Referendum: il sindaco di Andora non si esprime

Nei giorni scorsi abbiamo chiesto ad alcuni "primi cittadini" del Ponente di esprimere un libero parere sul referendum costituzionale che si voterà il prossimo 4 dicembre e, senza nessun problema, alcuni hanno reso pubblica la loro posizione sul tema nell'imminenza della consultazione.

L'idea è nata dalla confusione che regna nella stragrande maggioranza delle persone che non sanno veramente ancora cosa votare e a chi appellarsi per avere maggiori indicazioni.

Nonostante il tam tam mediatico sulla campagna referendaria del Premier Renzi e le varie indicazioni su cosa votare ampiamente descritte da stampa e trasmissioni in tv, c'è ancora un popolo di cittadini che non sa cosa votare al referendum costituzionale. Pertanto grazie a questa indecisione è nata l'iniziativa di chiedere ai sindaci di esprimere il loro parere sul referendum costituzionale.

Chi più di un sindaco dovrebbe esprimere liberamente il proprio parere e spiegare ai propri concittadini il significato di questo referendum costituzionale e di quanto sia importante andare a votare? Il sindaco dovrebbe essere quasi come un padre che spiega al proprio figlio cos'è la democrazia e perché sia così importante difenderla andando a votare.

Un Sindaco ha il dovere irrinunciabile di fare le cose nell’interesse generale dei propri cittadini, ha il dovere di stabilire e far rispettare le regole di convivenza di tutti, come ha anche il dovere di tutelare i diritti di ciascuno essere umano che risieda nel suo territorio, ma ha anche il dovere infine, di informare i propri cittadini su cosa verta il referendum costituzionale, esprimendo un suo parere di voto.

Il sindaco di Andora, Mauro Demichelis, ha preferito non rilasciare dichiarazioni sul referendum, spiegando di non volersi pronunciare per dare un orientamento agli elettori, almeno per ora. Non è escluso che lo faccia in un secondo tempo. 

L'auspicio è che questa scelta di non pronunciarsi non sia dovuta ad una condizione omertosa ma ad una libera scelta.