Comunali e gli Assessorati competenti dalla gestione casalinga di beni di immenso valore".