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Politica | 09 febbraio 2017, 15:15

Una proposta per cambiare la legge regionale sul tartufo: i proventi dei tesserini a tutela del bosco

Vaccarezza (Forza Italia): "Non solo un volano per l'economia del territorio, ma anche un'eccellenza riconosciuta ovunque"

Nella foto: l'incontro annuale con delle Associazioni dei tartufai liguri e monregalesi insieme ad Alberto Cirio, Europarlamentare di Forza Italia, Maurizio Bazzano, Presidente dell'Associazione Tartufai e Tartuficoltori liguri e Stefano Mai, Assessore all'Agricoltura della Regione Liguria

Nella foto: l'incontro annuale con delle Associazioni dei tartufai liguri e monregalesi insieme ad Alberto Cirio, Europarlamentare di Forza Italia, Maurizio Bazzano, Presidente dell'Associazione Tartufai e Tartuficoltori liguri e Stefano Mai, Assessore all'Agricoltura della Regione Liguria

È stata presentata oggi dal Presidente del Gruppo Consiliare di Forza Italia in Regione Liguria Angelo Vaccarezza, sottoscritta anche dal collega Segretario del Consiglio Regionale Claudio Muzio, la proposta di modifica alla Legge Regionale n. 18 del 26 aprile 2007: "Disciplina della raccolta, della coltivazione e della commercializzazione dei tartufi e valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale".

Il nuovo documento prevede il totale recupero delle risorse provenienti dal pagamento dei tesserini in modo tale da poter essere utilizzate per progetti in primis di difesa del bosco e quindi di tutela e valorizzazione del patrimonio tartufigeno ligure: «È necessaria una seria politica di protezione della nostra macchia boschiva – spiega Vaccarezza – è questo infatti il bene primario su cui puntare e senza il quale non potrebbero esistere i tartufi che oggi, con le modifiche alla legge regionale, vogliamo valorizzare».

I proventi dei tesserini che oggi ammontano a poco meno di 30.000 euro e che attualmente finiscono nel calderone del bilancio regionale, grazie a questa modifica andranno in un capitolo immediatamente spendibile dalla Regione, nel rispetto delle priorità della legge: tutela dei boschi, valorizzazione e promozione del prodotto e controlli, senza i quali il rischio che l’abusivismo nel mondo dei cercatori continui a crescere è inevitabile.

Una proposta di legge studiata punto per punto: «Il risultato è stato ottenuto grazie all’intenso dialogo con i rappresentanti della categoria – spiega ancora il Capogruppo di Forza Italia – lo scopo è far sì che il tartufo ligure possa essere non solo volano di economia per il territorio, ma possa diventare una vera e propria eccellenza riconosciuta anche oltre i nostri confini geografici. Il tartufo bianco, denominato “Tartufo bianco d’Alba” è tale anche grazie alla Provincia di Savona. Non è un caso che sia proprio la Fiera di Millesimo ad aprire tutte le manifestazioni sul prezioso prodotto che si svolgono in Italia. Le potenzialità del nostro tartufo sono grandissime e, partendo da questo ragionamento, si potranno avviare progetti di collaborazione con il Piemonte, Regione principe del prodotto.

La sinergia tra territori è fondamentale e consente di rafforzare la nostra Regione e il nostro splendido entroterra; le novità proposte si sviluppano sul fronte della tutela e della valorizzazione e sul fronte economico, elemento indispensabile nella creazione del testo. È necessaria però anche una programmazione mirata degli eventi – conclude Vaccarezza – la collaborazione tra la Valbormida e il vicino Piemonte porterà sicuramente altre frecce all’arco della nostra Liguria».

c.s.

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