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Attualità | 15 gennaio 2017, 14:00

Tre ore di dibattito, ma alla fine il “Viaggio nel Medioevo” di Finale non si farà

Nell’appuntamento organizzato da BRG Radio all’auditorium S. Caterina si sono affrontati in modo civile e propositivo tutti gli aspetti che hanno portato a questa amara decisione

Tre ore di dibattito, ma alla fine il “Viaggio nel Medioevo” di Finale non si farà

Alla fine si è protratto per oltre tre ore, e senza che neanche un singolo cittadino si schiodasse dalla sua poltrona all’interno dell’Auditorium S. Caterina, l’incontro organizzato a Finalborgo da BRG Radio con lo scopo di capire quali saranno le sorti del celebre “Viaggio nel Medio Evo”. Già questa è una dimostrazione che molti cittadini finalesi (compresi quegli oltre 120 che hanno seguito il dibattito in streaming sul sito della web-radio) ci tengono a salvare questo simbolo del patrimonio storico e culturale finalese. Un risultato ancora più sorprendente se si tiene conto del fatto che fosse sabato sera.

Nella loro premessa i conduttori, Luca Sardelli e Giuseppe “The Dog” Dogali, spiegano: “Siamo qui perché parlando e confrontandoci magari questa sera si potranno trovare delle soluzioni; la motivazione principale sta nella volontà che una manifestazione così importante possa continuare ad andare avanti. Per questo non deve essere un dibattito ma un incontro propositivo nel quale si portano testimonianze costruttive, parlando civilmente, senza interrompersi, senza prevaricare e senza toni aggressivi o offensivi, in nome di un proficuo interscambio”.

E infatti bisogna riconoscere che i presupposti suggeriti dai conduttori sono stati ampiamente rispettati nei numerosi interventi, che hanno certamente dato vita a un confronto vivace ma sempre basato sul reciproco rispetto.

A introdurre il dibattito è l’assessore al turismo Claudio Casanova, che precisa: “Questo non è un appuntamento organizzato dal Comune e io sono qui come ospite, in rappresentanza dell’amministrazione ma anche di me stesso. Infatti, nell’ambito di ciò che in comune intendiamo come valorizzazione turistica rientra tutto ciò che porta un arricchimento a livello culturale, artistico, sportivo. Per questo motivo siamo a sostegno del Viaggio nel Medioevo e speriamo che il confronto porti a una soluzione delle problematiche”.

Paolo Folco (di finalborgo.it) spiega: “Rappresento una buona e qualificata parte di attività produttive del Borgo. Vogliamo portare un contributo costruttivo e appianare le problematiche del Centro Storico del Finale, cercando di venire incontro il più possibile alle esigenze del direttivo. Chiediamo anche all’amministrazione che si faccia carico di tutelare l’evento. Riconosciamo al Viaggio nel Medioevo un taglio promozionale molto alto: si tratta di un appuntamento apprezzato, seguito e ampiamente commentato a livello di social network in tempo reale. E ricordiamo che commercianti e residenti dovrebbero avere obiettivi comuni, perché il degrado del tessuto commerciale va a scapito dell’intero rione. Per le attività guadagnare qualche cosa in più in quei giorni di agosto vuol dire tanto: può significare poter tenere aperto di più nel giorno dell’anno, evitando i tristi ‘serratoni’ invernali con le strade tutte buie, ma per alcune attività storiche può significare anche tutelarne l’economia, preservandole dalla chiusura”.

A rappresentare la “voce fuori dal coro” è Danilo Basso, al quale va riconosciuto il coraggio di avere pubblicamente espresso il proprio dissenso, mettendoci la faccia letteralmente, in un momento di certo non facile per gli equilibri sociali di Finale. Spiega Basso: “Sono molto emozionato, visto che non mi capita spesso di salire su un palco. Sono nato e cresciuto tra queste mura, non rappresento qui nessun gruppo o comitato se non me stesso, non ho interessi politici e non faccio parte di associazioni a parte quelle sportive. Per me Finalborgo è un monumento da tutelare e vorrei che fosse chiaro che io non sono contro la manifestazione in sé, ma ritengo che la situazione sia, da qualche tempo, scappata di mano. Ho vissuto in prima persona negli anni l’evolversi del Borgo, ho conosciuto tanti commercianti storici (molti dei quali purtroppo oggi non ci sono più) che hanno lavorato duro, nell’ombra, in silenzio, per far crescere e valorizzare il Borgo e proprio perché lo amo mi disturba oggi chi si nasconde dietro una tastiera, critica, insulta, attacca il rione, nei blog e nei social network, perché nei giorni della festa vede vetri rotti, fioriere distrutte, sporcizia, vomito e orina come conseguenza dei festeggiamenti”.

Replica Maura Firpo, presidentessa del Centro Storico del Finale: “Non si può dire di conoscere la vita e la storia del Centro Storico del Finale solo per due commenti negativi letti su internet. E non si può pensare che in una manifestazione che raduna decine di migliaia di persone ogni anno non ci siano nel mucchio anche pochi maleducati. Io davanti al mio negozio, che non è a Finalborgo ma a Finalmarina, purtroppo il vomito e l’orina di qualcuno che si ubriaca ed esagera un po’ lo pulisco spesso durante l’estate, ma non lo vado a scrivere su Facebook, mi rimbocco le maniche e cerco di togliere ogni traccia”.

E proprio a sottolineare non solo queste decine di migliaia di persone, ma anche tutte le altre cifre che ruotano attorno al Viaggio nel Medioevo, Maura Firpo commenta alcune tabelle proiettate sul grande schermo, nelle quali si vedono, “spicchio per spicchio” in un grafico a torta, tutti i contributi che tengono in vita l’evento (dei quali uno molto importante è dato proprio da quella sorta di “obolo” di ingresso, del tutto volontario, che i detrattori contestano), ma si vedono bene purtroppo anche le spese, che ovviamente sovrastano di gran lunga le entrate. Inoltre, ricorda la Firpo, il contributo del Comune presente nella “torta”, non è destinato al Viaggio nel Medioevo ma a tutte le manifestazioni che il Centro Storico del Finale organizza.

Maura Firpo sottolinea il costo di 1205 pasti per 228 artisti e 78 posti-letto ricavati grazie alla collaborazione con il liceo scientifico Issel e ricorda che almeno 1150 pasti vengono preparati dalla Croce Verde. Inoltre dai tabulati emerge che se nel 2002, quando nasceva il vero e proprio “Viaggio nel Medioevo”, come evoluzione delle “Giornate Medievali”, Finalborgo contava 67 attività commerciali, di cui 26 per alimentari, nel 2016 esse erano diventate 108, di cui 49 per alimentari. Al che la presidentessa del Centro Storico del Finale si domanda: “Davvero creare lavoro per così tante attività in un periodo di crisi è un problema?”

L’altra faccia della medaglia sono i 15 verbali dei Carabinieri, per circa 2500 euro di multe. Spiega ancora la presidentessa: “I Carabinieri hanno fatto soltanto il loro lavoro, mandati da chi cercava di attaccarsi al fatto che il banchetto del famoso ‘obolo’ di ingresso non pagherebbe il suolo pubblico. Ma l’evento è patrocinato dal Comune per cui non siamo tenuti a pagarlo”. Conclude la Firpo: “Noi in tutto quello che facciamo mettiamo la faccia, ma vorremmo che facessero così anche i nostri oppositori, piuttosto che agire vigliaccamente cercando di farci prendere multe e verbali. Tutta la nostra attività è di volontariato, ci rimettiamo in termini di tempo, salute ed energia, rinunciando a ferie e riposo e spesso ritrovandoci obbligati anche a contribuire con qualcosa di tasca nostra. Essere anche additati persino come se fossimo gente che compie degli illeciti è la cosa che ci fa più male”.

Per quanto riguarda il discorso dell’ordine pubblico e dell’igiene, la risposta arriva da Ludovica Lena, che con i suoi 19 anni è la più giovane nel consiglio direttivo del Centro Storico del Finale: “Siamo tantissimi giovani impegnati in questo evento e, quando finisce la festa, inizia la nostra, che consiste nello stare finalmente insieme, vegliare nei chiostri e monitorare lo stato delle piazze di notte, quando è tutto finito. E all’alba, quando andiamo dal forno a prenderci la focaccia calda appena sfornata, vediamo il personale di Finale Ambiente che si impegna tantissimo per fare in modo che tutti i finalesi, al loro risveglio, possano trovare la città pulita e ordinata come sempre”.

Questa considerazione vede anche l’appoggio dell’assessore Casanova e di Folco di Finalborgo.it: entrambi, inoltre, sottolineano come da qualche anno a questa parte, con l’introduzione degli “stewart” che vegliano su tutto l’evento e a mezzanotte in punto accompagnano la gente alle porte, si siano sensibilmente ridotti i problemi di episodi sgradevoli di ubriachezza molesta o di comportamenti anti-igienici.

Alla fine chiosa Andrea Lena, del direttivo del CSF: “Se sapessimo che davvero la metà dei finalesi non vuole il Viaggio nel Medioevo saremmo pronti a rassegnarci; se sapessimo invece che si tratta di tre o quattro persone su qualche migliaio, in quel caso lì si rassegnino loro. Ma qui stanno entrando in ballo aspetti più gravi e più pesanti, di bilancio (con la richiesta di rinunciare a parte dei nostri fondi tramite l’obolo di ingresso) e giudiziari (con denunce immotivate contro di noi), che ci stanno facendo passare la voglia di lottare. Ma di una cosa possiamo essere fieri: tutto quello che abbiamo detto, lo abbiamo sempre fatto. E ogni tentativo di migliorare lo abbiamo preso in considerazione e sperimentato. Di più non si poteva fare”.

E riflette con amarezza l’assessore Casanova: “Negli anni passati trovavo nel calendario delle manifestazioni estive un appuntamento a luglio che si chiamava ‘Aspettando il Viaggio nel Medioevo’; quest’anno ho visto che si intitola ‘Ricordando il Viaggio nel Medioevo’. Questo è davvero tristissimo e non avrei mai voluto che si arrivasse a questo punto, ma capisco anche che sentirsi attaccati e denigrati per qualcosa che si fa con passione, fa molto male”.

Alberto Sgarlato

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