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Politica | 17 ottobre 2016, 15:18

Raddoppio Andora-San Lorenzo, illustrate le novità e il servizio di bus sostitutivi per il Ponente (VIDEO e FOTO)

Rimane la preoccupazione dei Sindaci per i collegamenti con le stazioni

Raddoppio Andora-San Lorenzo, illustrate le novità e il servizio di bus sostitutivi per il Ponente (VIDEO e FOTO)

La preoccupazione principale dei sindaci dei comuni interessati dal nuovo raddoppio ferroviario da San Lorenzo al Mare ad Andora sarà il collegamento con le nuove stazioni, in particolare per quanto riguarda quelle di Imperia e Diano Marina. E’ quanto è emerso questa mattina nel corso di un incontro che si è svolto in Provincia tra la Regione, Rfi, Trenitalia, Rt, sindaci e assessori della provincia di Imperia e il Sindaco di Andora Mauro Demichelis. L’incontro, a cui ne seguirà un altro mercoledì in Prefettura si è tenuto per presentare le tratte e gli orari dei centoquaranta bus sostitutivi che saranno messi a disposizione di studenti e pendolari dal 2 novembre al 10 dicembre, ovvero nel periodo in cui la ferrovia sarà interrotta per i lavori nella galleria di capo Mele.

I sindaci hanno espresso perplessità per l’interruzione della tratta in occasione del ponte dell’Immacolata, quindi in un periodo di maggiore afflusso turistico, ma l’Assessore Regionale ai Trasporti Giovanni Berrino ha spiegato come non si potessero posticipare o anticipare i lavori. “Purtroppo non ci sarebbe stato modo di non chiudere la linea ferroviaria l’8 dicembre in quanto, per scelte, sia di orari che di tempistiche di lavori il raddoppio, quindi il passaggio dalla vecchia linea San Lorenzo-Andora alla nuova linea, viene fatto in contemporanea con il cambio dell’orario invernale, quindi anche anticipando questi lavori a ottobre avremmo dovuto riaprire e poi di nuovo richiudere la ferrovia con un danno dal punto di vista turistico più alto”.

I lavori saranno svolti in tre fasi. La prima dal 2 al 10 novembre e riguarderà la sostituzione dell’impalcato tra il torrente Borghetto e Bordighera. In seguito verranno realizzati gli allacci tra San Lorenzo e Andora, poi si svolgeranno le prove tecniche tra Andora e Alassio e il rifacimento della piattaforma della galleria capo Mele, e infine il risanamento completo della tratta con i nuovi binari.

Dall’11 al 27 novembre sarà riaccessibile la tratta Diano-Ventimiglia e sarà interrotta la tratta Diano-Albenga per la prosecuzione dei lavori. Infine, dal 28 novembre al 10 dicembre sarà interrotta tutta la tratta per la posa delle travi di sostegno su Bordighera e il torrente Borghetto e il proseguo dei lavori nel restante tracciato. Per tutte e tre le fasi, come detto sono previsti autobus sostitutivi privilegiando i collegamenti lunghi in autostrada, o dove non sarà possbile, come nelle tratte da Ventimiglia a Bordighera e da Sanremo a Bordighera, i bus viaggeranno sull’Aurelia.

“I disagi è impossibile non averli davanti a una chiusura così lunga della ferrovia. – ha commentato Berrino – Ricordiamo che sarà chiusa totalmente per tredici giorni. Per tutte le fasi la Regione insieme a Rfi e a Trenitalia ha predisposto un servizio di autobus sostitutivi variegato come offerta. Si parla di circa centoquaranta corse in media ogni giorno e abbiamo prediletto la velocità. Studenti e lavoratori dei principali centri raggiungeranno altri principali centri con viaggi autostradali. Questo perché sappiamo bene che in provincia di Imperia la via Aurelia è molto congestionata, quindi andare da Ventimiglia a Imperia con un autobus che viaggia sulla costa avrebbe richiesto un tempo altissimo. Per chi dovrà andare oltre provincia, inoltre assicureremo i bus fino ad Albenga, da dove i viaggiatori potranno riprendere il treno. Tutto questo è stato fatto con gli orari di partenza dalle singole località per poter raggiungere Albenga dieci minuti prima per assicurare la coincidenza col treno”.

“L’interruzione della linea sarà la minima indispensabile che i colleghi di Rfi ha compresso al massimo per ridurre al minimo l’impatto delle interruzioni e disagi conseguenti per i viaggiatori. – ha spiegato Marco Della Monica, responsabile direzione regionale Liguria per Trenitalia - Noi d’altro canto abbiamo messo in piedi una serie di attività in coordinamento con la Regione, comitati pendolari e altre istituzioni per realizzare un servizio sostitutivo bus che possa essere quanto più aderente alle necessità di movimento dei nostri clienti e ridurre al minimo i disagi”.

Come detto i problemi, secondo i sindaci verranno però dopo la riapertura, il 12 dicembre.

“Abbiamo già fatto un incontro a Genova. – ha commentato il Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori - Oggi era necessità della Regione di portare la soluzione finale. Non è cambiato niente. Mettiamo a disposizione i tre pullman. Sarà un disagio ma bisogna supportarlo se porta benessere. Il problema sarà dopo per Diano Marina, non questo mese che vedrà anche un lavoro importante di sfondamento per far passare il pullman. Dopo bisognerà collegare la nuova stazione con un servizio bus continuo da San Pietro a Diano Marina”.

Dello stesso avviso l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Imperia Guido Abbo. “Rfi e Regione hanno presentato i servizi sostitutivi transitori che riguarderanno tre fasi diverse dei lavori. Per Imperia le fasi sono due perché fino al 28 novembre comunque transiteranno i treni locali, mentre dal 28 novembre al 10 dicembre sarà black out totale. In entrambi i casi i servizi sostitutivi sia su scala locale, sia per chi dovrà andare oltre Albenga ci saranno dei pullman e mi pare funzionerà bene. Il tema a noi più caro è cercare di capire cosa succederà dal 12 dicembre in poi, come si rivoluzioneranno i flussi dei trasporti sui treni. A Imperia non avremo più due stazioni, ci sono degli orari di punta in cui ci saranno degli afflussi notevoli di studenti e lavoratori sia dai comuni vicini che magari si sposteranno sulla gomma, quelli un pochino più distanti arriveranno tutti nella nuova stazione di Castelvecchio. Noi come Comune al momento non abbiamo dati. Poco fa l’Assessore Berrino mi ha consegnato qualche prima ipotesi. Faremo delle riunioni con la Regione che si è messa a disposizione per aiutarci a capire quali saranno le esigenze del trasporto pubblico urbano successivo al 12 dicembre. Rfi a oggi si è concentrata sul dimensionamento dei servizi sostitutivi, anche questa è esperienza che stanno facendo perché in questo modo analizzeranno i flussi precisi. A oggi, non avendo dati è impossibile pensare a cosa succederà dopo”.

Anche il Sindaco di Andora Mauro Demichelis sembra essere preoccupato per quello che succederà dopo il 12 dicembre. “Ci sarà un forte disagio per i pendolari questo mese, ma i lavori vanno fatti ed è meglio farli ora perché sennò si rischia di avere problemi dopo. Sono da una parte molto soddisfatto perché i cittadini aspettavano la realizzazione di quest’opera da anni, ma dall’altra parte sono molto preoccupato per quello che succederà dopo l’inaugurazione di questo primo tratto perché avremo sicuramente la ferrovia il 12 dicembre, ma anche una serie di situazioni che Rfi deve sistemare e prevedo tempi molto lunghi. Un esempio: abbiamo due montagne da diciotto metri che probabilmente rimarranno lì, i fondi che deve mettere Rfi non li abbiamo ancora concordati, non abbiamo capito se li metteranno loro o se dovremo farlo noi. Tra qualche giorno avremo delle riunioni e cercheremo di capirlo”.

Sui disagi Berrino è ottimista. “Io mi auguro che dopo problemi non ce ne saranno. C’è un problema da risolvere adesso a cui lavoreremo con sinergia con Riviera Trasporti con cui, insieme ai comuni di Imperia e Diano Marina siederemo a un tavolo per capire come dovrà essere riprogrammato l’orario di Rt in funzione del fatto che a Diano Marina la stazione è più di un chilometro fuori dal centro e a Imperia sparisce la stazione di Porto Maurizio e l’unica stazione diventa quella di Oneglia un po’ più nell’interno rispetto a quella attuale e quindi bisognerà trasportare gli studenti che fanno riferimento al polo scolastico di Porto Maurizio in orario di entrata e uscita dalle scuole”.

Un ruolo di programmazione lo svolge la Provincia, che oggi ha ospitato l’incontro. La Provincia è però anche socio di maggioranza di Rt, società che dovrà fornire il servizio di bus sostitutivo. “La Provincia – ha detto il presidente Fabio Natta – è interessata molto a quello che succederà dopo anche perché il raddoppio può essere un’occasione per uscire dall’isolamento in cui di fatto siamo come territorio. È evidente però che possono esserci criticità, mi riferisco soprattutto al Dianese e a Imperia dove verranno soppresse le due attuali stazioni e inaugurerà la nuova stazione posta a monte dell’abitato di Oneglia. È evidente che questi due mesi di regime transitorio ci saranno delle difficoltà con i servizi sostitutivi per quanto bene organizzati essi siano. Questo periodo può servire anche da ulteriore approfondimento e studio per il dopo perché è importante che dopo sia solo positività e non criticità”.

A vigilare su eventuali disagi il comitato dei pendolari, oggi rappresentato da Sebastiano Lopes e Chiara Cascella. “Il piano è molto ambizioso e puntuale nella disposizione dei pullman che sono numerosi. C’è un sistema complesso da trattare, noi cercheremo tramite una rete di informazioni che farà anche il nostro comitato utenti di rendere minori possibili i disagi che indubbiamente ci saranno”, ha detto Lopes. “Sono ancora da chiarire – ha aggiunto Cascella – gli aspetti fondamentali soprattutto per i trasporti transfrontalieri perché in questo momento stiamo aspettando ancora delle risposte. Un altro problema è l’integrazione con i bus sostitutivi degli Intercity e dei Thello che non sono ancora stati definiti”.

Francesco Li Noce (SanremoNews)

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