Si parla da decenni del restauro del complesso monumentale del San Giacomo, ma a frenare ogni intervento e progetto è sempre stata la mancanza di fondi. Sul futuro e sul recupero di quella che è stata definita dall’architetto Giovanni Venturino, “l’ultima chiesa medievale di Savona”, se ne è discusso ieri pomeriggio nella Sala Rossa di Palazzo Sisto nel corso dell’incontro "Un giorno per il San Giacomo" organizzato dall'associazione “Amici del San Giacomo di Savona”, con il patrocinio del Comune di Savona e della diocesi di Savona-Noli.
Nel corso dell’incontro è stato presentato il mini-documentario sul complesso conventuale realizzato dagli studenti della facoltà di Scienze della Comunicazione del Campus Universitario di Savona, che hanno realizzato un video con immagini e interviste ritraenti la condizione di degrado della chiesa del San Giacomo.
Successivamente gli studenti del liceo Artistico “Arturo Martini” hanno presentato sei proposte per la riqualificazione urbanistica dell’intera area tra la Stazione Marittima, la torretta “Leon Pancaldo”, il porticciolo e l'albergo Miramare ed il Complesso Conventuale di San Giacomo.
Sono stati chiamati ad intervenire nel corso dell’incontro sul futuro del complesso monumentale del San Giacomo, anche i candidati a sindaco che hanno mostrato apprezzamento per i progetti presentati dagli studenti.
Giorgio Barisone per il Partito Comunista dei Lavoratori ha affermato: “Purtroppo è da oltre quarant’anni che si parla di un possibile recupero del complesso monumentale, si sono succeduti progetti e proposte di ogni tipo, ma non se ne è mai fatto nulla per mancanza dei finanziamenti necessari. La futura amministrazione dovrà impegnarsi per trovare nuove risorse. Spero che le idee e i progetti proposti dai ragazzi non rimangano in un cassetto”.
Ad intervenire per la coalizione di centrosinistra, il segretario comunale del PD Barbara Pasquali (in sostituzione del candidato sindaco Cristina Battaglia impossibilitata a partecipare): “Oramai da quattro anni esiste un progetto di recupero per il complesso monumentale, elaborato da Giorgio Rossini su incarico della Sezione Edili dell’Unione Industriali di Savona, ma il finanziamento di restauro della chiesa è legato purtroppo esclusivamente all’ottenimento di un contributo statale per una destinazione a sala pubblica per congressi e mostre, mentre per il convento si prevede un riutilizzo come albergo con centro benessere. Il Comune ha partecipato al bando nel 2015 per chiedere il finanziamento al Ministero dei Beni Culturali e con l'8 per Mille speriamo che presto possano arrivare le risorse necessarie”.
Da parte della candidata a sindaco per il centrodestra, Ilaria Caprioglio: “Il San Giacomo è una risorsa del territorio savonese, purtroppo in stato di abbandono. Un tesoro nascosto da riscoprire, proprio come è stato definito nel corso della presentazione: il suo recupero rappresenta un'opportunità che la nostra città non può permettere di lasciarsi sfuggire. Cercheremo le risorse necessarie e non lasceremo che i progetti degli studenti rimangano un sogno”.
Il candidato per il Movimento 5 Stelle, Salvatore Diaspro: “La rinascita del San Giacomo è legata indissolubilmente al reperimento delle risorse necessarie al suo recupero: come Movimento proponiamo, in un’amministrazione a Cinquestelle, l’istituzione di un Ufficio Euro – Progettazione costituito da persone addette ad alta competenza tecnica per il reperimento di fondi europei. In questo modo si può presentare il restauro del complesso San Giacomo come strategico per la città in un progetto artistico-culturale. Tra i tanti interessanti progetti non sono d’accordo per la costruzione in loco di alberghi di lusso”.
Carlo Frumento, candidato per “Siamo italiani di Savona”: “Da decenni si parla del recupero del San Giacomo e temo che sarà ancora difficile per molto tempo reperire le risorse necessarie. In questo contesto è importante che il complesso rimanga pubblico e di proprietà comunale, ben vengano collaborazioni con privati per riqualificarlo”.
Daniela Pongiglione, candidata per “Noi per Savona” e “Savona bella”: “Tante idee e tanti bellissimi progetti dai nostri studenti, priorità sarà trovare le risorse dai fondi europei per riqualificare non solo il San Giacomo ma l'intera area miramare. Il modo c’è e si può fare, ci vuole la volontà politica”.
Marco Ravera, candidato di Rete a Sinistra: “Data la difficoltà a reperire risorse per l’intero complesso monumentale, secondo me il Comune dovrebbe intervenire immediatamente per salvaguardare gli affreschi della cappella del San Giacomo. E’ l’intervento più urgente da fare, in attesa di avviare il restauro totale. Sono contro la progettazione di hotel di lusso e dell’uso di altro cemento. L’area va riqualificata sì, ma tutelando la bellezza artistica e paesaggistica, lasciandolo come polo culturale”.