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Politica | 19 novembre 2016, 13:31

Danni alluvionali, Stefano Mai attacca Vazio: "Un Pinocchio che dice falsità"

Mai "Continuare a fare politica sulle spalle della povera gente che ha già sofferto molto è come far rivivere per una seconda volta l'alluvione"

Danni alluvionali, Stefano Mai attacca Vazio: "Un Pinocchio che dice falsità"

Danni alluvionali, ma i cittadini otterranno mai il risarcimento? che fine hanno fatto i fondi previsti? sono andati del tutto persi?

Un problema concreto che oggi però assume più i contorni di uno scontro politico i cui protagonisti sono, ancora una volta,l'On. ingauno Franco Vazio e l'assessore Regionale Stefano Mai.

In occasione dell'incontro svoltosi a Villanova d'albenga Stefano Mai ha voluto rispondere ancora una volta a Vazio e lo ha fatto in maniera decisa "Ho appreso che mentre prima avevamo un pinocchio che sta a Firenze ora abbiamo anche un pinocchio che sta ad Albenga. Io non sono sono avezzo alle polemiche politiche specie quando non producono risultati concreti, ma , come in questo caso creano soltanto allarmismo. Stanno uscendo solo delle falsità. Le problematiche se ci sono state, derivavano dalla passata amministrazione, ma io non ne faccio una colpa. Avevano scelto di inviare i dati al ministero in un certo modo. Questo ha generato problemi, con la nostra salita al governo abbiamo fornito tutta la documentazione richiestaci, eventualmente integreremo se mancherà qualcosa."

“Le dichiarazioni dei deputati Pd e in particolare dell'onorevole Vazio  non sono altro che un atto gravissimo e inaccettabile di terrorismo psicologico che danneggia e offende le imprese del nostro territorio. Contrariamente a quanto dichiarano i parlamentari Pd, non ho alcun motivo di ritenere che la Liguria abbia perso anche solo un euro per il risarcimento dei danni alluvionali alle imprese agricole, anche perché non mi risulta che a oggi il governo abbia stanziato ancora un euro. Pertanto la finiscano di terrorizzare senza ragione i nostri agricoltori e si concentrino piuttosto nel fare ottenere alla nostra Regione i 32 milioni di euro che abbiamo richiesto seguendo alla lettera tutte le indicazioni che ci sono state fornite dal dipartimento nazionale della Protezione civile”.

Lo scorso 3 novembre, l'assessore Mai aveva inviato la lettera al competente dipartimento nazionale di Protezione Civile con il conteggio dei danni subiti, nel triennio 2013-2015, dalle imprese agricole colpite dalle alluvioni in tutta la Liguria, comprese quelle danneggiate nel 2014 nei 19 Comuni delle province di Savona e di Genova.

“Seguendo le indicazioni del dipartimento nazionale – spiega l'assessore Mai - abbiamo provveduto a completare le ricognizioni sul territorio e quantificato in 32 milioni di euro l'ammontare dei danni subiti dagli agricoltori negli anni 2013, 2014 e 2015 in occasione degli eventi alluvionali sui territori che avevano ricevuto il riconoscimento dello stato di calamità naturale da parte del dipartimento della Protezione civile. Ci siamo inoltre accertati che la documentazione fosse arrivata al dipartimento e che fosse corretta”.

“Come ho sempre sostenuto – ha ribadito l'assessore Mai – Regione Liguria ha seguito alla lettera ogni indicazione del dipartimento nazionale di protezione civile per arrivare finalmente alla soluzione di questo problema che si protrae ormai da anni. Per altro, ci è stata data l'opportunità di fare richiesta non solo per il 2014 ma anche per il 2013 e il 2015 della richiesta danni e così abbiamo fatto”.

L'assessore Mai ricorda i prossimi passaggi nell'iter dei fondi di risarcimento dei danni alluvionali alle imprese agricole. “Nella Legge di stabilità – ha sottolineato l'assessore Mai – ci risulta che siano state stabilite le modalità dell'istruttoria, dopo di che, a inizio 2017, il ministero dell'Economia e Finanze deciderà gli stanziamenti a favore dei territori. A questo punto auspico, nell’interesse dei nostri agricoltori, che tutte le parti politiche mettano da parte pretestuose, quanto dannose, polemiche e si uniscano al nostro pressing sul governo affinché reperisca adeguati stanziamenti per il risarcimento dei danni, attesi da ormai due anni dalle nostre imprese”.

Mara Cacace

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